domenica 15 novembre 2009

Teatrini pietosi

Protestano i rifugiati politici iraniani in Italia: «il governo la mandi via». La moglie di Ahmadinejad alle first ladies. «Il capitalismo è la causa della povertà». Primo discorso pubblico di Azam al-Sadat Farahi al vertice Fao, completamente coperta da un chador nero

ROMA - Azam al-Sadat Farahi, completamente coperta da un chador nero e con occhiali scuri, si è scagliata contro «l'attitudine mercantilistica dello sfruttamento delle risorse e la politica dell'occupazione», principali cause della povertà nel mondo. La moglie del presidente iraniano Mahmud Ahmadinejad ha tenuto il suo primo discorso pubblico davanti a un gruppo di first ladies mondiali, riunite a Roma alla vigilia del vertice Fao. Il marito invece non si farà vedere.

L'ESPERIMENTO IRANIANO - «L'attitudine mercantilistica dello sfruttamento delle risorse e la politica dell'occupazione e del riarmo sono responsabili del l'imposizione della povertà in una larga sezione della popolazione mondiale e in particolare nelle donne» ha detto Azam al-Sadat Farahi, ricordando che oltre un miliardo di persone soffrono la fame nel mondo e proponendo come possibile soluzione l'esperimento iraniano. Realizzato seguendo «gli insegnamenti religiosi», vuole garantire la sicurezza alimentare alle famiglie. Dopo aver donato alle colleghe un libro intitolato «La sicurezza e l'etica nella famiglia iraniana», Azam al-Sadat ha spiegato che nel suo Paese è in atto un progetto che prevede un forte supporto nella diffusione dell'allattamento tra le mamme, ma anche la cooperazione e l'aiuto sociale tra le piccole famiglie. Quindi ha sottolineato l'importanza dei diritti delle donne, cui i mariti devono garantire cibo, vestiti e la casa. Un'attenzione particolare, nel programma iraniano per la sicurezza alimentare, è prevista anche per la protezione e diffusione dell'acqua e dell'agricoltura. In conclusione del suo discorso lady Ahmadinejad ha lanciato un appello per i palestinesi di Gaza, chiedendo che «finisca immediatamente la grave oppressione che impedisce alla popolazione di ricevere medicine e cibo».

VIGILIA DEL VERTICE - Il summit delle first ladies dei Paesi non allineati ha fatto da apripista al vertice Fao, al via lunedì. Guidato da Suzanne Sabet, moglie del presidente egiziano Hosni Mubarak, aveva all'ordine del giorno il tema dell'accesso delle donne alle risorse produttive. Presente anche Isabella Rauti, moglie del sindaco di Roma Gianni Alemanno e capo del Dipartimento per le pari opportunità della Presidenza del Consiglio. La partecipazione della moglie di Ahmadinejad non ha mancato di suscitare polemiche: la sua presenza è stata aspramente criticata dall'associazione dei rifugiati politici iraniani residenti in Italia. «Il regime liberticido e terrorista dei mullah ha mandato a Roma in segno di oltraggio e disappunto alla comunità internazionale la moglie del presidente di un regime che ha represso in sangue e continua a reprimere le pacifiche manifestazioni del popolo iraniano per la libertà e la democrazia» dice il presidente dell'associazione Karimi Davood. I rifugiati chiedono dunque al governo italiano di «espellere la moglie di Ahmadinejad prima possibile, evitando il diffondersi delle propagande terroristiche».

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