mercoledì 18 novembre 2009

Ucoii e regionali

L'Ucoi allo scoperto: partiti islamici in corsa alle prossime regionali di Giacomo Susca

Via la maschera, spezzati gli indugi. Ecco l'annuncio: «Per le prossime elezioni formazioni politiche di ispirazione islamica saranno a livello nazionale una realtà anche in Italia. Nome e simbolo sono allo studio». Dal programma «KlausCondicio», in onda sul Web e condotto da Klaus Davi, arriva l'impegno ufficiale dell'Ucoi, per bocca del rappresentante Ezzeddine Elzir, che conferma: «Gli italiani di fede islamica sono 50mila, ed è giusto che chi lo desidera possa votare un partito che difenda le esigenze della comunità musulmana, come del resto è avvenuto in Spagna con la nascita del Prune (Partito del Rinascimento e Unione Spagna, ndr)». Il portavoce Ucoi, tuttavia, precisa che l'associazione non parteciperà né indirettamente né direttamente alla costituzione di partiti o liste islamiche, intanto sottolinea che la comunità di stanza in Italia è prevalentemente di orientamento moderato e di centro. Sostiene Elzir: «Gli estremisti sono frange assolutamente marginali e delimitate, per questo che anche politicamente ci riconosciamo nel centro. Non siamo quindi né di destra né di sinistra». L'ennesima adesione al grande centro, insomma? Restano da definire i termini della convivenza con i cattolici d'area quando si tratterà di stipulare alleanze alle urne. L'Ucoi esce allo scoperto e avverte che «alcune formazioni confluiranno in liste partitiche di ispirazione islamiche e si presenteranno già dalle prossime elezioni amministrative, ad esempio in Lombardia e Piemonte». Quanto ai programmi di governo, Elzir spiega che gli obiettivi principali sono la richiesta di «luoghi di culto, scuole e luoghi di aggregazione dove si possa praticare la nostra religione». Il cavallo di battaglia è: «Se un luogo di culto viene creato dalle comunità in collaborazione con lo Stato - è la posizione dell'islam moderato - questo sarà una garanzia per la comunità stessa e per il Paese che la ospita. Se ci sono luoghi in cui possono esplodere estremismi è proprio dove lo Stato è assente». Elzir cerca di tranquillizzare l'opinione pubblica: «Partiti d'ispirazione islamica esistono in molte democrazie liberali. Gli italiani non devono averne paura, non sono assolutamente un pericolo per le istituzioni parlamentari». I precedenti citati, per ciò che concerne l'Europa, fanno riferimento alle esperienze francesi, tedesche e olandesi.

2 commenti:

dethita ha detto...

Eh... qui ci sono un bel po' di cose che mi fanno pensare... innanzitutto: se sono davvero così ben integrati e assolutamente-non-integralisti, perchè mai sentono il bisogno di un partito etnico o religioso? Perchè ci accusano di ghettizzarli e discriminarli e poi loro si fanno il lavoretto da soli?
E poi non mi sorprende che dicano di riconoscersi nel centro... in questo modo nessuno potrebbe accusarli di estremismo - nemmeno politico - e oltretutto farebbero combriccola con gli sfigati superstiti della DC: sai che spettacolo!
E ancora... un musulmano ben integrato e che si fa gli affari suoi e vive in pace se ne frega altamente di un partito che nasce al solo scopo di far costruire minareti: perchè questo è il punto. Lo si capisce dall'articolo: l'unico argomento di cui parlano e di cui si vogliono occupare è "luoghi di culto barra aggregazione barra scuole". Tradotto: indottrinare, indotrinare, indottrinare.
Sono proprio curiosa di vedere quanti voti otterranno: così sapremo quanta gente su territorio italiano non aspetta altro che la dittatura islamica.

Eleonora ha detto...

Anche io sono curiosa, tuttavia continuerei a vivere tranquillamente anche se non venissi a sapere quanti di loro vorrebbero la sharia.

Appunto, l'unico loro interesse è quello di creare dei luoghi di "culto" solo per loro... potremmo farne benissimo a meno dell'ennesimo ed inutile partito. Nessuna soluzione per l'italia? Chessò, visto che si tratta di un partito per immigrati, una soluzione al problema integrazione? I luoghi di "culto" dove istigano all'odio ce ne sono troppi.