martedì 3 novembre 2009

Diritti umani

«Violazione del diritto dei genitori ad educare i figli secondo le loro convinzioni». La Corte europea dei diritti dell'uomo: «No al crocefisso nelle aule scolastiche». Il ricorso presentato da un'italiana di origine finlandese. Il governo dovrà pagarle 5mila euro per danni morali

MILANO - La presenza dei crocefissi nelle aule scolastiche costituisce «una violazione del diritto dei genitori ad educare i figli secondo le loro convinzioni» e una violazione alla «libertà di religione degli alunni». Lo ha stabilito la Corte europea dei diritti dell'uomo di Strasburgo nella sentenza su un ricorso presentato da una cittadina italiana.

LA RICORRENTE - Lei è Soile Lautsi Albertin, cittadina italiana originaria della Finlandia, che nel 2002 aveva chiesto all'istituto comprensivo statale Vittorino da Feltre di Abano Terme (Padova), frequentato dai suoi due figli, di togliere i crocefissi dalle aule in nome del principio di laicità dello Stato. Dalla direzione della scuola era arrivata risposta negativa e a nulla sono valsi i successivi ricorsi della Lautsi. A dicembre 2004 il verdetto della Corte Costituzionale, che ha bocciato il ricorso presentato dal Tar del Veneto. Il fascicolo è quindi tornato al Tribunale amministrativo regionale, che nel 2005 ha a sua volta respinto il ricorso, sostenendo che il crocifisso è simbolo della storia e della cultura italiana e di conseguenza dell'identità del Paese, ed è il simbolo dei principi di eguaglianza, libertà e tolleranza e del secolarismo dello Stato. Nel 2006, il Consiglio di Stato ha confermato questa posizione. Ma ora la storia si ribalta: i giudici di Strasburgo, interpellati dalla Lautsi nel 2007, le hanno dato ragione, stabilendo inoltre che il governo italiano dovrà versarle un risarcimento di cinquemila euro per danni morali. Si tratta della prima sentenza della Corte di Strasburgo in materia di simboli religiosi nelle aule scolastiche.

LA SENTENZA - «La presenza del crocifisso, che è impossibile non notare nelle aule scolastiche - si legge nella sentenza dei giudici di Strasburgo - potrebbe essere facilmente interpretata dagli studenti di tutte le età come un simbolo religioso. Avvertirebbero così di essere educati in un ambiente scolastico che ha il marchio di una data religione». Tutto questo, proseguono, «potrebbe essere incoraggiante per gli studenti religiosi, ma fastidioso per i ragazzi che praticano altre religioni, in particolare se appartengono a minoranze religiose o sono atei». Ancora, la Corte «non è in grado di comprendere come l'esposizione, nelle classi delle scuole statali, di un simbolo che può essere ragionevolmente associato con il cattolicesimo, possa servire al pluralismo educativo che è essenziale per la conservazione di una società democratica così come è stata concepita dalla Convenzione europea dei diritti umani, un pluralismo che è riconosciuto dalla Corte costituzionale italiana». I sette giudici autori della sentenza sono Francoise Tulkens (Belgio, presidente), Vladimiro Zagrebelsky (Italia), Ireneu Cabral Barreto (Portogallo), Danute Jociene (Lituania), Dragoljub Popovic (Serbia), Andras Sajò (Ungheria), e Isil Karakas (Turchia).

25 commenti:

Nessie ha detto...

Benvenuti in Forcolandia! Lisbona è già qui con tanto di multe, sanzioni e manette. E il vaticano dorme e fa entrare immigrati. Dovremo essere noi laici a salvare il culo ai cristiani? mi sa di sì, e non è la prima volta nella storia.

Eleonora ha detto...

Eh, stavo pensando proprio questo mentre postavo il pezzo. Non aspettano manco la risposta della repubblica ceca che parte subito l'offensiva. Si, benvenuti in forcolandia e in islamilandia. Ci siamo. Ma non mi piace l'idea che i laici debbano salvare il culo alla chiesa. Il culo dovrebbero salvarselo da soli.

Gelmini, Zaia, Casini e altri esponenti dicono che la sentenza è vergognosa. Il vaticano che fa? Dice che prima di commentare ci vuole una riflessione. http://www.ilgiornale.it/interni/sentenza_corte_diritti_umani_il_crocefisso_scuola_lede_liberta/cronaca-crocefisso-corte_diritti_deluomo-soile_lautsi-strasburgo/03-11-2009/articolo-id=396125-page=0-comments=1

E allora perchè devono muoversi gli altri al loro posto?

Nessie ha detto...

In teoria hai ragione. In pratica, non possiamo fare altro. Se cominciano a trovare incostituzionale secondo Strasburgo la chiesa che sorge davanti a casa tua, e ci mettono un bel muezzin col minareto più alto del tuo campanile che fai?
E del resto, se ci ragioni, l'Italia è famosa per le "lotte di campanili", cioè dei Comuni. E' questa la nostra storia, ci piaccia o meno. E i campanili e le campane non si toccano.
Se la chiesa è codarda, noi non possiamo esserlo. Sennò perdiamo l'Italia.

Maria Luisa ha detto...

welcome to the jungle

Eleonora ha detto...

Crocefisso: i presidi delle scuole, "Bisognerebbe cambiare il Concordato"

ROMA - Secondo l'associazione nazionale dei presidi in Italia la decisione della Corte europea dei diritti dell'uomo di Strasburgo, sui crocefissi nelle scuole, non puo' avere seguito in Italia. Giorgio Rembado, presidente dell'associazione, ha fatto sapere: "le singole scuole si devono attenere alla norma del Concordato tra Stato e Chiesa che prevede i crocefissi nelle aule". Poi Rembado ha continuato: "ci dovrebbe essere o un nuovo concordato o una nuova 'intesa' tra Stato e Chiesa cattolica".

Sta bene, una nuova intesa. Ma che non entrino a scuola manco ragazzine coi veli islamici.

Eleonora ha detto...

... e se poi parla pure un coglione come questo: Esprime soddisfazione il presidente dell'Unione musulmani d'Italia Adel Smith, protagonista, qualche anno fa, di un episodio analogo a quello della donna finlandese: "Una sentenza così era inevitabile, perché in uno Stato che si definisce laico non si possono opprimere tutte le altre religioni esibendo un simbolo di una determinata confessione".

Ma uno stato che si definisce laico, ci può stare a togliere i crocifissi, ma come dicevo nel commento precedente, c'è bisogno anche di far togliere i veli alle ragazzine musulmane. Dalle scuole elementari in poi.

Nessie ha detto...

L'ateismo è un'utopia. E' come credere di poter effettuare la "tabula rasa". Credenti o non credenti siamo tutti portatori di una cultura. Che in occidente si chiama cristiana. Togli quella, ecco che arriva, il burqa, il niqab, o altri simboli ostentatori di altre religioni. Perciò la nuova Intesa concordataria è meglio che non ci sia.
E si badi, non sono parole e concetti miei, ma dell'"ateo" Giordano Bruno Guerri. In fondo, non dissimile dalla Fallaci.

Eleonora ha detto...

Guarda, Nessie, io sono daccordo con te e con Giordano Bruno Guerri e con chi difende la cultura occidentale. Ma a mali estremi, estremi rimedi. Togliamo le croci ma togliamo anche tutto ciò che riconduce ad altre "religioni" o culture. Altrimenti, restino le croci e la cultura occidentale.

Nessie ha detto...

Ma non capisci Ele che vogliono togliere la nostra per incrementare la loro? Che vogliono azzerarci in quanto cristiani e occidentali?
E' questo lo scopo di quelle massonerie in G.B. che fanno disegnare il berretto universitario da dottore in versione burquizzata con la mascherina dove si vedono solo gli occhi, o il grembiulone da infermiera verde formato burqq o altre stronzate multikulti. Non sono i musulmani che le richiedono. Sono queste merdacce inglesi che le creano. Perché pensano di averne un ritorno economico maggiore.

Eleonora ha detto...

Ma è ovvio quello che vogliono fare, ormai è palese. Solo i ciechi non vedono. Tu sai benissimo che io sono contro la Ue e se uscissimo da quello schifo faremmo molto molto meglio. Ma a questo punto, è meglio che più di qualcuno tocchi con mano la dittatura islamica.

Maria Luisa ha detto...

Fra i giudici firmatari: Isil Karakas (Turchia).
Da quando la Turchia è una nazione europea?

Eleonora ha detto...

Maria Luisa, e me lo sono chiesta anche io, sai? Hanno deciso senza farci sapere niente? E' parecchio inquietante la cosa...

Nessie ha detto...

C'è pure un italiano che si chiama Wladimiro Zagrebski o come diavolo si scrive. Mi piacerebbe sapere che italiano è.

kizzy ha detto...

Che schifo... e quell'"italiana" finnica avrà pure il suo bel risarcimento danni, 'sta stronza... chissà come se la gode... A certa gente vien voglia solo di augurare ogni genere di disgrazie, ora a causa sua in tutta Italia spariranno i crocifissi dalle scuole. Mi chiedo quando ci saranno le mezzelune o i versetti coranici al posto dei crocifissi se ci saranno cittadini così solerti a rivolgersi alla ue per farli rimuovere... dici di no Elly?

Maria Luisa ha detto...

Ecco chi è l"italiano":
http://it.wikipedia.org/wiki/Vladimiro_Zagrebelsky

Eleonora ha detto...

Aaaaaaaaah, di sinistra... in incognito, ovviamente.

@Kizzy, e non credo che potremmo essere così solerti contro l'islam. Chi tocca l'islam muore, lo sapevi?

Maria Luisa ha detto...

storicamente iscritto a Magistratura Democratica, è fratello dell'ex presidente della Consulta Gustavo Zagrebelsky (entrambi i nomi contenuti peraltro nel dossier Mitrokhin), è allievo di Giovanni Maria Flick (ex presidente della Consulta) e si professa discepolo di Bobbio ed Leopoldo Elia.
Ciliegina:
Dragoljub Popovic è figlio di Miladin Popovic, serbo, servo fedele di Tito durante e dopo la seconda guerra mondiale. Quest'ultimo ha promosso lo sterminio dell'intero clero cattolico albanese durante il periodo immediatamente successivo alla seconda guerra mondiale e lo ha potuto fare grazie alla influenza che la Jugoslavia di Tito esercitava sul neonato regime comunista albanese di Hoxha.

kizzy ha detto...

'Chi tocca l'islam muore, lo sapevi?'
Ma va la? Credevo che lanciassero petali di fiori invece che bombe, pensa te! XD
Ridiamo finchè si può...

Maria Luisa ha detto...

ma dai, l'islam è pace , amore e tolleranza...siamo prevenute ^*

Eleonora ha detto...

@Maria Luisa, ma pensa un pò chi c'è a strasburgo, tutti non ideologicamente indirizzati. Pensatori liberi... ç_ç magistratura democratica, Tito, addirittura...

@Kizzy, si si, pace amore, fiorellini...

Nessie ha detto...

E te pareva: i soliti magistrati ONUsiani de sinistra dediti alla dottrina mondialista dei "diritti umani" delle mie palle, visto che poi privare un paese dei propri simboli cultural-religiosi è già una palese violazione alla madre di tutti i ns. diritti umani: la sovranità e la libertà religiosa. La nostra.

Maria Luisa ha detto...

ora capisco la presenza della giuduce turca, devo confessare la mia ignoranza in materia:
la Turchia fa parte del consiglio di Europa dal 1949.
http://www.coe.int/t/i/Com/A_proposito_Coe/Stati-membri/i_tu.asp

demiurgo77 ha detto...

La Corte in parola non fa capo alla UE ma al consiglio d'Europa: questa corte decide sul rispetto della CEDU (carta europea diritti umani); la corte che fa capo alla UE decide invece sul rispetto del trattato... Sono due istituzioni diverse appartenenti a due organismi internazionali diversi! So che la cosa può lasciare disorientati ma è così: organismi internazionali per tutti i gusti! Mentre tra i 27 dell'UE non figura ancora la Turchia, viceversa essa è già membro del consiglio d'Europa: ecco perchè tra i giudici sedeva un turco!
Ma peggio dei turchi è la famiglia Zagrebelsky! Giudici terribili, non perchè ignoranti o che: semplicemente perchè quando si sente quel cognome ci si prepara a buttare al macero tutte le proprie certezze!
Comunque non hanno fatto una cosa intelligente: a parte il fatto che c'è di mezzo il concordato, coperto dalla Costituzione e dal diritto internazionale, pare che gli italiani si risentano più per un crocifisso che per il companatico! E se è vero che, sin dai giorni della lotta per le investiture, la Chiesa ha ostacolato aspramente il sorgere di uno stato italiano nazionale, è anche vero che l'unità culturale nazionale degli italiani è stata fatta (assai prima del risorgimento, dal rinascimento, di Dante o di Manzoni) proprio dalle sagrestie! Vuoi vedere che qualcuno si arrabbia?

Eleonora ha detto...

@Maria Luisa, e vedi che non lo sapevo nemmeno io?

@Demiurgo,bentrovato. Si si, so che il consiglio d'europa è altra cosa. E non è che sia meglio della Ue comunque. Voglio dire, sono due organi uno peggio dell'altro atti a rovinare le nazioni. Eh, dici che qualcuno si arrabbia? Si, i laici in questo caso. La chiesa ancora deve decidere se è il caso di arrabbiarsi o meno. Ma la chiesa deve sbrigarsi a combattere certe battaglie, soprattutto con chi vuole schierarsi? Coi laici che spesso la difendono o vuole stare coi musulmani per arricchirsi ancora?

Maria Luisa ha detto...

Grazie per la delucidazione, non sapevo come districarmim fra corti , consigli, etc