martedì 26 gennaio 2010

Ingabbiate nel burqa

Messaggio Indirizzato a quelle che portano volontariamente il burqa, di Elisabeth Badinter

Queste furono le parole di Élisabeth Badinter nel luglio 2006. Le riportiamo oggi perché sono d'attualità in Francia. Dopo che le più alte autorità religiose musulmane hanno dichiarato che gli abiti che coprono la totalità del corpo e del viso non dipendono dall'ordine religioso ma dalla tradizione, wahhabita (Arabia Saudita) per alcuni, pachtuna (Afganistan/Pakistan) per altri, continuerete ancora a nascondere l'integrità del vostro viso? Così dissimulati ai sguardi degli altri, dovete rendervi conto che suscitate la diffidenza e la paura, dei bambini e degli adulti. Siamo davvero cosí disprezzabili ed impuri ai vostri occhi da rifiutiarci ogni contatto, qualsiasi relazione, fino alla complicità di un sorriso? In una democrazia moderna, in cui si tenta di instaurare trasparenza ed uguaglianza dei sessi, voi ci mandate brutalmente dei messaggi per dire che tutto questo non è affare vostro, che i rapporti con gli altri non vi riguardano e che le nostre lotte non sono vostre. Allora mi chiedo: perché non ritrovate le terre saudite o afgane dove nessuno vi chiederà di mostrare il vostro viso, dove le vostre figlie saranno velate a loro volta, dove il vostro marito potrà essere poligamo e ripudiarvi quando gli pare e piace, cosa questa che fa tanto soffrire numerosissime donne laggiù? In verità, utilizzate le libertà democratiche per girarle contro la democrazia. Sovversione, provocazione o ignoranza, lo scandalo è l'offesa del vostro rifiuto, la sberla che date a tutte le vostre sorelle oppresse che, rischiano la morte per gioire infine delle libertà che voi disprezzate. Oggi potete e dovete scegliere, ma chissà se domani voi non sarete felici di potere cambiare. Loro laggiù non possono… Pensateci.

1 commenti:

Vituccio-Francesca ha detto...

Dimmi una cosa Elly,hai problemi sulla pagina quando entri su umanistieliberi?

Vituccio