lunedì 8 novembre 2010
Ops...
Napoli - Indagati Rosa Russo Iervolino e Antonio Bassolino per epidemia colposa. Numerosi sindaci di comuni della provincia di Napoli, tra cui il primo cittadino di Napoli, Rosa Iervolino Russo, stanno ricevendo in queste ore avvisi di chiusura indagine per epidemia colposa e omissione in atti di ufficio per l’emergenza rifiuti del 2008. Gli avvisi sono stati emessi dal pubblico ministero Francesco Curcio, della sezione Reati contro la pubblica amministrazione, e notificati dai carabinieri del reparto operativo del comando provinciale di Napoli.
L'accusa ai primi cittadini. L'accusa nei confronti dei sindaci destinatari degli avvisi di chiusura indagine è di non avere preso sufficienti provvedimenti per evitare il diffondersi di malattie in concomitanza con la presenza di cumuli di rifiuti nelle strade. Il pm Francesco Curcio si è avvalso anche della consulenza di un docente universitario che ha accertato l’aumento di malattie in quel momento storico legate evidentemente all’emergenza rifiuti.
Indagati anche Bassolino e Pansa. Ci sono anche l’ex governatore della Campania, Antonio Bassolino e l’ex prefetto di Napoli, Alessandro Pansa, per un periodo commissario straordinario dell’emergenza rifiuti, tra i destinatari degli avvisi di conclusione indagini notificati questa mattina dai carabinieri su mandato della Procura di Napoli. Le verifiche hanno riguardato non solo statistiche di vendite di medicinali, ma anche una serie di analisi eseguite su campioni di acqua, aria e terra e sulla qualità di alcuni cibi.
Solidarietà di Cosentino. Solidarietà al sindaco di Napoli, Rosa Russo Iervolino, e alle altre persone coinvolte nell’inchiesta avviata dalla Procura di Napoli sull’emergenza rifiuti del 2008, è stata espressa dal coordinatore regionale del Pdl, Nicola Cosentino. "Pur ribadendo tutte le responsabilità del centrosinistra nella genesi e nella gestione dell’emergenza rifiuti in Campania, ritengo - afferma il parlamentare - sia doveroso, da parte di tutti, scindere le responsabilità politiche da quelle giudiziarie. Appare, infatti, inverosimile che una persona di lunga e comprovata esperienza politica e di governo, quale appunto è l’onorevole Iervolino, possa essere incappata in reati così gravi, come quelli ravvisati dai magistrati napoletani". "Non volendo entrare nel merito di una così delicata questione - conclude Cosentino - ci auguriamo che il sindaco di Napoli e l’ex governatore della Campania riescano, al più presto, a dimostrare l’estraneità dai fatti che sono stati loro contestati".
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