domenica 10 aprile 2011

Unione europea de chè?

E nel frattempo si potrebbe cominciare a non accoglierli più. A rifocillarli solo in mezzo al mare e a scortarli indietro nei loro stessi barconi, che reggano il mare oppure no. E mandiamo affanculo l'unione europea una volta per tutte. Ma il problema, è soprattutto questo qui. E traggo uno stralcio da un commento di Nessie.

Tremonti ammette nel suo libro a proposito del 1994-1995, data in cui si diede la stura all'allargamento dell'Africa nell WTO e alla nascita dell'UMP:

1) Mondializzazione del Commercio e dismissione delle identità nazionali.

2) Crisi del Welfare State dei singoli stati membri europei.

3) Compressione dei salari degli "autoctoni" verso il basso equiparandoli agli standing di vita dei "nuovi arrivati" con connesse guerre tra "vecchi poveri" (gli autoctoni) e "nuovi poveri" (gli allogeni).

4) Problemi connessi con la sicurezza e illegalità diffusa nei nostri territori sempre più fuori controllo.

5) Crisi della politica (e delle sue leadership), sempre più subordinata all'economia, alla finanza mondiale e ai suoi disegni egemonici (le banche considerate il sinedrio della democrazia con annessi i loro organi di stampa).

I permessi di soggiorno non risolvono il problema dell'immigrazione e la questione si fa sempre più complicata. Il decreto firmato giovedì da Berlusconi non fa infatti scattare "automaticamente" la libera circolazione nell’area Schengen. A dirlo è la Commissaria europea Cecilia Malmstrom, in una lettera preparata venerdì scorso e inviata al ministro dell’Interno, Roberto Maroni.

Una "lista di iniziative possibili". La titolare del portafoglio interni della Commissione europea ha scritto in seguito a una richiesta di chiarimenti da parte dello stesso Maroni. La Commissaria svedese afferma che Bruxelles "ha già attivato meccanismi per contribuire ad affrontare" quella che definisce una situazione "effettivamente molto difficile sul piano umano, sul piano economico e su quello del sistema di controllo alle frontiere dell’unione". La Commissione comunque "resta disponibile a fare anche di più, nei limiti dei mezzi e delle competenze di cui dispone" e, come ricorda la Malmstrom, ha inviato giovedì scorso ai ministri degli interni dei 27, in vista del Consiglio Ue in programma domani in Lussemburgo, una "lista di iniziative possibili".

Permessi compatibili con norme. Ue, ma non sufficienti Entrando nel merito degli argomenti sollevati da Maroni, la Commissaria sostiene che "il rilascio dei permessi di soggiorno temporaneo a fini umanitari non appare sollevare problemi di compatibilità con la normativa comunitaria". Ma subito dopo aggiunge: "Per quanto riguarda il possibile utilizzo a fini di circolazione nell’area Schengen, noto che il testo dell’art.2 par. 3 del decreto del presidente del Consiglio dei Ministri che subordina tale libera circolazione al rispetto delle norme e condizioni in vigore, escludendo quindi già di per sè ogni automaticità legata al permesso di soggiorno in questione".

No alla protezione temporanea. Per quanto riguarda "la tua richiesta di valutare la possibilità di attivare la direttiva 55 sulla protezione temporanea", la Commissaria afferma che "al momento non ritengo che esistano le condizioni. La mia prima valutazione - scrive la Malmstrom - mi porta infatti a nutrire dubbi sulla sussistenza delle condizioni di applicazione di tale direttiva nel caso di specie. In effetti, come spesso è stato indicato da parte italiana, i migranti irregolarmente entrati sul territorio italiano sono nella stragrande maggioranza migranti economici, non richiedenti asilo, quindi suscettibili in tempi brevi di essere rinviati in Tunisia. La direttiva sulla protezione temporanea intende invece tutelare gli sfollati provenienti da paesi terzi che non possono ritornare nel paese d’origine".

1 commenti:

Nessie ha detto...

Grazie Ele. Ci hanno chiesto qualcosa prima di costruire l'UPM? Non bastava già la fetida Ue? dobbiamo avere anche una Unione africana?
In concreto e nello specifico: chi ha tirato bombe sulla Libia si cucchi anche i profughi.

In linea generale: mostrare il muso duro e cominciare a non fare passare più nessuno, qui in Italia e da domani.Se ci danno dei razzisti, rispondiamo a pernacchie.