sabato 30 maggio 2009

Maroni, Schengen e Guantanamo

Maroni: "Sospeso Schengen per il G8. No ai detenuti di Guantanamo in Italia"

Roma - Per questioni di sicurezza torneranno i controlli alle frontiere durante il G8 all'Aquila. Il governo italiano ha proposto la sospensione del trattato di Schengen, con il ripristino dei controlli alle frontiere dal 18 giugno al 15 luglio, in vista del G8 dell’Aquila. Lo ha detto il ministro dell’Interno, Roberto Maroni, nel corso della conferenza stampa a conclusione della riunione dei ministri Giustizia-Interno del G8. "L’altro ieri - ha spiegato Maroni - ho mandato una lettera ai Paesi membri e non credo ci siano problemi ad accogliere nostra richiesta".

No all'operazione Guantanamo. "Io sono personalmente contrario ad accogliere detenuti di Guantanamo, a meno che non ci sia la possibilità di trattenerli in carcere" ha detto ancora il ministro dell’Interno. La richiesta all’Italia è arrivata dagli Usa nel corso di incontri bilaterale con l’attorney general Stati Uniti, Eric Holder.

3 commenti:

Nessie ha detto...

Maroni sbaglia. In carcere ci bastano (e avanzano) i nostri avanzi di galera. Perché non ci sono le carceri in America? Ce li dobbiamo pure mantenere noi?

Elly ha detto...

Si che sbaglia Maroni. Nè fuori nè tantomeno dentro le nostre carceri. E che siamo sul serio la discarica del mondo? Che se li tengano pure quegli assassini.

Nessie ha detto...

E se per caso non è vero che sono degli assassini allora ci vuole la trasparenza di dire CHE COSA è sucesso in quel maledetto giorno e perché non si è ancora trovato uno straccio di prova. Altrimenti col loro atteggiamento ambiguo gli Usa danno fiato alle tesi cospirazioniste.