giovedì 26 aprile 2012

Scrivete ciò che sta bene a noi...


PERUGIA - Controlli su blog e facebook. Filtro alle intercettazioni. Punizioni per giornalisti, editori e aziende nei casi di pubblicità camuffata da informazione. Queste le tre regole fondamentali da applicare all’informazione secondo il ministro della Giustizia Paola Severino presente al panel Etica e giornalismo al Festival internazionale di Perugia.

FILTRI - In tema di pubblicazione delle intercettazioni, il Guardasigilli parla di un «filtro» durante le indagini, in occasione di provvedimenti, ordinanze cautelari, sequestri o perquisizioni. Secondo Severino «è nelle fasi interlocutorie delle indagini che più di frequente avviene la comunicazione e la diffusione della notizia». La selezione spetta quindi, secondo il ministro, al pubblico ministero o al giudice, a seconda dei momenti. «L'idea di base è lasciare al magistrato il compito di escludere le notizie che non sono rilevanti e attengono esclusivamente alla sfera personale delle persone interessate dal provvedimento, anche in quelle fasi nelle quali il provvedimento stesso viene consegnato alle parti» ha spiegato.

INTERESSI DA EQUILIBRARE - Un testo ufficiale, dice il ministro, non c’è. Ma c’è uno schema che prevede di bilanciare gli interessi delle indagini, quelli degli indagati e quelli del diritto all’informazione. In pratica quella cui sta pensando il ministro è una regolamentazione imperniata su tre cardini. Primo fra tutti la libertà della magistratura i secretare informazioni che metterebbero in crisi le indagini e allo stesso momento «salvaguardare la sfera personale». Perché, sostiene il ministro non è utile, neppure ai giudici, che si divulghino elementi non riconducibili alle indagini. I tre punti sono: «il diritto-dovere del giornalista di informare su fatti che hanno una rilevanza sociale, quello del magistrato di portare avanti le proprie indagini con una tutela della riservatezza indispensabile in alcune fasi e infine il diritto del cittadino, anche sotto indagine, di vedere pubblicate notizie che attengano all'inchiesta ma non esclusivamente la sua vita privata e anche di non vedere sui mezzi d'informazione contenuti di intercettazioni non rilevanti per il procedimento».

PAROLA ALLA DIFESA - Il ministro ha insistito sull’importanza che i media affrontino le indagini a tutto campo, riportando quindi non solo le voci dei magistrati ma, con la stessa rilevanza, anche quelle della difesa e dell’indagato. La stessa cosa deve valere quando si arriva a un'assoluzione a distanza di molto tempo dalla diffusione delle informazioni sulle accuse. Certo, ammette il ministro, il grande problema italiano è la lunghezza dei processi. E’ proprio in quell’estensione di tempo che deve intervenire il «filtro» della legge.

BLOG – «I blog possono fare più danni dei giornali», ha detto Severino, accennando a una regolamentazione in sede di Unione europea per evitare ch i provider si possano trasferire in Paesi dove le maglie della legge sono più larghe. «Il cittadino ha il diritto di interloquire con un altro. Ma deve seguire le regole», ha detto il ministro creando non poco scompiglio nel mondo digitale dove i tweet sono subito impazziti. «Scrivere su un blog non autorizza a scrivere qualunque cosa, soprattutto se si sta trattando di diritti di altri. I blog hanno capacità di diffondere pensiero ma questo non deve trasformarsi in libertà di arbitrio», ha ripeuto Severino che appunto prevede presto una forma di regolamentazione. Anche se sarà «difficile pensare a un'obbligo di rettifica nei blog». E conclude con un monito: «Sappiate che quello che voi fate ad altri potrà essere fatto a voi. Cominciate ad autoregolamentarvi».

10 commenti:

Anonimo ha detto...

"sappaiate che quello che voi fate ad altri potrà essere fatto a voi" che lo andasse a dire a questi"stupro di gruppo nel trapanese fermati tre romeni" www.imolaoggi.it
metal

Eleonora ha detto...

Ciao Metal, dai, lo sappiamo che i bloggers sono i criminali più pericolosi.

Nessie ha detto...

Ci mettono con le pezze al culo, ci lapidano di tasse, fanno entrare oves et boves nel nostro paese, arrestano chi si difende da rapinatori stranieri e scarcerano i delinquenti e ora dulcis in fundo? La mordacchia ai BLOG.
E' una giunta golpista e delinquenziale.

Eleonora ha detto...

Oh, Nessie, visto che parli di tasse. Sai? Le provincie di fermo, ascoli piceno e pesaro hanno deciso di aumentare del 16% le assicurazioni auto. Vuol dire che pagheremo (faccio parte della marcia, inutile e lurida provincia di fermo) dal primo maggio minimo 36 euro in più. E non passare mai dalle mie parti. Sembra di stare in pieno terzo mondo. Però, quella merda di fotovoltaico va alla grande.

Eleonora ha detto...

Oh, per quanto riguarda il bavaglio ai blogs, bhe, era da tempo che ci provavano. Con un governo come questo, finalmente ci riusciranno. Ma ora vorrei vedere tutti i komunisti detentori della libertà fare manifestazioni a raffica.

Io Leggo Solo Feltri ha detto...

Intanto a Firenze i giudici hanno sequestrato e chiuso una radio locale, "colpevole" di denunciare i crimini degli immigrati e il malgoverno del sindaco di sinistra...

Sequestrata Radio Studio 54: «Propaganda di idee razziste»

Anonimo ha detto...

A me quello che ha detto il ministro sembrano le solite buone intenzioni delle promesse per il nuovo anno. Le leggi ci sono, sarebbe il caso di farle applicare invece di partorire nuove leggi inutili.

Anche quello che ha detto sui blog alla fine sono cose scontatissime, purtroppo molti intendono internet come un posto dove tutto è permesso.

Eleonora ha detto...

Shevatas, se intendi facebook, allora puoi anche avere ragione. Ma i blogs vengono usati spesso per trasmettere le stesse identiche notizie della carta stampata. E quelli che vengono usati per fare propaganda jjihadista, spesso vengono ignorati. Siamo sempre sul due pesi e due misure. Ma mi pare che tu sia daccordo su un bavaglio definitivo per tutti, no? E si, le leggi ci sono e vengono anche applicate. Infondo la polizia postale serve anche per quello.

Anonimo ha detto...

Ma mi pare che tu sia daccordo su un bavaglio definitivo per tutti, no?

Sul bavaglio definitivo per tutti non sono per niente d'accordo. Anche perché sarei curioso di sapere come si farebbe ad implementarlo, senza limitare pesantemente la connettività dall'Italia.

Eleonora ha detto...

Ah, bhe questo è da chiedere alla signora cancellieri. Ma non credo avrebbe grossi problemi di implementazione visto che preferisce scarcerare delinquenti piuttosto che tenerli dentro... con le carceri che scoppiano.