MILANO - Il nomade fermato in Ungheria per aver ucciso il vigile urbano Niccolò Savarino a Milano avrebbe solo 17 anni e il suo vero nome sarebbe Goico Nicolic, mentre Goico Jovanovic sarebbe suo fratello maggiore. È quanto sostengono il padre e altri suoi familiari, che nei giorni scorsi hanno preso contatti con la Procura di Milano attraverso legali. Martedì il ragazzo, nell'udienza davanti alla magistratura ungherese, ha chiesto di essere consegnato alla magistratura milanese per essere processato in Italia. Davanti ai magistrati ungheresi - che hanno comunicato formalmente al pm di Milano Mauro Clerici l'arresto di Goico - si è tenuta la procedura di identificazione, nel corso della quale il giovane ha fornito i documenti relativi a due dei molti alias che ha al momento, tra cui proprio quello di Goico Jovanovic, 24 anni e passaporto tedesco.
martedì 17 gennaio 2012
Ha soltanto 17 anni...
... ed è già un truffatore, un rapinatore ed un feroce assassino. L'ergastolo è sempre poco. E la (in)giustizia italiana (non) farà il suo corso... e magari alla fine, gli daranno anche un premio.
MILANO - Il nomade fermato in Ungheria per aver ucciso il vigile urbano Niccolò Savarino a Milano avrebbe solo 17 anni e il suo vero nome sarebbe Goico Nicolic, mentre Goico Jovanovic sarebbe suo fratello maggiore. È quanto sostengono il padre e altri suoi familiari, che nei giorni scorsi hanno preso contatti con la Procura di Milano attraverso legali. Martedì il ragazzo, nell'udienza davanti alla magistratura ungherese, ha chiesto di essere consegnato alla magistratura milanese per essere processato in Italia. Davanti ai magistrati ungheresi - che hanno comunicato formalmente al pm di Milano Mauro Clerici l'arresto di Goico - si è tenuta la procedura di identificazione, nel corso della quale il giovane ha fornito i documenti relativi a due dei molti alias che ha al momento, tra cui proprio quello di Goico Jovanovic, 24 anni e passaporto tedesco.
L'ESTRADIZIONE - Nel corso dell'udienza, al giovane è stato chiesto in pratica soltanto se volesse o meno essere consegnato alla magistratura milanese che ha emesso un mandato d'arresto europeo e il nomade ha risposto: «sì». Da quanto si è saputo, per l'estradizione in Italia ci potrebbero volere a questo punto anche una decina di giorni, mentre l'autopsia sul corpo del vigile sarà probabilmente effettuata tra un paio di giorni, anche se al momento non c'è una data formalmente fissata.
NASCITA DUBBIA - I familiari hanno fatto sapere agli inquirenti che Goico è minorenne e compirà 18 anni a maggio. Il giovane di origine serba si chiamerebbe, sempre a detta della famiglia, Goico Nicolic e sarebbe nato a Parigi mentre la madre si trovava in carcere, e per questo motivo avrebbe preso proprio il cognome della madre, come accade nel suo Paese ai neonati finché il padre non li riconosce. Il fratello Goico, invece, avrebbe preso il cognome Jovanovic dal padre. A carico del giovane fermato in Ungheria ci sono molti elementi che definiscono la sua responsabilità nell'omicidio, tra cui diverse intercettazioni. Quando il nomade verrà portato in carcere a Milano, però, la difesa punterà certamente sull'esame della sua esatta età, attraverso una radiografia ossea e soprattutto chiederà che venga recuperato il certificato di nascita. Accertamenti che, da quanto si è saputo, interessano anche alla Procura per avere la certezza della maggiore età.
PENE INFERIORI - Se venisse accertato che Goico è minorenne, la vicenda giudiziaria passerebbe al Tribunale dei Minori: Goico non andrebbe in carcere ma in un istituto penitenziario minorile con pene certamente inferiori, rispetto all'ergastolo che rischia ora, poiché è accusato di omicidio volontario con due aggravanti e in concorso con un altro reato (resistenza a pubblico ufficiale). Intanto, gli inquirenti sono anche a caccia dell'uomo che ha favorito la fuga di Goico: non l'altro giovane che era a bordo del Suv con lui, ma un altro soggetto che ha pianificato la rete di contatti e appoggi per la fuga.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
2 commenti:
E ci credo che ha chiesto d'esser processato in Italia, sa già come vanno le cose qui...
Che skifo d'elementi che abbiamo sul suolo italico, delinquenti e parassiti...
Sorvolo sul fatto che l'indegno padre pensa solo a salvargli il culo e non ha una parola x quel povero vigile... ma quando mai han scrupoli di coscienza questi qui?? E li dobbiamo anche trattar bene, sennò viene qui l'eurodeputata rom a cazziarci: ma che andasse affan...!!
Se fossi nella famiglia del povero vigile urbano ASSASSINATO volontariamente, mi cercherei un altro avvocato e non l'immigrazionista Pisapia.
Posta un commento