lunedì 11 maggio 2009

Respingimenti altrui

Malta respinge nave italiana con immigrati. Rotta sulla Sicilia

La Valletta - E' ancora braccio di ferro sull'immigrazione. Il governo maltese non ha autorizzato l’ingresso nel porto della Valletta della nave Spica della marina militare, con a bordo 69 migranti, tra i quali 16 donne, recuperati ieri nel canale di Sicilia. Il salvataggio è avvenuto a circa 70 miglia sud di Lampedusa, in acque di competenza maltese per quanto riguarda le operazioni Sar di ricerca e soccorso. Il pattugliatore, che in questo momento è fermo al limite delle acque territoriali maltesi, stava facendo rientro da Tripoli, dove aveva trasferito ieri mattina altri 162 extracomunitari respinti in Libia dalle autorità italiane.

Il futuro. Sta facendo rotta verso Porto Empedocle la nave Spica che ieri ha recuperato nel Canale di Sicilia 69 migranti, tra i quali 16 donne. La decisione è stata presa dalle autorità italiane, d’intesa con quelle maltesi che hanno coordinato le operazioni. L’arrivo del pattugliatore a Porto Empedocle è previsto nel tardo pomeriggio di oggi. Dopo gli scontri diplomatici nei giorni scorsi tra Italia e Malta legati alla vicenda della Pinar, il mercantile turco rimasto fermo per quattro giorni con 144 migranti a bordo in attesa di un accordo sulla loro destinazione finale, La Valletta aveva detto di condividere pienamente la linea dei respingimenti adottato dal governo italiano.

2 commenti:

100% Antikomunista ha detto...

Visto che a quanto pare li hanno presi in acque maltesi, non potevano sbatterli in Libia come tutti gli altri?

La politica dei respingimenti... già finita dopo 24 ore?

100% Antikomunista ha detto...

Alla fine, non ce l'ha fatta più a trattenersi, e dopo due giorni di silenzio che aveva fatto ben sperare, il KOMPAGNO FINI ha ripreso la solita cantilena...

"Italia multietnica? Questione demografica". Il presidente della Camera si smarca dalla linea introdotta dal ministero dell'Interno e prende le distanze dalla dichiarazione del premier che aveva assicurato di "non volere un'Italia multietnica": "Non credo abbia molto senso dire che si voglia o meno una società multietnica: è una questione demografica. In Italia e nel resto della Ue, il numero degli stranieri è aumentato, ed è destinato a salire ancora per ragioni demografiche. Per questo - osserva - una politica lungimirante in tema di immigrazione deve basarsi certamente su una garanzia di sicurezza e legalità, ma anche su una forte cooperazione internazionale"..link.