venerdì 2 luglio 2010
Religione di pace
MILANO - E' di almeno 42 persone il bilancio delle vittime dell'attentato compiuto ieri sera da due terroristi che si sono fatti esplodere in un tempio sufi nella città pachistana di Lahore. Le esplosioni sono avvenute quando migliaia di fedeli si erano radunati al mausoleo del santo dell'undicesimo secolo Abdul Hassan Ali Hajvery, noto anche come Data Ganj Baksh. Oltre alle vittime, le autorità parlano di almeno 175 persone rimaste ferite.
DOPPIA ESPLOSIONE - «La prima esplosione si è verificata nel cortile del tempio - ha spiegato il capo della polizia di Lahore, Aslam Tareen -. Pochi minuti dopo un secondo attentatore suicida si è fatto esplodere dove i fedeli si lavano prima delle preghiere».
«NON CI FERMIAMO» - Il primo ministro Yusuf Raza Gilani ha duramente condannato l'attentato suicida. In un messaggio di condoglianze alle vittime, riportato dall'agenzia App, Gilani ha detto che «simili attacchi non pregiudicano la volontà del governo di combattere la minaccia del terrorismo e di eliminare i militanti integralisti islamici». Il premier ha ordinato l'apertura di un'inchiesta.
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