Amici cari, mi dovete scusare, io sono curioso. Ma ho una curiosità deviata, strana. Ecco lo confesso, non mi interessa affatto chi siano le signorine che eventualmente Berlusconi possa ospitare nelle sue ville in Sardegna, e neppure di quel che ne faccia a casa sua a Roma. Da ragazzo ho avuto una macchina piuttosto scassata che portava il marchio escort, e non riesco ad attribuire nessun significato peccaminoso a questo nome inglese, se non un certo rimbombo da marmitta scoppiata. Peggio, le frequentazioni notturne dell'ex presidente della Regione Lazio e le telefonate a quanto pare moleste dell'ex direttore dell'Avvenire mi sembrano – letteralmente – cavoli loro. Il giochi di chi va a letto con chi, di chi tradisce chi, di chi seduce chi non mi interessano proprio. Se devo dirla tutta, credo di essere uno dei pochi italiani a non sapere chi siano i ragazzotti annoiati e in cerca di pubblicità che stanno chiusi in una "casa" dalle parti di Cinecittà tutti intenti a far produrre pettegolezzi su di loro. Potreste torturarmi, ma non mi tirereste fuori un nome: mai sentiti nominare, ho sviluppato una cecità selettiva alle pagine dei giornali che ne parlano. Ecco, lo confesso, per me il "Grande fratello" è ancora la figura politica del dominio totale, una satira esagerata di Stalin come lo pensò Orwell. Ma sebbene affetto da queste deplorevoli insensibilità, sono curioso. Molto curioso. E frustrato. Perché anch'io ho le mie domande, più o meno le dieci che vanno di moda oggi (non contatele, tutti oggi imitano il Sinai, ma col punto di domanda...io vado a occhio) Ma su un altro argomento. Per iniziare, un paio di giorni fa ho letto una breve notizia sui giornali (e anche su IC): erano stati arrestati quattordici algerini dalle parti di Milano, per aver fatto da base logistica e di finanziamento al terrorismo. Quattordici, mica uno. Poi nulla. Se ne può sapere un po' di più? Da dove hanno preso il milione di euro che hanno contrabbandato ai terroristi?... si parla di rapine, che rapine? Chi li proteggeva? A che ramo terrorista appartenevano? Cosa progettavano? E' vero, come ha scritto qualcuno, che erano legati a un gruppo salafita spagnolo? Lo stesso delle bombe di Madrid? Lo stesso il cui capo, processato in Italia, fu assolto qualche anno fa da qualche giudice molto indulgente? Sempre l'altro ieri, in un angolino a pagina 24 dei giornali è emerso che quel Mahammad Game cui per fortuna è scoppiato in mano il detonatore della bomba che voleva far saltare davanti alla caserma Perrucchetti di Milano, aveva una serie di dossier: su "Silvio Berlusconi, innanzitutto, poi Roberto Maroni, Ignazio La Russa e naturalmente Daniela Santanchè" (Carlo Panellla) Ma anche Fini e Claderoli (La Stampa). Capisco che si tratta di esponenti della maggioranza, che ai giornali importanti interessano solo se vanno a letto con persone che non dovrebbero interessare loro. Ma mi piacerebbe saperne di più: che piani aveva? Come mi piacerebbe sapere di più del fatto che "a quanto pare" Berlusconi negli ultimi giorni non vada più a dormire a casa sua ma si fermi a palazzo Chigi "per motivi di sicurezza". Perché? Infine, sarei curioso di sapere qualcosa di tale Abu Imad, imam della moschea di Viale Jenner, la più importante di Milano, quella dove andava a pregare Game e dove lo stesso terrorista fu fotografato durante l'aggressione a Daniela Santanché (quella per cui i soliti giudici di Milano hanno incriminato Santanché e non gli islamici). Costui, secondo la Padania, "condannato in secondo grado a 3 anni e 8 mesi di reclusione con l'accusa di essere promotore e organizzatore di un'associazione per delinquere aggravata dalla finalità di terrorismo - è stato oggetto, proprio in queste ore, cli una strana sequenza di annunci e smentite. Dapprima, infatti, il portavoce del Centro aveva annunciato l'avvicendamento della attuale guida spirituale con «un giovane egiziano» laureato in teologia islamica al Cairo. Poi però è arrivata la precisazione. «L'avvicendamento - ha spiegato il presidente Abdel àmld Shaari - è legato alla decisione della Cassazione. Ora l'imam è Abu Imad»." Dunque in sostanza a predicare ai musulmani milanesi c'è un tale condannato per terrorismo, anche se con sentenza non definitiva. Faccio ancora una domanda, così arrivo a dieci anch'io. Non si potrebbe chiedere alla Cia e ai servizi segreti di rimandarlo a casa un po' come hanno fatto per il suo predecessore Abu Omar? Ecco, non vorrei essere accusato di apologia di reato, ma io mi sentirei molto più sicuro se questi signori fossero accompagnati nella loro casa dell'Islam, dove regna la pace e l'armonia e tutti sono buoni, per esempio in Siria o in Iran. E se qualcuno obietta che sto violando i loro diritti umani, io rispondo che i Game, gli Abu Omar, gli Abu Imad, con la loro jihad hanno violato i nostri, prima e di più. A parte l'ultima domanda, che è soprattutto una speranza (ma con Obama non sono più i tempi, e con Goldstone il terrorismo è diventato un diritto stabilito), vorrei molto che un giornalista serio si occupasse di queste cose. Capisco che le amanti dei politici sono molto più interessanti, come le avventure di viaggio di Lerner. Ma magari, come ci si occupa degli sport minori, della pallanuoto e dell'hockey a rotelle, qualche giornale non potrebbe informarci sul terrorismo nel nostro paese?
lunedì 16 novembre 2009
Domande...
"Dieci domande senza sesso" di Ugo Volli
Amici cari, mi dovete scusare, io sono curioso. Ma ho una curiosità deviata, strana. Ecco lo confesso, non mi interessa affatto chi siano le signorine che eventualmente Berlusconi possa ospitare nelle sue ville in Sardegna, e neppure di quel che ne faccia a casa sua a Roma. Da ragazzo ho avuto una macchina piuttosto scassata che portava il marchio escort, e non riesco ad attribuire nessun significato peccaminoso a questo nome inglese, se non un certo rimbombo da marmitta scoppiata. Peggio, le frequentazioni notturne dell'ex presidente della Regione Lazio e le telefonate a quanto pare moleste dell'ex direttore dell'Avvenire mi sembrano – letteralmente – cavoli loro. Il giochi di chi va a letto con chi, di chi tradisce chi, di chi seduce chi non mi interessano proprio. Se devo dirla tutta, credo di essere uno dei pochi italiani a non sapere chi siano i ragazzotti annoiati e in cerca di pubblicità che stanno chiusi in una "casa" dalle parti di Cinecittà tutti intenti a far produrre pettegolezzi su di loro. Potreste torturarmi, ma non mi tirereste fuori un nome: mai sentiti nominare, ho sviluppato una cecità selettiva alle pagine dei giornali che ne parlano. Ecco, lo confesso, per me il "Grande fratello" è ancora la figura politica del dominio totale, una satira esagerata di Stalin come lo pensò Orwell. Ma sebbene affetto da queste deplorevoli insensibilità, sono curioso. Molto curioso. E frustrato. Perché anch'io ho le mie domande, più o meno le dieci che vanno di moda oggi (non contatele, tutti oggi imitano il Sinai, ma col punto di domanda...io vado a occhio) Ma su un altro argomento. Per iniziare, un paio di giorni fa ho letto una breve notizia sui giornali (e anche su IC): erano stati arrestati quattordici algerini dalle parti di Milano, per aver fatto da base logistica e di finanziamento al terrorismo. Quattordici, mica uno. Poi nulla. Se ne può sapere un po' di più? Da dove hanno preso il milione di euro che hanno contrabbandato ai terroristi?... si parla di rapine, che rapine? Chi li proteggeva? A che ramo terrorista appartenevano? Cosa progettavano? E' vero, come ha scritto qualcuno, che erano legati a un gruppo salafita spagnolo? Lo stesso delle bombe di Madrid? Lo stesso il cui capo, processato in Italia, fu assolto qualche anno fa da qualche giudice molto indulgente? Sempre l'altro ieri, in un angolino a pagina 24 dei giornali è emerso che quel Mahammad Game cui per fortuna è scoppiato in mano il detonatore della bomba che voleva far saltare davanti alla caserma Perrucchetti di Milano, aveva una serie di dossier: su "Silvio Berlusconi, innanzitutto, poi Roberto Maroni, Ignazio La Russa e naturalmente Daniela Santanchè" (Carlo Panellla) Ma anche Fini e Claderoli (La Stampa). Capisco che si tratta di esponenti della maggioranza, che ai giornali importanti interessano solo se vanno a letto con persone che non dovrebbero interessare loro. Ma mi piacerebbe saperne di più: che piani aveva? Come mi piacerebbe sapere di più del fatto che "a quanto pare" Berlusconi negli ultimi giorni non vada più a dormire a casa sua ma si fermi a palazzo Chigi "per motivi di sicurezza". Perché? Infine, sarei curioso di sapere qualcosa di tale Abu Imad, imam della moschea di Viale Jenner, la più importante di Milano, quella dove andava a pregare Game e dove lo stesso terrorista fu fotografato durante l'aggressione a Daniela Santanché (quella per cui i soliti giudici di Milano hanno incriminato Santanché e non gli islamici). Costui, secondo la Padania, "condannato in secondo grado a 3 anni e 8 mesi di reclusione con l'accusa di essere promotore e organizzatore di un'associazione per delinquere aggravata dalla finalità di terrorismo - è stato oggetto, proprio in queste ore, cli una strana sequenza di annunci e smentite. Dapprima, infatti, il portavoce del Centro aveva annunciato l'avvicendamento della attuale guida spirituale con «un giovane egiziano» laureato in teologia islamica al Cairo. Poi però è arrivata la precisazione. «L'avvicendamento - ha spiegato il presidente Abdel àmld Shaari - è legato alla decisione della Cassazione. Ora l'imam è Abu Imad»." Dunque in sostanza a predicare ai musulmani milanesi c'è un tale condannato per terrorismo, anche se con sentenza non definitiva. Faccio ancora una domanda, così arrivo a dieci anch'io. Non si potrebbe chiedere alla Cia e ai servizi segreti di rimandarlo a casa un po' come hanno fatto per il suo predecessore Abu Omar? Ecco, non vorrei essere accusato di apologia di reato, ma io mi sentirei molto più sicuro se questi signori fossero accompagnati nella loro casa dell'Islam, dove regna la pace e l'armonia e tutti sono buoni, per esempio in Siria o in Iran. E se qualcuno obietta che sto violando i loro diritti umani, io rispondo che i Game, gli Abu Omar, gli Abu Imad, con la loro jihad hanno violato i nostri, prima e di più. A parte l'ultima domanda, che è soprattutto una speranza (ma con Obama non sono più i tempi, e con Goldstone il terrorismo è diventato un diritto stabilito), vorrei molto che un giornalista serio si occupasse di queste cose. Capisco che le amanti dei politici sono molto più interessanti, come le avventure di viaggio di Lerner. Ma magari, come ci si occupa degli sport minori, della pallanuoto e dell'hockey a rotelle, qualche giornale non potrebbe informarci sul terrorismo nel nostro paese?
Amici cari, mi dovete scusare, io sono curioso. Ma ho una curiosità deviata, strana. Ecco lo confesso, non mi interessa affatto chi siano le signorine che eventualmente Berlusconi possa ospitare nelle sue ville in Sardegna, e neppure di quel che ne faccia a casa sua a Roma. Da ragazzo ho avuto una macchina piuttosto scassata che portava il marchio escort, e non riesco ad attribuire nessun significato peccaminoso a questo nome inglese, se non un certo rimbombo da marmitta scoppiata. Peggio, le frequentazioni notturne dell'ex presidente della Regione Lazio e le telefonate a quanto pare moleste dell'ex direttore dell'Avvenire mi sembrano – letteralmente – cavoli loro. Il giochi di chi va a letto con chi, di chi tradisce chi, di chi seduce chi non mi interessano proprio. Se devo dirla tutta, credo di essere uno dei pochi italiani a non sapere chi siano i ragazzotti annoiati e in cerca di pubblicità che stanno chiusi in una "casa" dalle parti di Cinecittà tutti intenti a far produrre pettegolezzi su di loro. Potreste torturarmi, ma non mi tirereste fuori un nome: mai sentiti nominare, ho sviluppato una cecità selettiva alle pagine dei giornali che ne parlano. Ecco, lo confesso, per me il "Grande fratello" è ancora la figura politica del dominio totale, una satira esagerata di Stalin come lo pensò Orwell. Ma sebbene affetto da queste deplorevoli insensibilità, sono curioso. Molto curioso. E frustrato. Perché anch'io ho le mie domande, più o meno le dieci che vanno di moda oggi (non contatele, tutti oggi imitano il Sinai, ma col punto di domanda...io vado a occhio) Ma su un altro argomento. Per iniziare, un paio di giorni fa ho letto una breve notizia sui giornali (e anche su IC): erano stati arrestati quattordici algerini dalle parti di Milano, per aver fatto da base logistica e di finanziamento al terrorismo. Quattordici, mica uno. Poi nulla. Se ne può sapere un po' di più? Da dove hanno preso il milione di euro che hanno contrabbandato ai terroristi?... si parla di rapine, che rapine? Chi li proteggeva? A che ramo terrorista appartenevano? Cosa progettavano? E' vero, come ha scritto qualcuno, che erano legati a un gruppo salafita spagnolo? Lo stesso delle bombe di Madrid? Lo stesso il cui capo, processato in Italia, fu assolto qualche anno fa da qualche giudice molto indulgente? Sempre l'altro ieri, in un angolino a pagina 24 dei giornali è emerso che quel Mahammad Game cui per fortuna è scoppiato in mano il detonatore della bomba che voleva far saltare davanti alla caserma Perrucchetti di Milano, aveva una serie di dossier: su "Silvio Berlusconi, innanzitutto, poi Roberto Maroni, Ignazio La Russa e naturalmente Daniela Santanchè" (Carlo Panellla) Ma anche Fini e Claderoli (La Stampa). Capisco che si tratta di esponenti della maggioranza, che ai giornali importanti interessano solo se vanno a letto con persone che non dovrebbero interessare loro. Ma mi piacerebbe saperne di più: che piani aveva? Come mi piacerebbe sapere di più del fatto che "a quanto pare" Berlusconi negli ultimi giorni non vada più a dormire a casa sua ma si fermi a palazzo Chigi "per motivi di sicurezza". Perché? Infine, sarei curioso di sapere qualcosa di tale Abu Imad, imam della moschea di Viale Jenner, la più importante di Milano, quella dove andava a pregare Game e dove lo stesso terrorista fu fotografato durante l'aggressione a Daniela Santanché (quella per cui i soliti giudici di Milano hanno incriminato Santanché e non gli islamici). Costui, secondo la Padania, "condannato in secondo grado a 3 anni e 8 mesi di reclusione con l'accusa di essere promotore e organizzatore di un'associazione per delinquere aggravata dalla finalità di terrorismo - è stato oggetto, proprio in queste ore, cli una strana sequenza di annunci e smentite. Dapprima, infatti, il portavoce del Centro aveva annunciato l'avvicendamento della attuale guida spirituale con «un giovane egiziano» laureato in teologia islamica al Cairo. Poi però è arrivata la precisazione. «L'avvicendamento - ha spiegato il presidente Abdel àmld Shaari - è legato alla decisione della Cassazione. Ora l'imam è Abu Imad»." Dunque in sostanza a predicare ai musulmani milanesi c'è un tale condannato per terrorismo, anche se con sentenza non definitiva. Faccio ancora una domanda, così arrivo a dieci anch'io. Non si potrebbe chiedere alla Cia e ai servizi segreti di rimandarlo a casa un po' come hanno fatto per il suo predecessore Abu Omar? Ecco, non vorrei essere accusato di apologia di reato, ma io mi sentirei molto più sicuro se questi signori fossero accompagnati nella loro casa dell'Islam, dove regna la pace e l'armonia e tutti sono buoni, per esempio in Siria o in Iran. E se qualcuno obietta che sto violando i loro diritti umani, io rispondo che i Game, gli Abu Omar, gli Abu Imad, con la loro jihad hanno violato i nostri, prima e di più. A parte l'ultima domanda, che è soprattutto una speranza (ma con Obama non sono più i tempi, e con Goldstone il terrorismo è diventato un diritto stabilito), vorrei molto che un giornalista serio si occupasse di queste cose. Capisco che le amanti dei politici sono molto più interessanti, come le avventure di viaggio di Lerner. Ma magari, come ci si occupa degli sport minori, della pallanuoto e dell'hockey a rotelle, qualche giornale non potrebbe informarci sul terrorismo nel nostro paese?
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