mercoledì 6 aprile 2011

Legittimo impedimento


Sul legittimo impedimento Luigi De Magistris raddoppia. Nel senso che nel giro di poco tempo si avvale dell'immunità che il suo status di europarlamentare gli concede. Solo tre mesi fa, l'ex pm considerava il legittimo impedimento "una legge incostituzionale, ignobile e inaccettabile". Ma da quando se ne avvale lui stesso queste stesse parole non si sentono più. Così è successo che ieri, nella prima udienza della causa per diffamazione intentatagli dalla società Bagnolifutura, il difensore dell'ex pm ha preliminarmente reso noto che è stata presentata dall'eurodeputato richiesta di immunità al presidente del Parlamento europeo. A scriverlo in una nota è la stessa società querelante. E così, il giudice Renata Palmieri dell' ottava sezione civile del tribunale di Napoli, ha preso atto di tale richiesta e ha "sospeso la causa fissando la nuova udienza per il 20 febbraio 2012". La causa ha origine da una dichiarazione rilasciata da De Magistris il 3 giugno 2010: "Bagnoli è una pagina vergognosa di commistione tra politica e crimine attorno al denaro pubblico". In seguito a tali accuse, il 14 giugno dell’anno scorso, il Cda della società Bagnolifutura - impegnata nelle iniziative di rilancio dell’area ex industriale - diede mandato al presidente Riccardo Marone e al direttore generale Mario Hubler di intentare causa a De Magistris per risarcimento danni conseguente alla diffamazione a mezzo stampa.

La risposta di De Magistris. "Mi hanno chiesto qualche milione di euro come risarcimento, ma ci difenderemo alla grande". Così Luigi de Magistris ha risposto ai cronisti, aggiungendo che "nei processi civili si presentano gli avvocati e non le persone". "Ancora una volta, arriva la risposta intimidatoria. Nel caso specifico da Bagnolifutura Spa e dal potere politico che le sta dietro", afferma De Magistris in una nota, aggiungengo poi: "Ribadisco quanto ho sempre sostenuto in merito al comportamento della società in questione e non cesserò di denunciare la malapolitica, gli intrecci finanziari con le amministrazioni pubbliche, lo sperpero di denaro pubblico. Mi vogliono intimidire, in quanto voce libera, per mezzo di cause civili. Ma questo tentativo non sortirà effetto. Al contrario, nella mia campagna elettorale sarà centrale la questione di Bagnoli, il cui sviluppo potrà essere da esempio per tutto il Sud. Mi difenderò ovviamente nei processi, senza scudi immunitari ad hoc. Ricordo alla Bagnolifutura Spa che, da Matteotti in poi, le opinioni di un parlamentare sono insindacabili".

L'attacco di Mastella. "Prima la demonizza e poi, in silenzio, se ne serve. De Magistris predica bene e razzola male. Ancora una volta, per la seconda volta, l’ex Pm si è avvalso dell’immunità parlamentare. Proprio lui, il grande fustigatore, l’uomo sempre pronto a puntare l’indice, ad accusare gli altri di sfuggire ai processi, cosa fa? Si avvale di nuovo dell’immunità di parlamentare europeo per farsi scudo. Che vergogna!". Lo afferma Clemente Mastella, leader dei Popolari per il Sud e, come De Magistris, candidato sindaco di Napoli. "È la seconda volta che De Magistris utilizza l’ immunità parlamentare, sperando che nessuno se ne accorga. Lo ha già fatto una prima volta per sfuggire a una mia querela. E si può essere certi che continuerà a farlo. Noi continueremo a denunciare questa sua doppia morale", conclude Mastella, che fa riferimento alla vicenda che vede De Magistris accusato di abuso d’ufficio assieme al consulente Gioacchino Genchi per aver acquisito, nell’ambito dell’inchiesta Why Not, i tabulati telefonici di alcuni parlamentari senza avere richiesto prima l’autorizzazione.

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