martedì 30 novembre 2010

L'impeccabile governatore della puglia


Stanno cadendo una dopo l’altra, sotto la mannaia pur notoriamente non ostile alla sinistra della Corte Costituzionale, le "leggi spot" sulle quali Vendola ha giocato e vinto, non soltanto per merito suo, le elezioni. Dopo il nucleare e l’acqua, le assunzioni in Sanità. Eppure i principi richiamati dalla Suprema Corte sono assolutamente elementari anche per il meno quotato dei cultori del diritto, a dimostrazione che siamo di fronte o ad una fragorosa incompetenza, del tutto incompatibile con i generosissimi compensi erogati ai nostri super-dirigenti che andrebbero pertanto immediatamente rimossi con annesso addebito dei danni, o ad una concezione della Regione Puglia come una sorta di repubblichetta rossa autonoma, auto-abilitatatasi perfino a dotarsi di una Costituzione su misura, in funzione in realtà di uno straripante culto della personalità di un auto-referenziale demiurgo, già peraltro in fuga da una Regione alla quale rischia di dover dare, prima o poi, troppe imbarazzanti spiegazioni.

Né si tratta dei soli strafalcioni giuridici dell’era vendoliana. Si vedano le leggi tardo-comuniste contro la libertà d’impresa e di lavoro dell’ex-assessore Barbieri, anch’esse rivelatesi incostituzionali; quella sulle diossine, modificata alla chetichella dopo l’effetto-annunzio perché destinata alla stessa fine, nonché inapplicabile; quelle sulle cosiddette "internalizzazioni", in violazione del principio costituzionale dei pubblici concorsi per le pubbliche assunzioni, mentre non è stata ancora ritirata quella sulla "pubblicizzazione" di un’acqua già pacificamente pubblica, a sua volta in contraddizione non soltanto con le leggi nazionali, ma anche con ineludibili direttive comunitarie che quelle leggi altro non fanno che recepire, mentre le promesse gratuità cozzano con i conti in profondo rosso dell’ente e di una Regione che da mesi non è più in grado di pagare nessuno. Certamente utilissime per una campagna demagogica queste "leggi spot", ma del tutto improduttive di reali effetti sugli stessi interessi che fingono di tutelare.

Impedire, per esempio, il nucleare sul territorio pugliese non significa garantire le nostre popolazioni da incidenti che dovessero realizzarsi in una centrale vicina, così come l’Italia intera non è certamente al sicuro rispetto alle centrali d’Oltralpe. Con il trasferimento da cooperative a società pubbliche i lavoratori, per le normative vigenti su tali appalti, non guadagnano né salario né sicurezza del posto di lavoro, ma passano soltanto alle dipendenze dirette della politica. Con la trasformazione della natura giuridica dell’AQP non si migliorano i servizi idrici, ma se ne stabilizza –ancora- l’uso politico. In fondo a tutto questo ci sono soltanto nuovi sperperi, clientele e disservizi, inseguendo un’ideologia fallita che nel fondamentalismo pseudo-ambientalista ha anche individuato l’ultimo pretesto della sua guerra all’economia libera, mentre i veri problemi della Puglia, dai conti al lavoro alla Sanità, continuano a marcire. E se il Centro-destra pugliese si decidesse a sfidare un’apparente impopolarità a favore della verità, avrebbe alla lunga soltanto da guadagnare.

4 commenti:

Maria Luisa ha detto...

Scusa lOT ma è vero?
http://www.adnkronos.com/IGN/Aki/English/Religion/Italy-Muslim-says-he-will-run-for-mayor-of-Milan_311340134417.html

Maria Luisa

Elly ha detto...

Maria Luisa, non saprei proprio.

Maria Luisa ha detto...

PURTROPPO è VERO:
http://www.ilgiornale.it/milano/si_candida_leader_viale_jenner/02-12-2010/articolo-id=490949-page=0-comments=1

Canditato sindaco un essere viscido che non parla nemmeno l'italiano.
Maria Luisa

Eleonora ha detto...

Si, hanno dato la notizia nei tg di stamattina. E quelli del pd sono felici della candidatura e del confronto.