giovedì 24 febbraio 2011
Umberto Eco, la stupidità
«Berlusconi è paragonabile a Gheddafi e Mubarak?»: le domande di attualità tengono banco alla Fiera di Gerusalemme, dove la star è Umberto Eco. «No, il paragone, intellettualmente parlando, potrebbe essere fatto con Hitler: anche lui giunse al potere con libere elezioni», risponde l'autore del "Cimitero di Praga". Dichiarazioni che rimbalzano in Italia e provocano l'immediata reazione del Pdl. Su tutti, il coordinatore del partito e ministro dei Beni culturali Sandro Bondi, che accusa l'autore di «faziosità delirante». «Berlusconi - precisa Eco incalzato dalle domande dei giornalisti - non è un dittatore come Mubarak e Gheddafi, perché lui ha vinto le elezioni con il supporto di una grande maggioranza degli italiani. In Italia non c'è lo stesso regime dei paesi del Nord Africa e non va dimenticato il fatto che c'è un elettorato pronto a supportare Berlusconi. È piuttosto triste - conclude - ma è così».
LE REAZIONI - «È desolante che un uomo di cultura come Umberto Eco abbia voluto stabilire un raffronto tanto provocatorio quanto offensivo per la verità e per la sensibilità di milioni di italiani, e che abbia voluto farlo in una città come Gerusalemme», replica da Roma Bondi. «Quello che a Eco, e alla cerchia di intellettuali che condividono le sue battaglie politiche all'insegna di una faziosità delirante, sfugge totalmente - rivendica il ministro - è che la ragione per la quale la maggioranza degli italiani accorda un consenso sempre più ampio e una fiducia incondizionata al presidente Berlusconi è proprio per difendere le ragioni della libertà e della democrazia». Bondi, attacca dal Pd Emilia De Biase, spieghi piuttosto «il suo totale silenzio sullo scempio della cultura». Ma dal Pdl è un coro di critiche allo scrittore: dal presidente della commissione Trasporti della Camera Mario Valducci («È imbarazzante sentire uno scrittore illustre come Umberto Eco paragonare Berlusconi a Hitler», tanto più «in una manifestazione internazionale»), dal vicepresidente dei deputati Osvaldo Napoli (Eco «è riuscito a offendere gli italiani, gli israeliani, che conservano sulle loro carni e nella memoria il ricordo del nazismo, e la comunità ebraica italiana»), dal presidente del comitato Schenghen Margherita Boniver, che inserisce il parallelo tra il premier e Hitler nella «grande tradizione della commedia all'italiana».
LO SCRITTORE - Nel suo intervento alla Fiera di Gerusalemme, Eco intanto si sofferma sulle proteste in Nord Africa, che lo hanno «stupefatto. Le nuove generazioni - sottolinea - sono riuscite con Twitter e Facebook, ed io non ho una pagina, ad organizzare una rivoluzione in cinque paesi diversi, in una maniera che i loro padri non sarebbero stati in grado non solo di fare ma neppure di immaginare». Poi, da semiologo, conclude: «Lo hanno fatto con un pessimo linguaggio. Ma lo hanno fatto. È qualcosa di assolutamente nuovo che fa rimettere in discussione tutte le nostre teorie».
Un più che buon motivo per non comprare MAI i suoi libri. E un altro motivo per continuare a votare per il centrodestra.
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1 commenti:
E difatti nella mia bioblioteca (peraltro ben fornita) non ne appare un volume. Oltretutto è una palla pesantissima.
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