sabato 7 aprile 2012

Pagliaccio terzomondista


MILANO - Gianfranco Fini cambierebbe la Bossi-Fini, la legge sull'immigrazione che ha firmato con il leader della Lega. «Il principio della legge è giusto ma, se la dovessi rifare oggi, la cambierei». Il presidente della Camera ha spiegato ai ragazzi dell'Istituto agrario di Roma, che lo hanno intervistato nell'ambito di «Istituzioni» (trasmissione di Rai Educational in onda su Raitre) che quel testo andrebbe affiancato da nuove e più moderne norme sulla cittadinanza.

FLESSIBILE - «Il cambiamento che farei oggi - ha spiegato il presidente della Camera- è quello di rendere più flessibile le norme sulla permanenza in Italia nel caso che l'immigrato perda il lavoro. Tanti cittadini perdono il posto e oggi ritrovarlo è sempre più difficile. Nella legge che ho contribuito a fare c'è scritto che se un immigrato regolare, con permesso di soggiorno, perde il lavoro, ha un certo numero di mesi per trovare una nuova occupazione».

CITTADINANZA - Allungherebbe il tempo concesso dalla legge, spiega Gianfranco Fini, «perché oggi è veramente difficile per tutti trovarsi un lavoro». Comunque, per il presidente della Camera «la priorità è cambiare la legge sulla cittadinanza. Credo sia giusto concederla ai ragazzi stranieri che sono nati in Italia, o che ci sono arrivati quando erano piccolissimi», ha concluso Fini. «A patto che frequentino un ciclo di studi scolastico e risiedano stabilmente in Italia».

0 commenti: