giovedì 26 gennaio 2012
Le liberalizzazioni che ci salveranno
Venerdì inizierà l'esame del Consiglio dei ministri sul decreto semplificazione, che promette di tagliare 430 mila leggi. Difficili immaginarsi che una volta compiuta l'opera il premier Monti si faccia immortalare come Roberto Calderoli, che ai tempi si fece fotografare in bella posa, davanti al muro di fuoco dei faldoni che contenevano le norme spazzate via dopo averle cosparse di benzina. Troppo low-profile, il premier. Eppure anche il sobrio professore ha infilato nel decreto una disposizione decisamente sopra alle righe. La norma rumba, salsa, merengue e cha cha cha. Il decreto, infatti, prevede l'abrogazione di qualsiasi autorizzazione per l'apertura dei locali di intrattenimento danzante e di circoli privati. In poche parole, Monti diventa il paladino del ballo libero.
Il decreto prevede inoltre il divieto al questore di chiudere in via preventiva circoli e discoteche per motivi di ordine pubblico. Secondo le nuove leggi, la chiusura potrà avvenire soltanto su ordine motivato dell'autorità giudiziaria. E allo stesso modo le forze dell'ordine potranno entrare nei locali soltanto su disposizione del giudice. Il prof ha un'incontenibile voglia di buttarsi in pista: Monti Manero è affetto da febbre del sabato sera. La norma non piace alla Fipe, la Federazione dei pubblici esercizi della Confcommercio. "In base al testo in circolazione sarebbe consentito, senza autorizzazione alcuna, organizzare eventi danzanti o aprire locali da ballo, e verrebbe meno anche il requisito morale per l'apertura dei circoli". Secondo Fipe ciò significherebbe "non contrastare più i rave party oppure facilitare la vita alla criminalità organizzata che non avrebbe più bisogno neanche di trovarsi un prestanome per riciclare denare sporco". Sorge un dubbio. Forse Monti, nel suo incessante e proficuo legiferare, ha fatto confusione: Mario liberalizza i rave party?
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3 commenti:
Nei piani del NWO sono sempre molto permissivi sulle "liberalizzazioni" delle droghe. Probabile che MOnti tenga conto dei padroni del vapore mondiale. Se così fosse, ben gli sta a quei coglioni di vescovi della CEI come Bagnasco che lo sostengono e hanno organizzato il cambio di guardia con Berlusconi.
E anche qui, come nelle carceri liberalizzate, si darà possibilità alle mafie, 'ndranghete, camorre, cinesi riciclatori di denaro di continuare a fare i propri porci comodi. E. ovviamente, loro ringrazieranno il governo monti così liberale...
Non sono d'accordo basta attivare bene le leggi sull'antimafia prima di rilasciare le licenze, non tutti i gestori di locali sono dei malviventi (e' uno stereotipo che arriva dagli USA)anzi c'e' una difficolta' enorme proprio per i costi e le barriere burocratiche che spesso portano al fallimento le aziende che tentano di avventurarsi nell'impresa turistica dell'intrattenimento!
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