venerdì 18 febbraio 2011

Immigrazione selvaggia

Qui c'è un post strappalacrime della signora Boldrini (comodamente seduta sulla sua poltrona di pelle umana italiana dentro al suo bell'ufficio dell' Unhcr) sull'immigrazione dalla tunisia... e poco sotto al suo post, c'è la risposta di un commentatore che vive in tunisia. Anche se una sola voce potrebbe essere poco...

_____________________________________

Gentile Signora Boldrini, anche qui lascio un commento che mlto stride con le sue parole. Vede il povero Amin non ha “racimolato 800 euro”, la gente povera in Tunisia, dove vivo da 14 anni, 800 euro li mette da parte in un paio di anni di lavoro, i ragazzi poveri non prestano all’amico i soldi per pagarsi il barcone, cosi’ come la gente davvero per bene non riceve nessuna “tanto attesa telefonata”, se poi incrociamo il tutto col fatto che pure il povero cugino del povero Amin ha raccimolato anche lui 800 euro, il tutto puzza davvero di marcio. Aggiungiamoci il fatto che in Tunisia nessun giovane “annuncia alla famigia la decisione” una famiglia tunisina per bene lo prnderebbe a ceffoni solo per aver chiesto soldi a prestito. Il risultato degli addendi e’ che Amin e relativo cugino sono gente ben introdotta in canali che possono caricarli su un barcone, e che hanno alle spalle una famiglia che dispne di contanti, il tutto significa una famiglia che bazzica ambienti criminali. Signora Boldrini qui in Tunisia i figli della gente per bene lavorano, studiano e soprattutto ora, con la democrazia, restano QUI a costruire il loro nuovo Paese. Qui non ci sono pericoli, non ci sono le bande di sgozzatori e non ci sono poliziotti assassini. C’e’ pero’ una nazione molto arrabbiata con questi soggetti che infangano la Rivoluzione, che raccontano bugia sullo stato delle cose e che di fatto insultano tutti i loro coetanei che hanno rischiato la pelle per tentare davveo un futuro libero e emancipato. Noi qui diciamo ARRIVEDERCI A TUNISI a Walid, lo aspettiamo per mostrargli che non e’ un uomo, per dirgli a brutto muso che e’ uno che insulta la memoria dei suoi padri, gente capace di cacciare i francesi, e che ancor piu’ insulta il sacrifico dei suoi conterranei di oggi. La invito ancora a Tunisi, a bersi un te’ in tutta tranquillita’ in qualunque paese di campagna e, spero infine, a voler comprendere che la motovedetta ha solo fatt il suo onesto lavoro.

PS rileggendo bene ho ora realizzato che Amin con se’ aveva pure il fratellino, il che vuol dire che gli euro racimolati diventano 1600, che equivalgono a circa 3000 dinari, ossia un anno intero di stipendio di un operaio. Come dire che un ragazzo disoccupato italiano avesse “racimolato” trentamila euro. Signora Boldrini, una famiglia sana di mente in Tunisia, soprattutto se disperata, se potesse racimolare 3200 dinari ci costruirebbe mezza casa, o comprerebbe 20 agnelli; o comprerebbe un pezzo di terra. In totale io non riesco davvero a capire se voi in Italia avete davvero le fette di salame sugli occhi oppure se fate finta di averle. Richiedere asilo? e da cosa? da una dittatura che non esiste piu’? gli unici che qui corrono il rischio del carcere duro sono gli ex pretoriani del clan Trabelsi, gente con parecchi crimini sulla coscienza: a queste persone vorreste dare asilo? la informo ancora una volta che qui non c’e’ nessuna guerra e nessuna persecuzione, oggi ero a spasso nella medina di Tunisi con i miei bambini, ieri ero in piena campagna, in un posto pessimamente reputato, a comprare le arance! francamente le Sue considerazioni mi sembrano molto campate su un sentito dire non verificato. Saluti dalla Tunisia Democratica.

Enrico

1 commenti:

Kizzy ha detto...

Ho letto i commenti, tiè boldrini e apri gli occhi, imbecille!