lunedì 7 febbraio 2011
La prevedibilità della magistratura
MILANO - Il giudice di Monza Natalino Giuseppe Airò ha convalidato gli arresti per violenza e resistenza a pubblico ufficiale a carico di Giacomo Sicurello, 23 anni, figlio dell’ex candidato sindaco di Desio per l’Idv, e per Simone Cavalcanti, 21 anni, ma ne ha disposto la scarcerzione. «Il ruolo degli arrestati non è connotato da particolare gravità», ha detto il giudice. I due giovani, fermati nel corso degli incidenti di domenica, scoppiati a margine di una pacifica manifestazione indetta dal «Popolo Viola» per chiedere le dimissioni del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. hanno risposto alle domande affermando che erano in strada e sono stati caricati perchè le forze dell'ordine volevano liberare la carreggiata. «Ci sono delle immagini che dimostrano che non abbiamo fatto alcuna violenza», così si è espresso Simone Cavalcanti, uno dei due ragazzi arrestati. «Quando abbiamo capito che non potevamo arrivare alla villa - ha spiegato il ragazzo - abbiamo cercato di bloccare la strada e qui sono partite le cariche». «Abbiamo addirittura restituito un manganello alle forze dell'ordine».
«NESSUNA VIOLENZA» - Il processo nel merito è stato rinviato al 7 marzo prossimo, alle 10.30. Con la sua decisione, il giudice di Monza ha dunque accolto le richieste dei difensori dei due giovani. Soddisfatto l'avvocato Eugenio Losco, legale di Sicurello, «è stato dato credito alla ricostruzione prospettata dalla difesa di estranietà del mio assistito ai fatti contestati, cosa per altro dimostrata dai video pubblicati sul Web: lo stesso giudice nel non applicare misura, ha rilevato che si trattasse di fatti non connotati da particolare gravità». «Ciò che hanno dichiarato i ragazzi - ha affermato l'avvocato Mauro Straini - è ciò che si vede nelle immagini registrate e da quei video non emerge alcun comportamento violento». Sicurello e Cavalcanti sono stati accolti fuori dal tribunale di Monza da degli amici che hanno festeggiato la liberazione con una cassa di birra e dei fumogeni». Sicurello, folta barba e capigliatura in stile rasta, inizialmente non voleva parlare con i giornalisti, poi, attorniato da compagni e amici si è concesso qualche battuta. «Noi non abbiamo fatto violenza - ha cominciato - e non mi è piaciuta questa divisione che si è creata nella manifestazione, se fossimo stati tutti uniti questo non sarebbe successo». Simone Cavalcanti, programmatore informatico del lodigiano, autore di un blog in cui si fa chiamare «Spillo 89», ha spiegato: «Avevamo capito che non potevamo arrivare alla casa di Berlusconi quindi abbiamo deciso di bloccare la strada. E in quel momento siamo stati caricati». «Comincio ora a sentire il dolore delle botte che ho preso». Detto questo, il giovane se ne è andato con in mano la busta con i suoi effetti personali che gli sono stati restituiti dalla questura.
«REATI, NON GOLIARDATE» - «La violenza e resistenza a pubblico ufficiale sono ormai derubricate a innocenti goliardate. Per la verità, credevamo che fossero dei reati». Così Antonio Leone, vicepresidente della Camera dei Deputati del Pdl, commenta la decisione del giudice di Monza di scarcerare, senza alcuna misura cautelare, i due giovani resisi protagonisti dell'assalto ad Arcore alla residenza del presidente del Consiglio. «Non c'è dubbio - aggiunge Leone - che anche attraverso certe, discutibili decisioni si alimenti un clima di odio e di violenza che giustamente preoccupa anche il Capo dello Stato, dal quale sono venute ancora una volta sagge e sincere parole di sdegno». «Come sempre quando a rendersi protagonisti di violenze sono centri sociali ed esponenti della sinistra antagonista, alla fine non paga nessuno». Così il vicesindaco di Milano e deputato Pdl, Riccardo De Corato, in merito alla decisione del giudice di Monza. «L'ennesimo liberi tutti - spiega De Corato - fa presagire che alla fine vincerà l'impunità».
«ISOLARE LA VIOLENZA» - «Nè oggi nè domani saremo mai d'accordo con l'uso della violenza in qualsiasi forma di contestazione politica. La manifestazione di Arcore, dove un gruppo di violenti ha coperto con la propria azione la presenza della stragrande maggioranza di manifestanti pacifici, fotografa una dinamica già avvenuta e che può purtroppo ripetersi», avverte Emanuele Fiano, presidente forum Sicurezza del Partito Democratico. «Coloro che, come i partiti dell'opposizione, i manifestanti del Popolo Viola, le donne che manifesteranno il 13 febbraio prossimo o i 10mila del Palasharp, considerano il diritto al dissenso in questo Paese un principio fondamentale - prosegue - non possono accettare di avallare nessun tipo di violenza. Allo stesso tempo - rileva l'esponente Pd - il loro dissenso pacifico non può essere accomunato, come per esempio ha fatto ieri l'on. Cicchitto individuando nel discorso di sabato di Bersani il contributo alla creazione di un clima di scontro, a quello delle frange violente. Si può e si deve manifestare pacificamente, si deve contrastare e isolare ogni forma di violenza politica».
LE INDAGINI - È stato intanto dimesso, con 8 punti di sutura, il funzionario di polizia colpito ieri alla testa da una bottiglia scagliata dallo spezzone di un centinaio di antagonisti che aveva cercato di dirigersi verso la villa del premier al termine del corteo che si era svolto in modo del tutto pacifico. Nel frattempo le indagini della Digos di Milano e dei carabinieri di Monza stanno proseguendo con l'esame dei filmati che documentano gli incidenti, realizzati da agenti e militari. Filmati che potrebbe indicare responsabilità penali per altri soggetti legati all'area antagonista che sarebbero tutti già conosciuti dagli investigatori.
IL POPOLO VIOLA SI DISSOCIA - Il Popolo Viola «si è dissociato» dalle frange violente che hanno ingaggiato scontri con la polizia. Gli organizzatori della manifestazione con oltre seimila persone che nel primo pomeriggio si era svolta senza alcun problema, hanno anche diramato una nota per rimarcare la loro estraneità dagli episodi di violenza.
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1 commenti:
Anche qui come volevasi dimostrare... Ma poi le hai viste le facce di quei due elementi?? Dimostrano 40 anni, altro che ventenni, a uno poi, manca solo l'eskimo, sembra uscito or ora dal '68! Che skifo!!
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