Quindi... se il censimento (ovviamente) è discriminatorio, il governo italiano non ha nemmeno più diritto di sapere quante persone vivono in suolo italico? Andiamo bene. Le minoranze... illegali continuano ad averla vinta su tutto.
giovedì 16 settembre 2010
Onda rossa
MILANO, 16 SET - Undici nomadi milanesi chiederanno al Tribunale di sollevare davanti alla Corte di giustizia Ue la questione del censimento nei campi rom. E, in particolare, la questione del 'carattere discriminatorio' dei decreti sull'emergenza rom emanati dal Governo nel 2008. Per domani e' fissata un'udienza davanti alla I sezione civile del Tribunale. Ad assistere gli 11 nomadi saranno alcune associazioni e anche l'ex presidente della Corte Costituzionale Valerio Onida, candidato alle primarie per il Pd.
Quindi... se il censimento (ovviamente) è discriminatorio, il governo italiano non ha nemmeno più diritto di sapere quante persone vivono in suolo italico? Andiamo bene. Le minoranze... illegali continuano ad averla vinta su tutto.
Quindi... se il censimento (ovviamente) è discriminatorio, il governo italiano non ha nemmeno più diritto di sapere quante persone vivono in suolo italico? Andiamo bene. Le minoranze... illegali continuano ad averla vinta su tutto.
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3 commenti:
Chiariamo da subito una cosa: se occupo uno stabile nuovo dopo qualche settimana, arriva un messo comunale (di solito un vigile) a CENSIRMI nel mio nuovo alloggio e a constatare se il mio alloggio ha i requisiti di abitabilità. Dunque quel che vale per i comuni cittadini deve valere anche per loro. Basta con questa continua demagogiia della discriminazione etnica, perché i più fottuti, i più discriminati siamo noi: tasse e controlli a gogò.
Discriminazione al contrario. Dovremmo ribellarci tutti, NOI che paghiamo le tasse.
Come direbbe Andreotti: questi rom se la cercano ...
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