giovedì 19 aprile 2012

Monti e la burocrazia

Un paio di commenti: "Le tasse e l'aumento dei contributi, i trasporti costosissimi e l'energia più cara del mondo invece l'aiutano moltissimo. Pezzo di somaro servo massone scomunicato al servizio della BCE e Trilaterale, speriamo che il buon Dio ti tolga al più presto dai piedi."

"Questo è buono solo ad impartire predicozzi da bravo professorucolo della Bocconi ma è totalmente incapace riguardo a come si governa un Paese...VAI A CASA"

E il solito pirla che crede ancora nel professor monti salvatore dell'italia: "A volte, mi capita di analizzare i fatti da prospettive diverse e, in queso caso, pur avendo constatato sulla pelle che stiamo subendo solo un'enorme pressione fiscale e non solo, occorre considerare anche la solita ambiguità del mondo politico Italiano. Questo Governo, è stato battezzato come: tecnico, bene, allora anche i politici avrebbero dovuto accettare e subire ogni azione prettamente manageriale ma, come si è visto, le iridescenti bolle che forse avrebbero anche potuto, alla fine, comporre un effetto soft, sono esplose ed i propositi, solo forse utili, sono stati sostituiti da azioni che ci costringono a leccarci le ferite. In questa inizitiva, noi abbiamo subito e piangiamo in silenzio, ma chi ha perso davvero è il Presdiente della Repubblica siccome è Lui che ha "assunto" l'unico manager Italiano, con esperienze europee, in gado di metter mano in questa Organizzazione Complessa, ma poi, lo ha lasciato nelle fauci dei politicanti che hanno orientato il tiro solo verso di noi."


Durante la cerimonia di insediamento del presidente del Consiglio di Stato, Giancarlo Coraggio, Mario Monti dedica qualche parola alla situazione economica e legislativa del Paese, individuando rischi e aspetti positivi della situazione attuale. "I tempi e i modi dell'azione amministrativa possono incidere sulla competitività del Paese" sottolinea il premier, ma a frenare l'Italia potrebbe essere invece "la burocrazia", ostacolo forte alla crescita. Il "profondo cambiamento del diritto amministrativo" in atto deve portare, secondo Monti, a un obiettivo ben preciso, ovvero a "incrementare i livelli di efficienza, imparzialità, economicità ed evitare arbitri e collusioni". Al centro del cambiamento "il cittadino con i suoi diritti, mentre il potere pubblico deve agire con rapidità, indipendenza, proporzionalità e qualità". Una legislazione ridondante e confusa, conclude Monti, serve solo a limitare la competitività del paese e a "scoraggiare l'impresa".

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