venerdì 8 aprile 2011

Ribellioni


A Lampedusa scattano i primi rimpatri e i tunisini minacciano la rivolta. Nella notte la Polizia ha dovuto sedare una violenta protesta di una settantina di immigrati del centro d'accoglienza. A fare scattare i disordini è stata la notizia del rimpatrio di trenta persone, che dai primi controlli sono risultati avere precedenti penali. Il volo è decollato ieri sera dall'aeroporto di Lampedusa ed è il primo dopo gli accordi italo-tunisini. Altri 74 tunisini, ancora ospiti nel centro, appresa la notizia hanno protestato animatamente, minacciando di dare fuoco alla struttura e solo a tarda notte gli agenti sono riusciti a sedare gli animi. Dopo il rimpatrio, l'isola è praticamente svuotata. La Nave Flaminia della Tirrenia con a bordo gli ultimi immigrati presenti sull'isola è salpata intorno alle 2.30 di giovedì notte. Il traghetto aveva provato ad attraccare per tutto il giorno, non riuscendoci per le cattive condizioni del mare.

"SARKOZY OSTAGGIO" - In un'intervista al Messaggero, il ministro degli Esteri italiano Franco Frattini ha chiarito l'applicazione degli accordi tra governo ed enti locali: "La protezione temporanea si applica solo a chi è già in Italia mentre gli altri saranno tutti rimpatriati". Alla domanda se il premier Silvio Berlusconi riuscuirà a convincere Nicolas Sarkozy a far 'collaborare' la Francia, il titolare della Farnesina replica: "La Francia ha con noi legami indissolubili, storici, geografici e culturali. In questo momento però in Francia ha notevole peso la dinamica interna e il fatto che Marine Le Pen, leader di una destra xenofoba, arrivi ad insidiare le posizioni dei più accreditati candidati presidenziali, a cominciare da Sarkozy e dai leader della sinistra". E sul 'blocco' degli immigrati alla frontiera di Ventimiglia: "Gli immigrati per tre mesi possono circolare nello spazio Schengen. Questa è la nostra tesi ma ci confronteremo nel bilaterale del 26 aprile".

SBARCHI IN CALABRIA - Mentre proseguono le ricerche dei dispersi del terribile naufragio in acque maltesi, si alzano nuovi allarmi per le imbarcazioni presenti nel Mediterraneo. Unità navali tunisine e personale del campo petrolifero britannico Miscar, hanno soccorso, nel golfo di Gabes, un barcone, con a bordo 51 persone che stava per inabissarsi. Un'imbarcazione con 82 immigrati è stata invece intercettata al largo delle coste calabresi. A bordo della barca a vela, che proveniva dalla Grecia battente bandiera americana, sono stati trovati clandestini di nazionalità palestinese, irachena, afgana e quattro immigrati del Bangladesh. Sono stati individuati e arrestati i due scafisti, di nazionalità ucraina. Tra i clandestini ci sono 12 donne e 25 bambini, oltre ai 47 uomini. Dopo essere stati rifocillati, sono stati trasferiti al centro di accoglienza di Crotone.

I clandestini, come nella loro civilissima "cultura", si ribellano contro i rimpatri. Cosa dovrebbero fare gli italiani per essersi ritrovati buona parte di feccia tunisina MAI richiesta in casa?

5 commenti:

samuela ha detto...

Un orologio svizzero, altro che arabi (che infatti non gestiscono niente da soli).
Appena si parla di rimpatri arrivano i tira-compassione tra gli strepiti degli onanunisiani.
Io rimpatrierei donne e bambini senza problemi, ma io e la politica italiana siamo universi paralleli. Ricordo solo pochi decenni che nella civile Germania che ora ci dà la sua puntuale lezione, i bambini italiani clandestini anche senza genitori venivano ributtati di qua del confine e al limite scaricate in qualche orfanotrofio. E fino a pochi anni i piccoli Spaghettifresser andavano nelle scuole speciali con i piccoli ariani venuti male -ciechi ad esempio. Anche noi siamo stati emigranti. Carne da macello di là dei confini, carne da macello di qua. E dicono che siamo un popolo di incoerenti.

Eleonora ha detto...

Già, e nel frattempo, gli stati membri della Ue (ma non eravamo tutti uguali?) continuano a scaricarci.

Nessie ha detto...

Intanto è vero che la Ue è già a due velocità e c'è chi conta di più e chi conta di meno. Ma la verità è che i primi a farci del male siamo noi Italiani. Chi ce lo ordina di andarli a prelevare in acque internzionali? il dottore? chi ci ordina di correre in soccorso a Malta che dispone di malapena due o tre motovedette e cerca di sopravvivere come può evitando di emulare il modello Lampedusa?

Se siamo così fessi di inzavorrarci di tutti questi disperati, senza aver preso preventivi accordi con Francia e Germania, regalando a degli avanzi di galera lo status di rifugiato, poi non possiamo pretendere che gli altri paesi Ue facciano altrettanto.

Eleonora ha detto...

Questo è vero, Nessie. Ognuno è giusto che preservi il suo orto. E' sacrosanto. Io non ce l'ho mica con gli altri paesi europei, se potessi farei esattamente la stessa cosa e anzi, farei come malta e spagna che sparano a vista. Il fatto è che la Ue quando si tratta di prendere soldi, li prende eccome. Il peggio è che è un completo fallimento sotto tutti i fronti e tanto basterebbe per uscirne. Per il resto, e si, siamo coglioni completi ad andarli a prendere fuori dalle nostre acque ma peggio ancora è farceli arrivare.

A proposito, tra un pò tocca anche di prenderci gli egiziani... hanno ricominciato a fare casino. Tempo, un mese? Poi arrivano qua.

Eleonora ha detto...

Questo è vero, Nessie. Ognuno è giusto che preservi il suo orto. E' sacrosanto. Io non ce l'ho mica con gli altri paesi europei, se potessi farei esattamente la stessa cosa e anzi, farei come malta e spagna che sparano a vista. Il fatto è che la Ue quando si tratta di prendere soldi, li prende eccome. Il peggio è che è un completo fallimento sotto tutti i fronti e tanto basterebbe per uscirne. Per il resto, e si, siamo coglioni completi ad andarli a prendere fuori dalle nostre acque ma peggio ancora è farceli arrivare.

A proposito, tra un pò tocca anche di prenderci gli egiziani... hanno ricominciato a fare casino. Tempo, un mese? Poi arrivano qua.