venerdì 10 settembre 2010

La promessa dell'unto


NEW YORK - Stop ai roghi del Corano, anzi no. Il pastore Terry Jones dopo aver annunciato che non avrebbe più bruciato nulla nell’anniversario dell’11 settembre 2001, ci ha ripensato. E ha accusato un imam della Florida di averlo ingannato promettendogli che il previsto centro islamico di Ground Zero a New York non sarebbe stato realizzato. Insomma Jones alla fine dice no, sia agli appelli del presidente Obama, sia al magnate Donald Trump che si era offerto di comprare la maggioranza delle quote del centro islamico per mettere fine alla controversia. In una prima conferenza stampa Jones si era spinto fino a sostenere che l’imam "sposterà la moschea" prevista a New York, ma la dichiarazione è stata immediatamente smentita. L’imam Feisal Abdul Rauf ha infatti dichiarato di non aver parlato con il reverendo Jones né con Muhammad Musri, l’imam di Orlando che avrebbe fatto da intermediario tra New York e Gainesville. Musri, presidente della Islamic Society of Central Florida, ha detto dopo la conferenza stampa che questo accordo non c’e’ mai stato. L’unico impegno che avrebbe ottenuto da Rauf sarebbe stato quello di incontrare lui e Jones sabato a New York.

«CI HANNO MENTITO» - Ore dopo, in una seconda conferenza stampa, Jones ha detto che Musri "chiaramente, chiaramente ci ha mentito". «Dato quello che stiamo sentendo, siamo ora costretti a ripensare la nostra decisione», ha dichiarato. «Quindi allo stato attuale, non cancelliamo l’evento, ma lo sospendiamo». Aveva ricevuto anche una telefonata dal ministro della Difesa. Fino a ieri, ufficialmente il pastore non aveva mai citato la moschea di New York come motivo per bruciare i Corani. Giovedì Jones ha ricevuto una telefonata dal segretario alla Difesa Robert Gates e anche l’Fbi avrebbe avuto contatti con lui in Florida, mentre l’Interpol aveva lanciato un’allerta globale affermando che c’è il rischio di una recrudescenza del terrorismo. Quasi contemporaneamente al primo intervento di Jones, il magnate delle costruzioni Donald Trump aveva fatto un’offerta d’acquisto per uno dei maggiori investitori nella partnership immobiliare che realizzerà il centro islamico. Trump ha offerto all’investitore Hisham Elzanaty di acquistare la sua quota nel centro islamico, noto come Park51, ad un prezzo del 25% superiore a quello di mercato. Trump ha affermato di voler fare l’offerta non per la buona posizione del palazzo ma per mettere fine alla controversia.

L'ALLERTA DI KARZAI - Il pastore della Florida Terry Jones «non dovrebbe nemmeno pensare» di poter bruciare copie del Corano, ha detto il presidente afghano, Hamid Karzai. «Abbiamo saputo che negli Stati Uniti un pastore ha deciso di profanare il Corano - ha detto ancora Karzai. - Ora, sebbene sembri che alla fine non lo farà, noi gli diciamo che non dovrebbero nemmeno pensarlo» di poter bruciare copie del Corano.

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