mercoledì 18 gennaio 2012
Della Valle, il colosseo e i leoni
Sia chiaro, Diego della Valle non mi piace anche se non lo conosco. Diciamo che è una questione "di pelle". Mi sta antipatico come pochi. Ma, per tanti, ha fatto molto. Dei meriti ce li ha. Poi, che ci siano dei secondi fini in tutto ciò che fa, non ci è dato di sapere... Gli do l'onore al merito per averci almeno provato a parlare di restaurare il colosseo.
C'è un transatlantico in avaria in pieno centro a Roma chiamato Colosseo, ma passa inosservato. Quelli che si strappavano le vesti per i crolli di Pompei e linciavano il povero Bondi accusandolo d’inerzia, ora tacciono sul caso inverso del Colosseo. L’anfiteatro perde pezzi ma i lavori di restauro, finanziati dallo sponsor Diego Della Valle, sono stati bloccati dalla magistratura su denuncia del Codacons per timore che lo Scarpantibus della Tod’s sfrutti l’immagine del Colosseo a fini commerciali. Ma gli archeo-indignados questa volta tacciono. Sai, bloccando i lavori si fa uno sfregio a quanti vollero il restauro con lo sponsor, dal sindaco Alemanno all’ex governo Berlusconi. E così danno in pasto ai leoni il povero riccone. Sutor ne supra crepidam... calzolaio non andare oltre le tue scarpe; così Plinio il Vecchio strapazzava un ciabattino che aveva osato giudicare un dipinto di Apelle. L’ingeneroso rimprovero risuona ora contro lo scarparo Diego La Qualunque, già malmenato per la sua temeraria uscita contro i politici. Ma le casse pubbliche non hanno un sesterzo, lui investe 25 milioni per l’Anfiteatro Flavio e piovono sospetti: lui assicura che non sfrutterà l’immagine, ma se pure s’inventasse gli stivali Gladiatore o i sandali Colosseo, modello buchibuchi per la traspirazione dei piedi, quale sarebbe il danno al monumento? Di questo passo il Colosseo cadrà a pezzi. Ma insieme crollerà il valore delle case di Scajola e Patroni Griffi di fronte, e finalmente corrisponderà a quanto le hanno pagate. Che soddisfazione.
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2 commenti:
Carina la chiusa di Veneziani :)
Su questa cosa ci vorrei tanto scrivere un post, ma devo vederci chiaro e capire perché si siano tanto opposti. A me dà sempre l'idea, così a caldo, che sia prevalentemente un motivo politico e ideologico: c'è Alemanno che s'è fatto promotore dell'iniziativa, e non sia mai che al suo nome sia legato il ricordo di una iniziativa valida come questa. Quindi si parte lancia in resta coi no.
Comunque oggi sul Messaggero sono state pubblicate queste novità
http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=177426&sez=HOME_ROMA
Speriamo di farcela ;)
ps: poi mi chiedo dove fossero Codacons, sindacati e trullallà quando Rutelli affidò, con mossa da satrapo e senza gara, il progetto per la teca dell'Ara Pacis a Meier, da farsi ovviamente a spese del contribuente...
Wow, ora ritirano tutto? Bella figura davvero.
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