giovedì 26 agosto 2010

Sull'immigrazione selvaggia


Il settimanale Spiegel pubblica oggi un ampio estratto del libro di Thilo Sarrazin, dal titolo “La Germania si distrugge da sola – Come mettiamo a rischio il nostro Paese”, pubblicato dalla casa editrice “Deutsche Verlags-Anstalt” (Dva), appartenente al colosso mediatico Bertelsmann. La procatoria tesi portata avanti dal politico tedesco è chiara ed estremamente provocatoria: il diverso tasso di natalità, il gap educativo e culturale e la mancanza di integrazione – se non si fa subito qualcosa per cambiare immediatamente la situazione, rischia di mettere a rischio l’esistenza stessa dei tedeschi; “Non desidero che il Paese dei miei nipoti e pronipoti diventi in gran parte musulmano, nel quale si parli prevalentemente turco e arabo, dove le donne portano il velo ed il ritmo della giornata e’ scandito dai muezzin. Se voglio questo, posso prenotare una vacanza in Oriente”, scrive Sarrazin. “Ogni societa’ ha il diritto di decidere chi vuole accogliere ed ogni Paese ha il diritto di salvaguardare la propria cultura e le sue tradizioni. Queste riflessioni sono legittime anche in Germania ed in Europa“. “Non vorrei che noi diventassimo stranieri in patria”, racconta Sarrazin secondo il quale “il confine geografico e culturale dell’Europa va chiaramente tirato sul Bosforo e non al confine della Turchia con l’Iraq e l’Iran”.

CI ESTINGUEREMO – Il manager della Bundesbank continua descrivendo la sua personale visione del futuro della Germania se non si mette un freno all’immigrazione: ”Più stupida, più povera e con una progenie scarsa”. Il contenuto dell’intervista che ha concesso a Bild non è diverso da altre dichiarazioni del politico dell’ SPD. Sarrazin descrive ciò in cui crede è sbagliato per la Repubblica federale. Parla di calo demografico: “Un tasso di riproduzione netto (figli per donna,) di 0.7 o meno, come lo abbiamo da 40 anni non significa altro che che la generazione dei nipoti è esattamente la metà di quella dei rispettivi nonni. Il tasso di natalità in Germania è sceso da circa 1,3 milioni l’anno nella prima metà degli anni Sessanta a 650 000 nel 2009. Continuando di questo passo - e perché dovrebbe cambiare qualcosa in questa tendenza, che dura da oltre quattro decenni – in 90 anni il numero delle nascite in Germania, arriveranno a circa 200 250 000, la metà dei quali saranno discendenti della popolazione vive 1965 in Germania” In parole povere: Sarrazin teme che i tedeschi si estinguano; il suo timore è che in futuro proliferino soprattutto gli immigrati figli degli immigrati e che questo potrebbe significare che i tedeschi potrebbero presto essere una minoranza nel loro stesso paese.

ORA HANNO TUTTI PAURA - “Nessuno ha mai voluto affrontare il problema dello sviluppo demografico in Germania nel corso degli ultimi 45 anni. E chi ha voluto farlo ha dovuto constatare di essere solo e si è ritrovato con l’etichetta di xenofobo: parlare delle conseguenze della bassa fecondità per decenni ha significato essere sospettato di ideologia nazionalista. Ora è tutto cambiato, da quando la generazione attuale che comincia a preoccuparsi della propria pensione futura. I costi sociali di un’immigrazione incontrollata sono sempre stati un tabù“. Il risultato spiazzante e crudo del politico dell SPD è questo: ”Per quarantanni non è stato possibile dire che: è vero che il 90% degli alunni sono in grado di arrivare all’università, ma solo il 10% di questi ha i requisiti per partecipare a un corso di una matematica; è stato un tabù dire che perdiamo un popolo intelligente , se una donna intelligente avrà meno figli o addirittura nessun figlio; che l’individuo è responsabile del suo comportamento e non la società. Che chi non impara, rimane ignorante. Le persone che mangiano troppo sono grasse. La verità è considerata politicamente scorretta, crudele e veramente immorale – o perlomeno non è saggio dirla se si vuole essere eletti alle cariche politiche“. La colpa della situazione attuale è quindi dovuta a un atteGgiamento da struzzi che non vogliono guardare la realtà e dare le responsabilità a chi le ha.

LI AVETE FATTI ENTRARE E RIPRODURSI – La conseguenza di questo atteggiamento è una deresponsabilizzazione generale: “Non si può insegnare nulla a uno studente, perché l’educazione la impartisce la famiglia. I bambiniche soffrono di sovrappeso a causa della mancanza di esercizio fisico, devono la loro condizione non alla negligenza dei genitori, ma alla situazione sociale della famiglia” fino ad arrivare al nocciolo della questione: “Parlare con gli immigrati turchi di terza generazione non vuol dire parlare davvero il tedesco, c’è una ostilità verso l’integrazione ben precisa. Ma perché, ci si chiede, si osserva queste difficoltà mentre in quasi tutti gli altri gruppi di immigrati non c’è questo problema? Tutto ciò è stato trascurato per troppo tempo, l’invecchiamento e la diminuzione della popolazione tedesca è accompagnata da cambiamenti qualitativi nella sua composizione. Per la perdita pura e semplice della popolazione sono a rischio, in particolare, la continua crescita dei meno forti e dei meno intelligenti, che renderanno meno forte il futuro della Germania”.

STANNO PER ARRIVARE LE VACCHE MAGRE – La Germania - continua Sarrazin – è da un punto di vista economico, in fase tardiva di un’età dell’oro che ha avuto inizio intorno al 1950 e lentamente volgendo al termine. Il problema demografico erode le basi della futura prosperità, quantitativamente e qualitativamente: “quantitativamente, perché per 45 anni, ogni nuova generazione è di circa un terzo più piccolo della precedente, mentre l’aspettativa di vita aumenta; qualitativamente, perché l’educazione peggiora le capacità del neonato. E’ inevitabile che la Germania sarà più piccolo e più stupida.Non vogliamo pensarci, figuriamoci parlarne. Ma ci preoccupiamo del clima del mondo tra 100 o 500 anni. Perché dovremmo essere interessato al clima tra 500 anni, quando il programma tedesco per l’immigrazione sta lavorando per l’estinzione dei tedeschi?” Nella Svizzera tedesca la Bundesbank non ha voluto commentare il libro di Sarrazin. “E la sua opinione personale, non commento“, ha detto Susanne Kreutzer, portavoce della Bundesbank.

PS: la cancelliera Merkel ha già prontamente definito Sarrazin “diffamatore”, mentre la SPD ha avviato le procedure per la sua espulsione in quanto “neonazista”.

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