domenica 12 febbraio 2012
Ancora sul servilismo e l'appecoronamento
Ma per chi ci hanno presi? di Marco Cavallotti
Il Corriere mette in prima pagina un proclama della Presidenza della Repubblica – penso e spero che il Presidente Napolitano non abbia fatto in tempo a leggerlo prima della trasmissione all'organo di Via Solferino, preso come è con le sue quotidiane esternazioni – e, come dicono nelle Venezia, è peggio "el tacon del buso". Mentre prima tutti ci si chiedeva perché mai il Quirinale debba costare agli Italiani molte volte più della presidenza della Repubblica tedesca, della stessa Reggia britannica, e della grandeuristica Sede di Nicolas e Carlà, ora si vede anche quali siano gli sforzi per tagliare i costi: il bilancio del 2012 sarà uguale a quello del 2011, udite udite: senza aumenti! Se un calo, piccolo (3,2 milioni su 228) della spesa c'è stato, questo era già avvenuto… l'anno scorso. Così, mentre si auspica tranquillamente che in Grecia alcune decine di migliaia di pubblici dipendenti vengano licenziati, mentre si sono tagliate e ritagliate negli ultimi mesi le spese per servizi ai cittadini italiani, mentre si sta discutendo se tener conto delle difficoltà di coloro che si trovano, per le strane combinazioni della vita e per le norme tagliate con l'accetta dal governo Monti, senza più lavoro e senza ancora pensione, qui la previsione di spesa rimane di 228 milioni di Euro, senza contare ovviamente gli 800 addetti alla sicurezza; e con 103 unità – numero invariato – di personale a contratto e comandato con rapporto "di natura fiduciaria": tutti signori che, bontà loro, se ne andranno con la fine del settennato. Un altro risparmio, finalmente. Ma fa un pochino specie che un diritto ragionevole se ragionevolmente contenuto – quello di avere personale di propria fiducia oltre a quello in organico che non fa parte del tuo partito e del tuo corteggio – venga in questo modo rivendicato per l'attuale presidenza, e implicitamente dato per azzerato per il prossimo. Non si parla degli stipendi, ma solo della soppressione di alcuni ridicoli automatismi, valsi fino ad oggi; si parla del mancato turn-over di circa 400 dipendenti andati in pensione, ma non si accenna a un ripensamento realistico, e adeguato ai tempi, su organici e strutture. Il Quirinale, nelle intenzioni, sembra destinato a rimanere concepito come la più grande reggia del mondo occidentale, alla faccia nostra. Insomma, pare proprio che siamo destinati ad essere presi per salami, e trattati come tali, grazie anche al servilismo ed alla mancanza di serietà di certi nostri media: che avevano cominciato a parlare di un aumento del Pil del 10% grazie alle "liberalizzazioni" di taxi e farmacie, hanno proseguito in un coro frenetico di elogi e di concertati silenzi sulle vicende di questo governo, ed ora tornano al loro grande amore, al perno dell'operazione "salvaitalia", indossando i paraocchi.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
0 commenti:
Posta un commento