sabato 2 gennaio 2010

Testimonianza

Da Faithfreedom: Testimonianza di una ragazza italiana apostata. La lettera qui sotto mi è stata spedita via pvt sul mio blog. Ho avuto il consenso per postarla e quindi ho deciso di proporla qua, sperando che, nel caso passasse da queste parti una ragazza con idee strane per la testa, come ce ne sono tante, questa comune testimonianza possa almeno farla riflettere.

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Carissimo Antonio, eccomi... adesso ti racconterò la mia breve storia, se vuoi potrai postarla. Sono nata da una famiglia cristiana cattolica ma profondamente laica e liberale...mio padre abbastanza praticante (cantore e lettore in chiesa), mia madre deista e assolutamente anticlericale. Sono stata avviata, come molti bimbi italiani, al catechismo, ai sacramenti ecc... fino alla decisione di mollare l'ambiente oratoriale all'età di 17 anni circa (non mi trovavo a mio agio), ma non quello domenicale, dato che conoscendo abbastanza bene la teoria musicale, ho sempre dato volentieri una mano sia al coro degli adulti, sia a quello dei ragazzi e suonando l'organo, anche da musulmana...sembra ipocrita ma non è così! Non ho voluto subito staccare con quello a cui ero abituata per analizzare e cercare una comparazione tra le due realtà oltre, al fatto che la musica l'ho sempre amata, per il fatto anche che mi piace cantare e suono pure il pianoforte, la tastiera e l'organetto! Iniziando l'università, ho cominciato a trovarmi faccia a faccia con la cultura araba e, inevitabilmente con l'islam, ma allora avevo ancora una visione accademica. In concomitanza con ciò era iniziata la mia crisi spirituale e religiosa nei confronti della chiesa, intesa in questo caso, come istituzione temporale e gerarchia ecclesiale... e il "Codice da Vinci" ha contribuito in pieno... Intanto cercavo qualcosa al di là del cattolicesimo che mi ispirasse: ho guardato di tutto, paganesimo, new age, anglicanesimo, mormoni, wiccan, taoismo ecc...ed ero in altomare... (nel frattempo, in seguito ad un viaggio studio in un paese maghrebino, mi sono fidanzata con un ragazzo musulmano. La storia è durata circa 3 anni...principalmente a distanza perché lui studia lì... Lui non è praticante, ma i suoi genitori moltissimo, tuttavia sembravano rispettarmi, fino a che sono arrivati i primi segnali... Segnali che io ho ammesso a me stessa dopo un certo periodo, poiché follemente innamorata e quindi ciecata ma a quanto pare solo miope, dato che alla fine ho tagliato netto). Stando a contatto con la madre arrivai ad affezionarmici, così finii per interessarmi a quell'Islam che lei mi descriveva sempre come una fede giusta, tollerante, egualitaria e caritatevole come il cristianesimo. Tornando a casa, infine, decisi di convertirmi e l'ho fatto tra me e me, credendo ad un ritorno alle origini, all'unica religione, al puro monoteismo!!! Ho cominciato a pregare, ad essere astemia (tuttora comunque sono una bevitrice occasionale, in nome del sano salutismo) e a rinunciare automaticamente alla carne di maiale...convinta del fatto che questa religione fosse semplicemente la continuazione del cristianesimo tramite il profeta Muhammad, convinta che l'essenziale e l'autentico fossero i cinque pilastri. Tuttavia ero felice. Non ho mai confessato a nessuno la mia nuova scelta per paura di incomprensioni, asti... nemmeno alla famiglia del mio fidanzato, avendo paura che potesse essere mal interpretato come accondiscendimento per fare felice lui. Mi sembrava tutto perfetto, dentro di me sentivo davvero pace e benessere...fino a che, il mio rapporto amoroso ha cominciato a vacillare. Lui non si è mai rivelato cambiato o violento, piuttosto eccessivamente devoto ai suoi da non essere in grado di difendermi quando serviva, oltre al fatto che mi trattava come un soprammobile (ok io so che lei c'è intanto penso a me...) e per me il rispetto viene sopra ogni cosa, anche sopra l'amore! Ad esempio, un giorno sua madre venne fuori sostenendo che i suoi nipoti "dovevano" essere musulmani. Io invece sono sempre stata per la libera scelta e anche lui, a parole... Ma sua madre non l'ha mai contestata. Un giorno, sempre sua madre, mi vide che tornavo dal mare e che sotto il copricostume avevo il due pezzi, così mi ammonì dicendo che Dio non voleva. Quando lo raccontai a lui, anziché difendermi o dirmi di lasciarla parlare, fece spallucce. Un giorno, suo cugino gli disse, davanti a me ma in arabo, che io "dovevo diventare musulmana, e coprirmi ecc". Io capii subito che parlava di me e ne chiesi conto al mio fidanzato che mi rispose di non preoccuparmi perché lui mi rispettava. Purtroppo per lui quella frase l'avevo capita, e anziché invitare suo cugino a pensare agli affari suoi gli dette pure ragione! Poi notavo che il mio moroso, alternava momenti di puro "laicismo" (come ballare, coccolarmi, bere alcoolici). A quel punto ho deciso di indagare a 360° scoprendo gli altarini e devo dire grazie anche certi blog dove si fa critica all'Islam e che inizialmente consideravo xenofobi e pregiudizievoli. Un'altra cosa che ha contribuito ad aumentare le mie perplessità , è stata il cambiamento drastico e più radicale dei suoi genitori dopo che erano tornati dal Pellegrinaggio alla Mecca. Suo padre, che si è fatto crescere la barba, e ha cominciato a sostenere che coloro che non pregavano erano peccatori e che la poligamia era giusta, mentre prima di quel momento non giudicava, e sosteneva antistorico il ripristino della poligamia; sua madre accennava il desiderio di voler indossare il niqab. Tutto ciò mi spaventava!!! Poi ahimè, ho trovato lungo le mie ricerche gli hadith horror in cui si narrano le brutalità disumane di Muhammad e i suoi seguaci, dell'esistenza della sharia, ben peggiore di quella biblica, del divieto di festeggiare il compleanno, del divieto di sedersi a tavola con gente che mangiava maiale e beve alcoolici, fossero pure i tuoi familiari... Ti giuro che mi è crollato il mondo addosso!!!ero convinta che i mutawwa sauditi e i talebani afghani fossero falsi musulmani che storpiavano la religione autentica per giustificare i loro atti criminali ma... amara sorpresa, ho scoperto che ero io la musulmana a metà o fai da te, e che loro erano i veri musulmani, o perlomeno coloro che applicano alla lettera ciò che la dottrina islamica sostiene!!! Appena decidevo di avvicinarmi ad atei o induisti venivo intimata dai "fratelli" di allontanarmi dal "male" e dalla "tentazione". Ora ho trovato un mio equilibrio: sono tornata al cattolicesimo. Grazie per il tuo tempo e scusami se la consecutio temporum è andata a farsi benedire in questo racconto, ma ho scritto di getto!!!!

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