sabato 28 novembre 2009

Solo questo? Perchè non di più?

Immigrati, Fini: estendere cittadinanza

Roma - La sfida dell’integrazione deve essere vinta in Italia così come in Europa attraverso un programma di estensione della cittadinanza sociale e di quella politica. È quanto affermato dal presidente della Camera, Gianfranco Fini, nel suo intervento al convegno "Il futuro della democrazia", organizzato dalla fondazione Farefuturo a Cadenabbia, in provincia di Como.

"Inlcusione degli immigrati". "Il carattere dinamico della democrazia, il suo tendere naturalmente all’allargamento dei diritti trova nell’inclusione degli immigrati nella vita civile dei paesi europei un nuovo e cruciale terreno di affermazione. È una delle nuove grandi sfide che la politica del XXI secolo ha il dovere di vincere", ha affermato Fini. Una affermazione che arriva all’indomani della decisione della Lega di non appoggiare la proposta di legge finalizzata alla semplificazione delle procedure per ottenere la cittadinanza.

"Estensione della cittadinanza sociale e politica". Secondo il presidente della Camera, la grande sfida dell’integrazione "deve essere vinta attraverso un programma di estensione della cittadinanza sociale e di quella politica" e alla sua base deve esserci "un ambizioso programma di ricostruzione civile" e "deve affermarsi un nuovo modello di nazione". Fini ha poi ribadito che l’appartenenza alla nazione "non discende solamente da un retroterra etnico, ma è anche il prodotto di una scelta individuale, di un atto volontario di amore verso il paese che si è scelto come la propria patria" e in questo senso "le democrazie europee devono suscitare sentimenti di appartenenza anche in coloro che vengono da paesi lontan". Occorre, secondo il presidente della Camera, "promuovere un’educazione alla cittadinanza attraverso la diffusione della lingua e della conoscenza della storia e dei principi costituzionali presso i nuovi cittadini".

"Ruolo parlamento è controllo del governo". Le riforme istituzionali "non vanno viste con un approccio solo tecnico-politico, ma come un fattore di rilancio della coesione morale e sociale". È il parere del Presidente della Camera, Gianfranco Fini, che ha parlato del tema delle riforme politiche nel suo intervento a un dibattito organizzato dalla Fondazione Farefuturo di cui è presidente alla Fondazione Adenauer, nella villa di Cadenabbia in cui il cancelliere tedesco trascorreva le sue vacanze. "Il problema della decisione politica - ha ricordato Fini - ha animato il grande dibattito sulle riforme costituzionali. Accanto alla democrazia governante, connessa al rafforzamento del ruolo dell’esecutivo, deve essere affermata con altrettanta forza la democrazia rappresentativa. E quindi - ha proseguito il Presidente della Camera - il ruolo del Parlamento dovrà essere adeguatamente valorizzato, come peraltro accade nei sistemi presidenziali, nel senso dell’indirizzo e del controllo dell’azione del Governo". Fini ha sottolineato l’importanza di un "rilancio della partecipazione politica", che però non passi solo attraverso "l’ammodernamento delle istituzioni", ma anche per "il rinnovamento dei partiti: questi - secondo Fini - si sono indubbiamente alleggeriti con la fine delle contrapposizioni ideologiche, ma rimangono strumenti fondamentali della democrazia".

1 commenti:

demiurgo77 ha detto...

Pochi giorni fa Maurizio Gasparri, sant'uomo, aveva anche cercato di dare un significato meramente "culturale" alle parole di Fini. Ma niente, Gianfranco non vuole che ci siano dubbi sulla sua stupidità!