lunedì 11 aprile 2011
Italia e ue...
ITALIA, FUORI DALLA UE e lo scrivo anche a caratteri cubitali. Liberiamoci da questo immondo peso del tutto inutile. Ed è già troppo tardi perchè dovevamo pensarci molto prima.
Si direbbe un nulla di fatto: l'Europa conferma la linea tenuta negli scorsi giorni e non attiva la direttiva 55 del 2001 sulla protezione temporanea per i profughi dai paesi del Nord Africa. La proposta italiana di attivarla per far fronte all’emergenza immigrazione è stata respinta dal Consiglio Ue, in riunione in Lussemburgo. Furioso il ministro degli Interni, Roberto Maroni: "L’Italia è lasciata sola a fare quello che deve fare e che continuerà a fare. Mi chiedo se davvero abbia un senso continuare in questa posizione, a far parte dell’Unione Europea". Deluso anche il ministro degli Esteri, Franco Frattini: "L’Europa resti con il suo egoismo e noi troveremo altre soluzioni".
L'Europa non interviene. La Commissaria per gli Affari Interni, Cecilia Malmstrom, poco prima ha detto: "La maggioranza dei paesi ritiene che la direttiva può essere utilizzata ma che non siamo ancora al punto di farlo". Condizione necessaria è infatti che ci sia una fortissima pressione di migranti da paesi in conflitto: "non ci troviamo ancora in una situazione tale da far scattare il meccanismo" - ha ribadito. La Commissaria ha anche detto che l'Europa ha già fatto abbastanza per l'emergenza e che non spetta alla Commissione europea il compito di dare consigli all’Italia su come gestire il flusso di immigrati dalla Tunisia: "Abbiamo dato assistenza, messo a disposizione stanziamenti e la missione Frontex - ha ricordato - e inoltre ci sono i fondi strutturali che possono essere utilizzati a Lampedusa. Siamo in contatto continuo con le autorità italiane. Hanno deciso di concedere permessi di soggiorno temporanei, hanno tutti i diritti e i titoli per farlo". Ma perchè tali permessi siano validi per circolare nello spazio Schengen, "devono rispettare i criteri previsti dall’Unione europea", ha precisato la Malmstrom, aggiungendo che "a discussione di oggi non si può considerare un test per Schengen, ma piuttosto un test per la solidarietà europea, questo sì, in termini concreti e non solo a parole. Schengen è una bellissima invenzione dell’Unione europea e noi la difendiamo: ma le attuali sono circostanze straordinarie e la situazione nei paesi del sud del Mediterraneo è drammatica".
La delusione di Maroni e Frattini. In quello che Maroni definisce un incontro deludente è stato approvato "un documento con la mia astensione, che non contiene nessuna misura concreta di solidarietà". Il ministro è uscito dal vertice deluso: "L'Italia durante la crisi economica è stata solidale con la Grecia, il Portogallo e l’Irlanda. Di fronte a questa crisi sociale e geo-politica la risposta alla richiesta italiana è chè dobbiamo fare da soli". Per il ministro l’Unione europea è "un’istituzione che si attiva subito solo per salvare banche e per dichiarare guerre, ma quando si tratta di esprimere solidarietà concretamente a un paese come l’Italia, si nasconde". A Maroni fa eco, il ministro Frattini: "Volevamo porre all’Europa il tema dell’immigrazione come un tema globale da affrontare insieme. È mancata la politica, l’Ue non è riuscita a parlare con una voce sola. L’Europa resti con il suo egoismo, noi troveremo altre soluzioni".
Il governo continua ad affrontare l'emergenza. Maroni ha assicurato che il governo italiano continuerà sulla sua strada: "Oggi ci sono i primi due voli di rimpatrio e domani il presidente della commissione Barroso sarà a Tunisi" - ma restano, anzi si accentuano, i dubbi sull’appartenenza all’Unione Europea, anche di fronte ai richiami del Presidente Napolitano: "Sappiamo che con l’Europa non si scherza - ha osservato Maroni - ma se quando si chiede la solidarietà ci viene detto di fare da soli, mi pare che qualcosa non funzioni. Abbiamo fatto un accordo bilaterale con la Tunisia concedendo una linea di credito, c’è l’accordo per i rimpatri e forniamo mezzi: siamo l’unico Paese europeo che fa qualcosa". Insomma, "meglio soli che male accompagnati", ha concluso il ministro.
Le critiche della Germania. L’Italia "sta infrangendo lo spirito dell’accordo di Schengen": lo ha detto a Lussemburgo il ministro degli Interni tedesco Hans-Peter Friedrich. "Ci aspettiamo che l’Italia rimandi in Tunisia gli immigrati irregolari - ha ribadito - in Europa abbiamo un problema di mmigrazione e l’Italia non può reclamare per se stessa la solidarietà degli altri paesi se non c’è un problema di immigrazione di massa". Infatti, ha ricordato il ministro tedesco, "la solidarietà in Europa deve essere applicata quando un paese è veramente colpiro da un fenomeno di immigrazione di massa e questo non è il caso dell’Italia in questo momento"
Parigi rafforza i controlli. E la Francia intanto torna all'assalto. Come promette da giorni, il ministro degli Interni, Claude Gueant, ha annunciato che rafforzerà i controlli "frequenti e severi" in un’area di 20 km attorno alle frontiere con l’Italia, rispettando le norme di Schengen e contenendoli nelle 6 ore previste dai trattati. Gueant ha precisato che di 2.800 persone controllate, 1.700 sono già state riaccompagnate in Italia. Secondo il ministo, poi, la solidarietà fra paesi europei "si esercita sulla base dei trattati" ed è importante che "nessun segnale dia l’impressione che l’Europa accetta flussi di immigrati irregolari". Anche se non se ne è discusso oggi, secondo Gueant è "urgente" una riforma "dei regolamenti e delle politiche alle frontiere".
Intanto, le bestie tunisine illegali mettono a ferro e fuoco Lampedusa. Non vogliono tornare a casa loro. E gli italiani (regolari) con le loro tasse pagano l'accoglienza e i danni che fanno questi "signori" qui.
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8 commenti:
Elly, dai toni, dalle sottolineature e dai grassetti, vedo che l'incazzatura aumenta di giorno in giorno :-)
é_è e mi dico ogni giorno che voglio evitare come la peste tg e lettura dei giornali. Poi non ci riesco. Incazzata si ma anche molto spaventata.
Non ci credo neanche se lo vedo, non hanno le palle nè la capacità per farlo, non riescono a rimandare indietro qualche bipede parlante tenendolo fermo per la collottola, figurarsi. Questi qui non possono ma.... Ma rispetto a qualche anno fa quando non se ne poteva fiatare questo è qualcosa. Una crepa che può allargarsi, e un'indicazione politica che può interessare. I soliti pirla che siamo ci hanno impedito perfino di pensare 15 anni ad un piano B in caso la farsa "Italia fuori dall'Europa" avesse avuto un qualche insperato fondamento. No, l'opzione era una sola, entrare nel club che non ci voleva, arrivare all'uva, il resto la fine, il dramma, la tragedia. Ovviamente ce la siamo bevuta altrimenti non saremmo noi.
Oggi qualche idea ci servirebbe, le Magli e i Benetazzo sembrano troppo ancora i matti che ululano alla luna, con rispetto parlando.
Non dobbiamo farci spaventare, perché sennò la paura ci mangia l'anima. E invece dobbiamo continuare a credere e a tenere alti i nostri valori. Quando stai per spaventarti, scrivi!
Il mio commento era per Eleonora.
Ti propongo quest 'ottimo link sulla strategia della destabilizzazione e del caos permanente:
http://www.megachip.info/tematiche/guerra-e-verita/5970-lesportazione-del-caos-imperiale-.html
Concordo. A cosa è servito l'euro all'Italia? A far crescere la disoccupazione, l'inflazione, e il coltello dei potenti.
Torniamo all'Italia e alla Lira!
L'Inghilterra non se la cava poi peggio di noi con la sterlina.
Fuori dall'Europa!
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+nuovopatriota+
[torneranno i crociati.. e saran mazzate!]
CVD. Che Vergogna Di classe politica:
http://www.ilgiornale.it/interni/immigrati_frattini_cerca_spegnere_polemica_sulleuropa_bisogna_mantenere_nervi_saldi/politica/12-04-2011/articolo-id=516940-page=0-comments=1
Samuela, me l'aspettavo questa retromarcia, ovviamente.
Np, no, in effetti in uk non stanno messi peggio di noi.
Nessie, poi lo leggo.
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