lunedì 4 aprile 2011

Marche e clandestini


Fermo - Un campo profughi all’ex Sadam. La notizia, piombata ieri mattina in città, ha mandato di traverso al presidente della Provincia Fabrizio Cesetti e al sindaco Saturnino Di Ruscio la prima domenica di vera primavera. Un inghippo. Anche perché in tanti si sono dichiarati contrari, ma i tecnici hanno già avviato le prime misurazioni. A comunicare la notizia al sindaco è stato il nuovo prefetto Emilia Zarrilli. C’è l’ipotesi di installare un campo profughi a carattere regionale di circa 700 immigrati nell’area di Campiglione. La situazione sta esplodendo e il Ministero sta stilando una mappa dei possibili campi di accoglienza.

“Dopo un momento di riflessione - racconta di Ruscio - ho manifestato la mia contrarietà. Ma dopo circa un’ora ho ricevuto telefonate da parte di alcuni cittadini di Campiglione che hanno notato la presenza dei vigili del fuoco, già intenti a prendere le misure all’interno dell’area. Ho subito collegato le due cose e mi sono cominciato a preoccupare”. Nella stessa mattinata, dice, ha incontrato in piazza del Popolo Remigio Ceroni, “al quale ho chiesto se avesse informazione in materia. Mi ha spiegato di essere a conoscenza della vicenda ma che non era favorevole. Così ho contattato per telefono il vicepresidente della Regione Paolo Petrini: anche lui era informato, pur dichiarandosi contrario a questa soluzione. Ora mi domando come mai sapessero tutto tutti tranne che il sottoscritto”.

Secondo Di Ruscio il sito prescelto dell’area ex Sadam sarebbe “il meno idoneo per una iniziativa del genere, trovandosi nel cuore di un quartiere densamente abitato e commerciale come Campiglione. Per non parlare di quello che ha già dovuto sopportare il nostro territorio tra incendi e alluvioni, a cui si aggiunge l’assenza della Questura che dovrebbe garantire un supporto decisivo in questa forma di emergenza”. Finora le esperienze non sono state positive, il campo profughi aperto in Puglia, a Manduria, dove nei giorni scorsi si sono recati anche due vigili del fuoco di Fermo per i lavori di sistemazione e logistica, è teatro di numerose fughe in massa. Le Regioni stanno cercando di frenare, ma la pressione del Governo è forte. Il sindaco preannuncia una riunione urgente dei capigruppo, convocata per stamattina in modo da effettuare un esame approfondito della questione. Seguirà la convocazione di un consiglio comunale straordinario aperto. “Questa volta - chiosa - speriamo frequentato dai consiglieri. La solidarietà è un dovere per tutti noi, ma questa non è la soluzione idonea per risolvere i problemi di queste 700 persone. Le immagini di Manduria sono sotto gli occhi di tutti e non vogliamo si ripetano le stesse terribili scene anche da noi”. Immagini che hanno colpito tutti, compreso il presidente della Provincia Cesetti. Anche lui, come si accennava in apertura, si è detto nettamente contrario. Ieri ne ha parlato con lo stesso Di Ruscio e la Zarrilli. “Cosa dire? - commenta -. Questa è una scelta da irresponsabili. Perché solo degli irresponsabili potrebbero pensare di realizzare qui un simile campo profughi, una sorta di Manduria-2. Questa zona colpita dalle alluvioni, con una Prefettura operativa solo da pochi giorni, ancora senza comandi provinciali. Ho già fatto sapere la nostra posizione che non poteva che essere di ferma opposizione. Ciò non mette in dubbio la nostra tradizione della ospitalità. Ma in questo caso non c’entra proprio nulla”.

Domani la decisione. Petrini: “No a questa tendopoli”

Fermo - Il centro per immigrati che potrebbe essere installato all’ex Sadam potrebbe rappresentare una delle 21 tendopoli (con tende da sette posti l’una) per i clandestini, una per ogni Regione, annunciate dal Governo nel corso della riunione della cabina di regia che si è tenuta venerdì scorso. Lo precisa il vicepresidente della giunta regionale delle Marche Paolo Petrini. Petrini ha saputo - anche lui in modo informale come il sindaco di Fermo Saturnino Di Ruscio - dell’ipotesi Campiglione. E lo ha saputo dopo l’incontro di venerdì.

“Al momento è solo un’ipotesi e per deduzione - spiega - ritengo che sarebbe l’unico centro di questo tipo nelle Marche”. Il numero degli ospiti ipotizzato, 700, è “congruo” con le stime fatte sulla ripartizione di 20 mila clandestini fra tutte le regioni italiane. Il che non impedisce al vicepresidente delle Marche di definire “grave” l’ipotesi prospettata, ricordando che la contrarietà delle Regioni “è stata netta. E’ una soluzione - insiste - “che porta inutili tensioni sociali. Chiediamo che gli stranieri siano ospitati in strutture distribuite sul territorio, ricorrendo al volontariato e concedendo permessi di soggiorno temporaneo. Altrimenti succederà quello che succede a Manduria”. Petrini ritiene che “non accadrà nulla prima di domani, quando ci sarà il nuovo incontro con le Regioni e gli enti locali. Ma credo che non avverrà nulla neanche dopo”, vista l'opposizione delle Regioni a “una scelta scellerata”. Però il vicepresidente è preoccupato: “Temo che si stia andando avanti burocraticamente” per allestire i 21 centri e sistemarvi i 20 mila clandestini. Al momento, comunque, la Protezione civile regionale non è stata preallertata. Vista la situazione è però ipotizzabile che il Governo, stretto fra le fughe in massa da Manduria, le proteste a Lampedusa, i continui sbarchi e le tensioni con i Paesi africani, vada avanti lo stesso. Per questo appare importante la sinergia fra Comune di Fermo, Provincia e Regione. Di Ruscio, Cesetti e Petrini, tutte e tre politici del territorio fermano, sembrano in questo caso procedere di pari passo.

E così, a spacciatori e rapinatori, si aggiungeranno altri spacciatori e altri rapinatori. Si, qualcuno dirà, saranno solo 700... ma quei settecento si aggiungono agli altrettanti extracomunitari che non fanno un tubo tutto il giorno, inoltre, in zona ci sono tanti cittadini (italiani) che non hanno lavoro. Bisognerebbe, per "regola" prima pensare a loro. O no? Che di feccia nelle marche ce n'è già abbastanza, di marchigiana e di extracomunitaria.

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