domenica 3 maggio 2009

Cineserie e altro

Riprendo un commento del buonista di turno su questo post. Entrambi gli articoli denunciano che le comunità di cinesi (spesso clandestini), operano in piena clandestinità, ossia, sfruttano il lavoro nero. Ora, dalle mie parti, lavorare in nero, non significa che vai nel posto di lavoro andando vestito completamente di nero. Il lavoro nero è non pagare alcuna tassa allo stato. Il buonista di turno dice che saranno proprio gli stranieri a "pagarci le pensioni future" (una parte di loro paga regolarmente le tasse, ma dopo due anni di contributi possono ottenere la pensioncina sociale per loro e per i loro familiari che in italia non ci hanno mai messo piede) perchè con la crisi, dice, che non tutti possono permettersi il made in italy. Noi però, dobbiamo lavorare affinchè questi immigrati si integrino e amino l'italia e si sentano parte di essa. Infatti, lo vediamo ogni giorno; i rom, gli albanesi e i rumeni ci rapinano e ci stuprano, gli islamici ci stuprano e sognano di farci saltare in aria, i cinesi vivono nelle chiuse chinatown nascosti nei sotterranei delle città come topi, i nigeriani si danno allo spaccio e alla mafia, e la maggior parte di tutti loro, usufruiscono di servizi pubblici senza pagarli... s'è solo dimenticato (anche lui) di dire che fanno PIL e che gli evasori sono solo italiani.

1 commenti:

ProEuropa - Fatti d'Europa ha detto...

Elly, io a questa gente neanche rispondo più perché mi sono rotto i cogl**** a parlare con loro. Lo sperimenteranno quando le pensioni per loro non ci saranno ugualmente.