domenica 28 novembre 2010
Manie di protagonismo
14mila euro al mese ma Vendola è sempre in tv di Stefano Filippi
Salvate il soldato Nichi. Salvatelo dalla girandola di aerei su cui salta in queste settimane. Dal turbine di interviste che rilascia. Dalla quantità di videomessaggi che lancia nel vasto mare di internet. Dalle innumerevoli comparsate televisive. Salvate il soldato Vendola e dategli un po' di tregua nella sua Puglia che lo piange e lo invoca: presidente, quando trovi il tempo di dedicarti anche a noi tra un appuntamento e l'altro della tua campagna elettorale? Il leader di Sinistra ecologia e libertà è in pieno fermento. Scommette sul voto imminente e si danna come un forsennato per incollare i mille cocci della sinistra radicale. La sua agenda trabocca, le sue Fabbriche stantuffano a tutto vapore, il suo movimentismo s’irrobustisce. Da Milano a Roma, da Bologna a San Francisco, dalle telecamere della «7» a quelle di «SkyTg24» l'avversario più temibile di Pierluigi Bersani è instancabilmente al lavoro per ricostruire «l'Italia migliore». Che «in questi giorni è in piazza e sui tetti». Dunque, è fatta di gatti. E la Puglia, la regione che l'ha eletto governatore e gli frutta una busta paga mensile di 14mila euro? Nei ritagli di tempo, come dimostra l'intensissimo mese che sta per chiudersi. Metà delle sue giornate sono trascorse lontano da Bari, dove si ferma un giorno sì e uno no. Il tour d e force è c ominciato presto: venerdì 5 era a Torino per una serie di appuntamenti tra cui l'incontro con i ragazzi della Fabbrica di Nichi e un dibattito con il governatore Roberto Cota e il giornalista Bill Emmott. Il giorno dopo l'ha dedicato alla Lombardia, «la regione con le maggiori infiltrazioni criminali» come h a detto dopo averlo appreso da Roberto Saviano: Varese, Limbiate e grande serata al teatro Dal Verme di Milano per sostenere la corsa alle primarie di Giuliano Pisapia. La sua vittoria, la settimana successiva, è stato un successo anche di Vendola.
Lunedì 8 Nichi era di nuovo in una Milano «sporca, chiusa, inefficiente e indegna dell'Expo». Non si trattava di impegni legati alla guida della Puglia, ma di partecipare alla prima puntata di «Vieni via con me» per leggere l'elenco degli epiteti riservati ai gay. Pochi giorni d i tregua e sabato Vendola si è imbarcato per gli Stati Uniti accompagnato da una corte di giornalisti, amici e familiari, come hanno denunciato rappresentanti dell'opposizione. Ha percorso gli Usa da ovest a est: prima tappa la California per il Governors Global Climate Summit, durante il quale ha incontrato l'ex governatore Arnold Schwarzenegger, quindi Washington e New York. Lezioni all'università, incontri con politici e diplomatici, serate con i pugliesi d'oltreoceano, ma anche interviste, commenti e perfino una videolettera ai precari. Al ritorno in patria lo attendeva un'intensa giornata con il presidente dell'eurogruppo Alleanza progressista, Martin Schulz, scarrozzato per tutta la Puglia. Il martedì una puntatina a Taranto per un convegno con Emma Marcegaglia mentre mercoledì 24 è scattata una corsa a tappe non ancora conclusa: Roma, per un'audizione parlamentare, l'incontro Statoregioni e la scalata sul tetto dell'università; poi Bologna, per l'appoggio alla candidatura alle primarie di Amelia Frascaroli e u n convegno sul welfare; quindi Milano, per essere intervistato in diretta da Daria Bignardi alle «Invasioni barbariche» su La7; infine di nuovo Roma, per la manifestazione della Cgil e un incontro con il ministro degli Esteri del Nicaragua. I rari momenti lasciati liberi da un calendario così gravoso sono stati riempiti da interviste a giornali o tv: Unità, il Fatto, Repubblica (su carta e in tv), Maria Latella su Sky ed Enrico Mentana su La7, perfino la rivista Rolling Stones, oltre alla stampa locale e ai giornali per gli italoamericani durante il viaggio negli States. Ha registrato videomessaggi contro Berlusconi (per la battuta sulle ragazze e i gay), in difesa dei lavoratori dello spettacolo in agitazione e in appoggio dei suoi 300mila fan su Facebook; ha presentato l'ultimo libro di Fausto Bertinotti; si è congratulato con la nuova presidente del Brasile, la dissidente birmana San Suu Kyi e la neosegretaria Cgil Susanna Camusso; ha spedito sacchetti d'acqua potabile agli alluvionati; ha censurato «la guerra per bande del Pdl in Campania», la telefonata del premier a Ballarò, la «controriforma Gelmini» e il «federalismo differenziato». Con gli ultimi scampoli di fiato, ha scritto a Berlusconi chiedendo soldi per la sanità pugliese, ha promesso un piano regionale per il lavoro ed esaltato la sua terra come prima in Italia nella produzione di energia rinnovabile. Giusto per non dimenticarsi del proprio collegio elettorale.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
2 commenti:
Milano sporca chiusa e inefficiente...e infatti se Milano avesse il mar....
Vendola lo sa che la maggioranza del cemento buttato su Milano e dintorni è stato fatto per i suoi corregionali -tra cui i miei nonni?
Mai nessuno che abbia il fegato di dirglielo in faccia a questo piccolo nazista che ha uno slogan così bestialmente razzista che al confronto Borghezio sembra Cappuccetto Rosso. "Pugliamo l'Italia"...peccato che il repuglisti sia avvenuto da un pezzo. Non ha nemmeno l'intelligenza di tenere in vita il cane parlante padano, no meglio dissanguarlo fino a che non resta nulla. E poi dove si attaccherà?
Che nausea.
"Pugliamo l'italia"? Bhe, voci di corridoio dicono che la "sua puglia perfetta" non è un gran bell'esempio di... perfezione.
Samuela, i tuoi commenti sono sempre illuminanti. Ogni volta con te scopro un mondo.
Posta un commento