venerdì 27 aprile 2012
Diritti umani, necrofilia egiziana legale...
Ok, dalle mie parti (e forse anche altrove), si usa l'espressione "basta che respiri e se è tiepido/a, va bene uguale" ma appunto, è una espressione che si usa con chi ama l'altro sesso così tanto ma difficilmente trova l'oggetto del desiderio fisso ed è soprattutto un gioco di parole. E, dopo la necrofilia per legge... bhe, a questo punto io non ho davvero più parole.
La necrofilia è una rara perversione sessuale (parafilia) nella quale viene raggiunto l'orgasmo mediante atti, eterosessuali od omosessuali, compiuti su un cadavere. La parola deriva dal greco antico: νεκρός (nekròs; "cadavere" o "morto") e φιλία (philìa; "amore"). Il termine viene anche usato in senso figurato per descrivere il desiderio di controllo totale su un'altra persona, tale da annullare completamente la volontà dell'altro riducendolo a un oggetto completamente dipendente, come appunto un cadavere. La necrofilia è in genere considerata eticamente inaccettabile e un atto sessuale con un cadavere viene normalmente considerato simile a uno stupro. Sono conosciuti rari casi in cui il morto aveva, prima di morire, dato il consenso ad un rapporto sessuale dopo la sua morte: tali casi pongono difficili quesiti etici sulla loro liceità.
Fare sesso con la propria moglie morta. In tutto il mondo è necrofilia. In Egitto, presto, potrebbe diventare legale. Secondo quando riporta il Daily Mail, è stata inserita una nuova norma in un pacchetto di provvedimenti che il parlamento, a maggioranza islamica, voterà a giorni. L'unico limite è quello temporale: si potranno avere rapporti sessuali col cadavere della consorte solo entro le prime sei ore dopo il decesso. Alla legge è stato dato il grottesco nome di "Rapporto d'addio". Tra le altre norme in discussione, l'abbassamento dell'età matrimoniale a 14 anni e l'eliminazione del diritto per le donne di avere istruzione e impiego.
Polemiche furibonde - Subito si è scatenato un dibattito, con reazioni molto accese. Il consiglio nazionale egiziano per le donne ha afferma: "Queste leggi emarginano e indeboliscono la condizione delle donne incidendo negativamente sullo sviluppo del paese". Anche i media egiziani si sono schierati apertamente contro la legge. Il conduttore televisivo Jaber al-Qarmouty ha affermato il suo sdegno nei confronti del rapporto d’addio: "La questione è davvero seria. Sarebbe una catastrofe dare ai mariti un tale diritto sulle proprie mogli. Davvero la tendenza islamica si è spinta a tal punto? Ci sono davvero persone che la pensano in questo modo?". La notizia è in prima pagina su tutti i media egiziani, anche se c’è chi sostiene che la legge non esista e si tratti di un depistaggio operato da giornalisti leali all’ex presidente Mubarak.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
7 commenti:
(...)Tra le altre norme in discussione, l'abbassamento dell'età matrimoniale a 14 anni e l'eliminazione del diritto per le donne di avere istruzione e impiego.(...)
Credo che la "legge" alla fine sia solo un arma di distrazione di massa; personalmente trovo molto più inquietante e più grave che si discuta degli argomenti sopra riportati.
Ovviamente, sono contro entrambe. Ma questo della necrofilia legale va al di la di ogni comprensione umana. Resta il fatto, e lo ripeto, che l'islam è il male assoluto. Per tutto.
Quando si dice morti di .... D'altronde l'Islam è una religione fondata anche a tale scopo, basta leggere qualcosa di Maometto o vedere come si comportano le nostre amate risorse qui...Un culto di frustrati sessuali, forse per questo il Vaticano li ama tanto.
Com'era la storia della Primavera araba? Dove sono tutti quei coglioni che inneggiavano ai ribelli di Piazza Taris (come cribbio si scrive) nella speranza solo ed esclusivamente che lo stesso si avverasse anche qui in nome del parallelo Mubarak=Berlusconi? Ecco: io li prenderei uno ad uno, soprattutto le donne, li metterei sull'aereo per il Cairo e li farei restare lì per sempre, fin dopo la morte, dando inoltre loro la possibilità di sperimentare le meravigliose novità legislative di quel paese illuminato
Ovviamente Nico, ai musulmani radicali sta bene. Ma, appunto, alla storiella della gloriosa primavera araba ormai non ci crede più nessuno. Già, il dittatore era mubarak... un tantino troppo liberista per le menti bacate radicali. Bhe, se non altro possono farsi ancora una volta le mogli morte e avere l'ebbrezza di potersi prendere delle ragazzine in fiore. E più s'è ignoranti e più si può dominare un popolo. No?
ecco la smentita dal sito El Arabiya da cui e' partita per prima la notizia ripresa poi dal Daily Mail seguiti da milioni di siti, blog, forum etc, compreso questo blog
se per favore adesso rettificate per rispetto dell'etica dell'Informazione, grazie
http://english.alarabiya.net/articles/2012/04/30/211238.html
Prima rettifichino i media poi rettifico io. Ma dubito fortemente che ci sia qualcosa da rettificare davvero perchè il problema non è questa notizia. Il problema è l'islam che fa morti ogni giorno.
Posta un commento