venerdì 20 novembre 2009

D'Alema... il lìder maximo

"Sono contento che D'Al Ulema non ce l'abbia fatta" di Ugo Volli

Posso essere ingeneroso? Vendicativo? Maramaldo? Massì, che le cartoline non c'entrano nulla con la morale, lo spiegava anche il vecchio Machiavelli. Ecco, allora ve lo dico, papale papale. Sono contento che D'Al Ulema non ce l'abbia fatta. Proprio contento. Non perché mi illuda, eh... Il premier belga e la commissaria inglese esprimono l'anima di Eurabia allo stato puro. In Belgio ci sono interi quartieri della capitale che sono stati lasciati al dominio degli islamisti (se avete un po' di tempo, guardate qui, qui, qui e qui), senza che la polizia possa intervenire o qualcuno fare qualcosa. L'inghilterra è la capitale di Eurabia, con le corti della Sharia e tutto il resto. Ce lo siamo detti tante volte. Dunque non mi illudo che l'Europa diventi meno filopalestinese. Semmai un po' meno megalomane di come sarebbe stata governata da D'Al Ulema o se per quello anche da Blair. Ma sono contento lo stesso. Perché per una volta (anzi per la seconda, dopo quel bel tipo di ministro egiziano della cultura non eletto all'Unesco) si dimostra che c'è una cosa come la memoria storica, che gli astuti volteggi e cambi di cavallo non bastano, che il cinismo ha un limite; che insomma non puoi fare oggi il comunista, domani l'amico dei terroristi che ci va a braccetto e dopodomani l'alfiere delle democrazie; oppure nel caso egiziano oggi l'antisemita e domani il custode della cultura del mondo. Sono sicuro che D'Al Ulema non capirà questa morale e penserà in termini tutti politicanti agli equilibri delle alleanze ai tradimenti e agli sgambetti e roba del genere. Ma a me basta sapere che essere in confidenza coi terroristi almeno un po' ti danneggia. Sono contento.

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