lunedì 9 novembre 2009

Terrorismo islamico

Elementi inquietanti di Tiziano Nisiergo

Finalmente se ne sono accorti: in Italia abbiamo abbassato la guardia (in modo più o meno tangibile), mentre i terroristi hanno continuato a fare la loro parte, a coltivare i loro progetti, a programmare le loro azioni. Eppure abbiamo avuto il coraggio, appunto, di abbassare la guardia, di non proteggere più (fisicamente) i nostri “obiettivi sensibili”, di far finta che il terrorismo (soprattutto islamico) non ce l’avesse con noi, ma con gli altri Paesi. Il tutto basandosi sul nulla perché i fatti hanno dimostrato che sul nostro territorio nazionale – tra moschee “fai da te” e imam che predicano bene e razzolano non altrettanto – si sta sviluppando un movimento sommerso di cellule terroristiche pronte a tutto, naturalmente martirio compreso. A giudizio della Ue sarebbe necessario togliere il crocifisso dalle pareti delle scuole italiane. L’indicazione – a mio parere, in maniera erronea – è stata dalle nostre parti interpretata (da qualcuno) come una affermazione della laicità. Credo invece che si tratti di una ulteriore apertura ad una “invasione incontrollata ed incontrollabile”: a forza di essere tolleranti, si rischia di essere dominati dai tollerati. Dalle parti del Parlamento europeo fanno, ad esempio, finta di non sentire l’esigenza da più parti espressa che non sia il singolo Stato a sopportare le fatiche (sotto tutti i punti di vista) da sostenere di fronte al continuo tentativo di ingresso da parte di extra-comunitari spesso clandestini: come detto, da questo orecchio Bruxelles sembra essere piuttosto audiolesa. Nel frattempo – e i fatti accaduti negli anni scorsi in Spagna ed Inghilterra lo stanno a dimostrare – gli avversari della cultura occidentale (religiosa e non) hanno continuato ad organizzare le loro strategie, sottotraccia, in silenzio, spesso celandosi dietro attività economiche di facciata. Vi ricordate la tensione che si respirava anche dalle nostre parti, all’indomani dell’attentato delle Torri Gemelle? Stazioni, aeroporti ed obiettivi sensibili presidiati, caserme militari trasformate in maxi-bunker, controlli continui ovunque e comunque. Oggi, invece, ci si affida ai Servizi perché tutto il resto è lasciato a se stesso: basterebbe parcheggiare una macchina piena di esplosivo vicino ad un muro di cinta e… Oppure sarebbe sufficiente (Milano, 12 ottobre, meno di un mese fa) avvicinarsi - con una cassetta per attrezzi con un po’ di esplosivo all’interno – alla prima caserma che si incontra: quell’episodio, emulato ad esempio in un centro commerciale in un normale sabato pomeriggio, si trasformerebbe in una strage. Abbiamo appreso l’altro giorno dal ministro dell’Interno che oggi «possano esservi anche da noi cellule che si formano, si finanziano e si addestrano per fare attentati in Italia». Ma c’è di più. Il ministro Maroni si è anche detto convinto che siamo di fronte a cellule «in parte collegate tra di loro e in parte autonome anche perchè si è ormai sviluppato una sorta di franchesing del terrorismo con Al Qaeda che, ad esempio nei Paesi nel Maghreb dà marchio e strumenti alle cellule che si formano localmente, non direttamente create dai vertici dell'associazione ma aiutate con istruzioni e no know. Non c'è Al Qaeda in Italia - ha concluso il ministro – ma cellule che fanno riferimento ad Al Qaeda e ne hanno ottenuto in qualche modo l'autorizzazione: si tratta di un fenomeno daseguire e da indagare con grande attenzione». Come elementi inquietanti ce ne sarebbero già a bizzeffe: dovrebbero bastare anche per la mente del più falsamente tollerante.

4 commenti:

Nessie ha detto...

Maroni mi fa girare letteralmente le cosiddette in questi proclami allarmistici. Se c'è questo rischio, che si chiudano le frontiere e si rimpatrino gli elementi sospetti. In caso contrario, si taccia per sempre. Far vivere la gente nella paura, significa privarla di anticorpi e renderla già sottomessa in partenza.

kizzy ha detto...

Sembra che uno di questi 'tenuto d'occhio dalla Digos' era in tv contro la Santanchè ieri... era uno dei più infervorati, allora mi chiedo perchè cavolo era in tv a sproloquiare e non in carcere o via dall'Italia a calci in culo... Aspettano davvero che succeda qualcosa di grosso??

Anonimo ha detto...

Ma che bravi!hanno rovinato una nazione per i loro sporchi interessi, sarebbero tutti 2appendere per il collo fin chè morte non sopravvenga".

http://www.ilgiornale.it/esteri/il_trucco_laburista_piu_immigrati_piu_voti/09-11-2009/articolo-id=397543-page=0-comments=1
Artemisia

Eleonora ha detto...

Artemisia, ti meravigli? Infondo sono stati i labour a svendere l'inghilterra al miglior offerente. Sbagliano a pensare al binomio + immigrati= +voti. Gli immigrati (come è successo in olanda) voteranno solo quando avranno i loro partiti.