domenica 22 gennaio 2012
Chiagnifottismo extracomunitario
ROMA - Ancora violenza a Tor Pignattara, dove lo scorso 4 gennaio il commerciante cinese Zeng Zhou e sua figlia Joy di 9 mesi vennero uccisi da due rapinatori. Due immigrati originari del Bangladesh sono stati accoltellati e un terzo è stato picchiato in un tentativo di rapina e in una lite avvenuti due notti fa nel quartiere periferico della Capitale. La Comunità bengalese di Roma ha organizzato nel quartiere un raduno di protesta per chiedere più sicurezza: centinaia di residenti e immigrati sfileranno domenica pomeriggio nelle vie tra i palazzoni.
«STANCHI DI SUBIRE» - «Le strade sono piene di delinquenti, teppisti e criminali. Siamo sempre noi gli immigrati ad essere aggrediti e impauriti dai delinquenti. - recita un comunicato del Comitato Immigrati in Italia - Comunità Bangladesh Roma - Torpignattara è stanca di subire queste violenze!». I carabinieri cercano tre uomini di carnagione chiara: così li hanno descritti le vittime, che non hanno saputo indicare la nazionalità degli aggressori.
USCITO PER ANDARE AL LAVORO - I tre, intorno alle 4 della notte tra venerdì e sabato, avrebbero aggredito in via Gabrio Serbelloni il primo immigrato - Mojibor Rahman, 38 anni, che era uscito di casa per andare a lavorare al mercato di Piazza Vittorio, all'Esquilino - tentando di portargli via il portafogli e rompendogli il naso con un pugno. Tutto sarebbe nato da un pretesto futile, forse la richiesta di una sigaretta, secondo la prima ricostruzione.
PARENTI IN SOCCORSO - In un secondo momento i tre sconosciuti si sarebbero scontrati con due parenti dell'uomo intervenuti - Arob Ali e Robiul Molla, entrambi di 24 anni -, accoltellandoli e fuggendo. I due bengalesi, feriti alle braccia e al torace, non sono in pericolo di vita e uno è già stato dimesso. Sul posto sono intervenuti i militari della Compagnia Casilina che erano di pattuglia nel quartiere. «Noi della comunità degli immigrati residenti nel quartiere denunciamo la mancanza di sicurezza e di protezione da parte delle forze dell'ordine», dicono i bengalesi, che danno appuntamento a «tutti coloro che vogliono protestare con noi» alle 16 in via Serbelloni.
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8 commenti:
Sono qua a vagonate? Hanno occupato interi pezzi di territorio? Gli ha fatto comodo finora? E allora subiscano un pò la realtà anche loro, indifferenza delle istituzioni compresa. Io non riesco a fare due metri senza incrociarne uno, senza trovare la loro merda -letteralmente- ovunque, non c'è modo di evitarli. Stiano un pò male anche loro.
Sono troppo incazzata e sempre meno inibita.
Samuela, la penso esattamente come te. Perchè non puoi fare UN solo passo senza incrociare uno di loro. E, tutto sommato, quella delinquenza che ora denunciano, è solo a causa loro. Qui dalle mie parti, se prima c'erano pochissimi rari casi di spaccio "bianco italico", adesso c'è (e palese pure) SOLO lo spaccio straniero. Per non parlare di rapinatori, fancazzisti vari, taroccatori, ecc, ecc. E ti assicuro che qui da me, è ancora una sorta di oasi di pace.
Ferrara è una città piccolina, 150.000 abitanti circa, eppire non passa giorno in cui non legga di quello che combinano gli "immigrati": un moldavo a spaccato la faccia a un ragazza ferrarese perchè gli ha negato una gomma da masricare, in zona stazione litigio fra pakistani e nigeriani con rottura di vetrate di una kebaberia, tunisino arrestato perchè minacciava chi gli passava accanto sulle mura di Ferrara in quanto si disturbava il suo traffico innocente, marocchini che ti scocciano per vendere fumo buono, ( e chi ci amministra dire che abbiamo una percezione errata della mancanza di sicurezza), ragazze che tornano dall'università cercando di stare accanto ad amici per non essere disturbate, turchi che si picchiano per le strade come pure nigeriane.Ogni giorno ce n'è una nuova, e questi si lamentano?
Maria Luisa
Hai notato che ora, prudentemente, si parla di "carnagione chiara"? E che s'è capito che non si può fare l'equazione tra "carnagione chiara" e "italiani"? Comunque fa ridere (se non ci fosse da piangere) che loro, quelli che hanno trasformato Torpignattara e intere zone di Roma in quello che ormai è, si lamentano e chiedono tutela. Vogliono le volanti della polizia per continuare a vendere indisturbati merce illegale in mezzo alla strada e a fare i clandestini tutelati?
Nico, eh si, ci ho fatto caso. Ma la carnagione chiara ce l'hanno quelli dell'est europeo e i magrebini, infatti.
Maria Luisa, si lamentano si. Non vogliono stare dietro a nessuno. Hanno le facce come il culo e fanno le vittime.
E già! Loro, intanto, chiedono tutela e legalità allo Stato. E lroo? Quanta legalità danno allo Stato? Non potevi scegliere titolo migliore al post!
e anche oggi:
http://www.estense.com/?p=193216#comments
Avete già detto tutto voi. E non mi resta che ribadire che quella delinquenza che ora denunciano, è solo a causa loro. Le "zone franche" delle città gli hanno sempre fatto un gran comodo per i loro traffici illeciti e ora hanno la faccia di palta di lamentarsene? Vergognosa l'intervista di Alemanno a "Che tempo che fa" di Fabio Fazio, quando si definisce il sindaco di tutti: autoctono e allogeni. Ma chi lo ha eletto a questa faccia da Babbuino dagli occhi ravvicinati? si dà il caso che siano stati quegli Italiani de Roma che ora piangono lacrime amare.
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