venerdì 20 aprile 2012

Dalla penna di Orwell alla realtà peggiore...

E mentre tutti si preoccupano delle gare di burlesque (che oltretutto sono bellissime), nessuno fa caso ad un ulteriore simile orrore partorito dall'ennesima idiota mente malata. E manca poco che dobbiamo anche stare attenti a come, dove e quando respirare che non si sa mai. Ma tutto tace. Ci facciamo spiare persino nelle camere da letto ma, tutto tace.


Più che una stretta, una vera e propria morsa sul contribuente. Il "grande orecchio" degli 007 dell'Agenzia delle Entrate entra nella cornetta del telefono di casa: non per spiare le telefonate, ma per registrare il traffico telefonico. Perché? Ovviamente per scoprire quanto spendono gli italiani dal momento che anche il traffico telefonico può essere considerato come un indice della capacità di spesa in tempi di lotta all’evasione e redditometri. Insomma, se si denuncia una pensione sociale e si parla al telefono spendendo migliaia di euro potrebbe scattare qualche accertamento. Come ha spiegato ieri l'Agenzia delle Entrate i dati sulle utenze telefoniche relative all’area business, a quelle domestiche e a uso pubblico dovranno infatti essere comunicate al Fisco dagli operatori. Un provvedimento del direttore Attilio Befera detta le istruzioni per inviare all’Anagrafe tributaria le informazioni sui servizi di telefonia fissa, mobile e satellitare relativi alle utenze in atto, ai consumi fatturati e al credito acquistato. Per trasmettere i dati i contribuenti avranno tempo fino al 30 settembre prossimo. A partire dal 2012, invece, la scadenza per l’invio dei dati è anticipata al 30 aprile. "Per le utenze telefoniche i dati finora richiesti - si spiega nel provvedimento - erano riferiti solo all’area business, con il provvedimento, in analogia con le altre utenze, vengono comprese anche le utenze domestiche. Per completezza d’informazione, in merito alla telefonia mobile diviene oggetto di comunicazione il credito telefonico acquistato nel corso dell’anno". Secondo il Fisco non dovrebbero esserci problemi legati alla privacy dei contribuenti. "I dati e le notizie, che pervengono all’anagrafe tributaria - spiegano dall’Agenzia - sono raccolti e ordinati su scala nazionale al fine della valutazione della capacità contributiva, nel rispetto dei diritti e delle libertà fondamentali dei contribuenti".

3 commenti:

Nico ha detto...

Spero che qualcuno avverta i prof che esistono tariffe flat e promozioni sui cellulari. Se mi beccheranno a fare telefonate di ore, capiranno che posso farlo perché ho il TIM per Tutti?
La butto sullo scherzo, Elly, ma è davvero sempre più agghiacciante quello che succede: loro non si tolgono nemmeno un centesimo e a noi ci spiano le telefonate per spremercene di più. Chi ci verrà a svegliare dall'incubo?
Grazie per il link

Nessie ha detto...

Prima di tutto, la prima cosa da fare è non modificare mai le nostre abitudini, perché , care ragazze, queste campagne mediatiche sono shock and awe. Ovvero sono state lanciate appositamente per terrorizzare e intimidirci. Dobbiamo andare avanti come prima e fregarcene. Detto ciò, dovremmo come cittadini cominciare a fare delle denunce penali perché qui ci sono pesanti violazioni della propria riservatezza. Ora cerco subito l'indirizzo del >Garante della Privacy e magari mi metto in contatto. Non possiammo vivere così da povere pecore bistrattate. Ci pisciano in testa ogni giorno e noi non reagiamo, perdio!

Nico ha detto...

No no, Nessie! A me più fanno così e più mi istigano a resistere, mi stimolano quella che a Roma si chiama "tigna"...