lunedì 30 agosto 2010

Cervelli in fuga


ROMA — «Il mio ragazzo mi ha detto: finalmente ti sei coperta, prima per strada ti guardavano tutti...». Ha gli occhi verdissimi e ride, Rea Beko, 27 anni. Esce con il chador nero dall’accademia libica di via Caldonazzo. Sembra felice: «Mi sento purificata, ora faccio il digiuno, rispetto il Ramadan». Telecamere e microfoni la inseguono, ma lei sale muta sul pullman di «Hostessweb». Più tardi, però, ha voglia di parlare, di raccontare il suo giorno più lungo davanti a Gheddafi. «Il Colonnello — dice — è come uno di quei saggi antichi a cui si rivolgevano i cavalieri prima di andare in battaglia. Un saggio che dà consigli...». Laureata in scienze sociali all’università La Sapienza, frequenta un master in politiche pubbliche: «Il mio sogno è diventare sindaco di Roma», dice scherzando ma mica poi tanto.

Rea è nata a Tirana, Albania, ma vive in Italia da quando ha 15 anni. Papà imprenditore, mamma stilista, lei lavora come promotrice finanziaria. «Cominciai a leggere il Corano fin da piccola — racconta la biondissima neomusulmana — Prima ero cristiana ortodossa, ma in realtà tutte le religioni mi hanno sempre interessato, il buddismo, l’induismo, il cristianesimo, ho letto molto, ho studiato molto, forse perché sono nata in un Paese in cui non era così facile professare apertamente il proprio culto. Ma Dio è inspiegabile, non mi potete adesso chiedere di Dio, non è un cielo che si illumina all’improvviso». Il suo abbraccio all’Islam, così, è arrivato alla fine di un percorso, cominciato un anno fa con le lezioni di Corano del raìs e proseguito con i viaggi in Libia, ospite di Gheddafi insieme ad altre hostess come lei: «Ma voi sbagliate a fare distinzioni — avverte Rea —. Cristiani e musulmani, siamo tutte persone, anche la mia amica Clio Evans, hostess e attrice mezzo inglese e mezzo romana, è venuta in Libia a trovare Gheddafi. Anche a lei il Colonnello ha regalato una collanina d’oro con il suo ritratto, ma Clio è rimasta cristiana. E non per questo non siamo più amiche».

Fabrizio Caccia

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