domenica 13 febbraio 2011

Tunisia, paese allo sbando


MILANO - Sempre più grave la situazione a Lampedusa. Da mezzanotte alle 9 del mattino di domenica 977 persone sono sbarcate sull'isola a bordo di diverse «carrette del mare», come ha riferito il comandante della locale Capitaneria di porto Antonio Morana. Il mare e piatto e il sole favoriscono la traversata dalle coste africane. Altri due barconi carichi di migranti sono stati avvistati dai velivoli della Guardia Costiera e della Guardia di Finanza e potrebbero giungere nelle prossime ore. Sulla banchina del molo Favaloro, sono centinaia gli immigrati che stazionano in attesa di essere comportati in diverse strutture di accoglienza per poi, come avvenuto in questi giorni, essere trasferiti altrove via aereo o nave. Sabato sera una delle imbarcazioni è affondata subito dopo le operazioni di trasbordo dei cento immigrati che trasportava su una motovedetta della guardia costiera. In totale gli sbarchi hanno superato quota cinquemila.

LO STATO D'EMERGENZA - Il Consiglio dei ministri ha dichiarato lo stato di emergenza umanitaria, e sabato sera il ministro Maroni ha nominato il prefetto di Palermo Giuseppe Caruso commissario straordinario per l'emergenza immigrati a Lampedusa. Tra i nodi da risolvere c'è quello della sistemazione delle migliaia di profughi sbarcati nei giorni scorsi. I posti nei centri d'accoglienza di Bari, Crotone e Caltanissetta, infatti, sono quasi esauriti, e l'ondata migratoria, almeno per il momento non pare destinata ad arrestarsi. Tra le soluzioni adottate per far fronte all'emergenza, l'istallazione di una tendopoli in provincia di Siracusa, realizzata dalla Croce Rossa Italiana. Fino ad ora il governo insiste sulla chiusura del centro di accoglienza. «Si punta a al trasferimento entro sabato di tutti gli immigrati presenti sull’isola» ha ribadito il sindaco di Lampedusa Bernardino De Rubeis.

ANCHE TRE DONNE - Tra gli immigrati sbarcati nelle ultime ore, tutti provenienti dalla Tunisia, anche tre donne. «Per noi è diventato impossibile vivere là: ci sono violenze, rapimenti e non si capisce più chi comanda. Il paese è allo sbando», ha detto una delle tre, spiegando di essere partita la sera prima. Tutte hanno affermato di voler raggiungere la Francia dove si trovano dei loro parenti. Le tre donne facevano parte degli oltre 100 extracomunitari che sono stati salvati stanotte da una motovedetta della Guardia Costiera, circa 17 miglia a largo di Lampedusa: si trovavano su un barcone in difficoltà, che imbarcava acqua, e che è affondato subito dopo che gli stranieri erano stati trasbordati sulle unità della Capitaneria di porto.

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