venerdì 10 febbraio 2012

Le foibe, Tito e i comunisti


Presidente Napolitano, mi dispiace, ma non ci stiamo. Ricordando ieri le foibe lei se l’è presa con «le derive nazionalistiche europee», attribuendo a esse l’eccidio di migliaia di istriani, dalmati e dei partigiani bianchi. Ma le cose, lei lo sa bene, non stanno così. L’orrore delle foibe fu perpetrato dai partigiani comunisti di Tito con l’appoggio del comunismo mondiale e dei comunisti italiani. Lei non ha mai citato il comunismo a proposito delle foibe. È come se nella giornata della Memoria, celebrata pochi giorni fa, non citassero mai il nazismo ma se la prendessero con il comunismo. Certo, il nazionalismo fu una delle cause che inasprì i rapporti sui confini orientali; così come è noto che l’Unione Sovietica dette una mano a Hitler nella caccia e nello sterminio degli ebrei. Ma in entrambi i casi non si può tacere il principale colpevole e va citato per nome: il nazismo per la shoah e il comunismo per le foibe o per i gulag. Lo sterminio degli italiani e la loro espropriazione obbedì a una triplice guerra: la guerra del comunismo contro l’Italia fascista, poi la guerra dei proletari comunisti contro i benestanti borghesi, quindi la guerra etnica contro gli italiani. Non salti i due precedenti passaggi e abbia l’onesto coraggio di chiamare i sicari per nome: furono comunisti. Il nazionalismo in questo caso c’entra assai meno, tant’è vero che i collaborazionisti di Tito furono anche i comunisti italiani. Con tutto il rispetto che merita, e persino la simpatia, non ricada nel dimenticazionismo.

6 commenti:

Nico ha detto...

La fine così Veneziani se la poteva risparmiare. Questo comunista che ci hanno imposto come presidente della Repubblica non merita rispetto, nemmeno simpatia, e che dal dimenticazionismo non sia mai uscito è chiaro a tutti.
Ti linko da me

Eleonora ha detto...

Veneziani è troppo buono a volte. Si, la chiosa poteva risparmiarsela in effetti.

Josh ha detto...

non se ne può più di quel pagliaccio di Napolitano

Josh ha detto...

p.s. la frase finale di Veneziani gli serve a conservarsi il posto di lavoro

Eleonora ha detto...

Ecco Josh, visto che tocchi il tasto lavoro... io, come già detto da Nessie (anche se l'argomento era un altro), quello che proprio non mi va giù, è l'appecoronamento collettivo dei media su quei due esseri spregevoli quali napolitano, appunto e monti.

Josh ha detto...

cara Elly, l'appecoronamento collettivo dei media è anche più vasto:

qui ho scritto un papiro a riguardo:

http://svulazen.blogspot.com/2012/02/premi-e-cotillons.html

la settimana scorsa qui a Bologna hanno dato la laurea Honoris causa a Napolitano.
Nel frattempo hanno premiato in giro anche Draghi e ovvio Monti.

Non sono solo i media, tutte le istituzioni: sono arrivati a premriarsi tra loro, inventano il consenso.

Oltre alla laurea a Napolitano,
fa specie il premio a Monti dell'associazione francese "Trombinoscope": a proposito di insulti contro di noi, Monti è stato premiato perchè "non proprio italiano"/ "italiano contro natura".

Capito? siamo noi che "dobbiamo" cambiare...e aderire allo standard unico globale:

infatti:

http://www.liberoquotidiano.it/news/923499/Monti-premio-a-Parigi-Perch%C3%A9-E--un-italiano-contro-natura.html