mercoledì 23 febbraio 2011

Dell'attentato al terminal


MALPENSA (Varese) - La fatwa di Sadallah Ganouni aveva colpito la Coca Cola e McDonald's e immancabilmente anche Israele, tutti accomunati sotto il marchio di nemici dell'Islam. Però, per dire quanta confusione regnasse nella testa dell'immigrato che lunedì si è lanciato con l'auto contro il terminal 1 di Malpensa, l'uomo aveva in simpatia la Lega Nord, perché sventola bandiere verdi, che sono il colore preferito dai fedeli del Corano. Le prime traduzioni dei fogli trovati nella casa di Ceriano Laghetto dove Ganouni viveva con moglie e tre figli confermano che questa caricatura di kamikaze era ossessionato dalla civiltà occidentale ma che - per fortuna di tutti - ha finito col suo gesto per fare danni più che altri a se stesso.

Sarà anche malato e corrotto, l'Occidente, ma se non altro ha regalato anche a un poveraccio come l'operaio tunisino il proverbiale quarto d'ora di celebrità. Matto deve essere matto per davvero, Ganouni, ma dovendo scegliere come rappresentare e dare sfogo alla sua follia, si è improvvisato vendicatore. Mercoledì l'uomo verrà sottoposto all'interrogatorio di garanzia dopo che il pm Roberto Pirro ne ha formalmente chiesto l'arresto per tentato omicidio e danneggiamento. Ma l'avvocato difensore non ha potuto ancora parlare col suo assistito perché il tunisino nel carcere di Busto Arsizio ha avuto una nuova crisi di nervi e ieri era ancora molto agitato. Il quadro combacia perfettamente con gli scritti sequestrati nella casa di Ceriano Laghetto. In quei fogli vergati a mano in arabo, l'uomo che ha seminato il panico a Malpensa se la prende furiosamente con i simboli del consumismo.

«Non bisogna bere Coca Cola e non bisogna mangiare i panini di McDonald's perché fanno male», recita uno dei suoi fogli. La personalissima maledizione di Ganouni colpisce anche la frutta e la verdura dei supermercati che lui ritiene «avvelenata». Le frasi mescolano salutismo e fondamentalismo, andandosela a prendere con Israele (a cui è ad esempio ricondotta la produzione della Coca Cola) nemico dell'Islam e degli arabi. «Il verde è un bel colore - proclama il tunisino in un altro foglio - perché rappresenta l'Islam e mi piace la Lega Nord perché lo mette nelle sue bandiere». Non è escluso che il fermato venga sottoposto anche a perizia psichiatrica. La furia distruttrice del tunisino, intanto, un effetto l'ha già provocato: ieri la polizia ha deciso di rinforzare tutte le «difese passive» all'aeroporto di Malpensa. Ogni ingresso del terminal 1 verrà protetto con panettoni e barriere di cemento collocate all'esterno delle porte.

Claudio Del Frate

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