giovedì 26 agosto 2010
Il nuovo pd
... e nel frattempo con queste geniali idee antiberlusconiste e ammucchiate varie, il centrosinistra continuerà a perdere elezioni su elezioni. Se non altro, la situazione italiana non peggiorerà più di adesso. E il Pdl, anche coi cocci e gli strascichi, continuerà a governare senza grossi problemi d'opposizione. Bersani, grazie di esistere...
Roma - Bersani ci riprova e lancia la solita idea: una santa alleanza contro Berlusconi, un nuovo Ulivo per mandare a casa il governo. Se si andasse a elezioni anticipate "con questa sciagurata legge elettorale" il Partito democratico proporrebbe un’alleanza democratica per sconfiggere il populismo: lo spiega Pier Luigi Bersani, leader del Pd, nella sua lunga lettera al quotidiano la Repubblica. In quel caso, dice, "la nostra proposta avrebbe la stessa ispirazione che oggi ci fa proporre un governo di transizione".
Alleanza democratica. E quindi, dice ancora il segretario democratico, "noi proporremmo un’alleanza democratica per una legislatura costituente. Un’alleanza capace di sconfiggere il populismo, capace di riaffermare i principi costituzionali, di rafforzare le istituzioni rendendo più efficiente una salda democrazia parlamentare (a cominciare da una nuova legge elettorale) e di promuovere un federalismo concepito per unire e non per dividere". Una simile proposta potrebbe essere "un patto politico" vero e proprio oppure guardare a "forme più articolate di convergenza", cioè "potrebbe coinvolgere - chiarisce Bersani - anche forze contrarie al berlusconismo che in un contesto politico normale (come già avviene in Europa) avrebbero un’altra collocazione". Ma i primo passo, per rendere la sinistra capace di adottare una simile strategia, è "la proposta di un percorso comune delle forze di centrosinistra", che però "dovrebbe lasciarci definitivamente alle spalle l’esperienza dell’Unione e prendere semmai la forma e la coerenza di un nuovo Ulivo".
Pdl: "La solita ammucchiata". "Siamo alle solite. Al di là delle fumisterie, delle formule politiciste, del gioco tutto italiano di cambiare il nome alle cose, Pier Luigi Bersani ripropone la solita vecchia logica, il solito schema stantio, e cioè un’ammucchiata in salsa antiberlusconiana, che unisca tutto e il contrario di tutto". Lo dichiara Daniele Capezzone, portavoce Pdl. "Ma gli italiani - dice - hanno ripetutamente bocciato questa proposta, ed è avvilente che, dopo mesi di silenzio, il leader del Pd che aveva vinto il congresso su una linea riformista non sappia trovare altro che riscaldare la solita minestra".
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