mercoledì 15 settembre 2010
Dall' europa socialista, alla francia all'italia...
Addio burqa e fuori i rom Parigi torna ville lumière di Carlo Panella
Polemiche al calor bianco tra il governo francese e la Commissaria europea Viviane Reding sulle espulsioni dei rom, nello stesso giorno in cui il Senato di Parigi ha approvato - quasi all’unanimità - la legge che proibisce il velo integrale (hijab) e il burqa. La Reding, infatti, non solo ha avviato una procedura di infrazione contro il governo di Sarkozy, accusandolo di avere infranto le leggi dell’Ue avendo attuato espulsioni di un gruppo etnico, ma è andata ben oltre, accusando pubblicamente il ministro degli interni francese Eric Besson di avere mentito alla Commissione stessa.
Accusa di una gravità eccezionale, offensiva, basata per di più su un palese strafalcione della Reding stessa. Eric Besson infatti, nelle settimane scorse, ha più volte dichiarato e assicurato che il governo francese espelleva i rom individualmente, allontanando dal paese, caso per caso, con giudizio individuale disposto da un tribunale, coloro che non sono in grado di mantenersi o che turbano l’ordine pubblico, non i rom in quanto rom. La Reding però, è venuta a conoscenza di una circolare dello stesso Besson che invitava i prefetti a sgomberare i campi rom abusivi, ha incrociato arbitrariamente i due momenti (sgombero dei campi rom abusivi, perfettamente legittimo) ed espulsioni, ha fatto finta che si trattasse dello stesso atto e ha attaccato con ferocia Besson davanti ai giornalisti: «Mi ha lasciato inorridita l’impressione che ho avuto che delle persone sono state cacciate da un paese dell’Ue solo per l’appartenenza ad un gruppo etnico. Questa è una situazione che pensavo l’Europa non avrebbe mai più conosciuto dopo la seconda guerra mondiale» (chiaro, gravissimo e inammissibile riferimento alle persecuzione hitleriane dei rom). Atteggiamento e frasi irresponsabili, comprensibile in una giornalista o polemista - quale è stata la Reding prima di darsi alla politica - ma inammissibile in un Commissario europeo. Ennesimo esempio di intervento arbitrario di un Commissario Ue nella politica interna di un paese membro con basse motivazioni di bottega. La Reding è infatti una lussemburghese ed è membro dei Cristiano Sociali (partito di centro destra), affratellati in Francia con l’opposizione interna a Nicolas Sarkozy e alleati invece con il suo grande rivale a destra, Nicolas de Villepin, che si prepara a contrastarne con ogni mezzo la rielezione.
È stato un attacco così dissennato che Eric Besson ha deciso di tenere un low profile, ha fatto dire dal suo portavoce Bernard Valero di essere «esterrefatto» dell’avvio della procedura di infrazione e soprattutto dalle motivazioni pretestuose date dalla Reding e ha dato alla Reding una sonora lezione: «Non è tempo di discutere di questa questione, è tempo invece di lavorare a favore della popolazione rom in raccordo con le autorità di Bucarest». Contemporaneamente, Besson, per dare il segno di una posizione forte e chiara del governo sul punto, ha dato ordine di espellere dalla Francia altri 220 rom irregolari.
In serata, la Camera Alta di Parigi ha poi approvato in via definitiva la legge, che entrerà in vigore tra sei mesi, per offrire un periodo “di riflessione”, che proibisce l’uso dell’hijab e del burqa in pubblico; voto che ha visto una minore opposizione nel merito da parte della gauche, anche se buona parte ha preferito non parteciparvi. Alcuni esponenti dei socialisti, invece, hanno addirittura votato a favore, soprattutto quelli eletti negli arrondissement più popolari e a più densa presenza di immigrati, sia al nord che - soprattutto - nel sud della Francia.
Intanto, in italia, un genio del Pd ci dice che la legge sul burqa non "gli pare una priorità". Magari una nuova legge per vietare il burqa non è davvero una priorità, basta modificare quella già esistente, la priorità in effetti sarebbe più quella (come ho già detto), di bandire il corano, di vietare la costruzione di altre moschee e di bloccare l'immigrazione africana e non solo, inoltre, di rimandare verso casa sia i clandestini che tutti coloro (anche se regolari) che non hanno un proprio sostentamento sufficiente. Provo a sperare che i "nostri" politici comincino da qui. Ma sono molto pessimista.
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2 commenti:
La mia simpatia per Sarkò è assai scarsa, ma il modo in cui ha risposto alla euro-soviet della Reding è da applausi! Esattamente quello che vorremmo dirle tutti quanti!
Sono daccordo con te. S'è dimenticato però di dire che la Ue è solo una devastante macchina rubasoldi.
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