lunedì 2 novembre 2009

Islam

Minacce al giornalista Rega per libro su cristiani e islamici

Le lettere minatorie hanno iniziato ad arrivare dopo la pubblicazione di un libro, “Diversi e divisi”. L'ultimo cronista a vedersi recapitare lettere minatorie per aver svolto il proprio lavoro è Nello Rega, giornalista del televideo Rai ed autore del testo sul tema della convivenza tra cristiani e islamici. A detta dello stesso cronista sono già cinque le missive recapitategli, di cui le ultime due inviate all'indirizzo della madre a Potenza e alla Pro loco di Gallicchio (Potenza), dove Rega ha presentato la sua opera due settimane fa e dove è stato attivato un comitato di solidarietà nei suoi confronti. Nella lettera recapitata alla madre, già consegnata ai Carabinieri di Potenza, vi sono due proiettili e un testo scritto al computer, con ripetute minacce di morte e l'invito a non comparire in trasmissioni televisive. “Ringrazio di nuovo i Carabinieri per l'attenzione con la quale stanno seguendo la mia vicenda - ha detto il giornalista - ma vorrei che lo Stato mi tutelasse meglio, dando così maggiore tranquillità a me e alla mia famiglia”. Intanto dall'Fnsi, il sindacato unitario dei giornalisti arriva la solidarietà di Alberto Spampinato a Rega: “Le nuove minacce di morte, rese note a Potenza, al giornalista Nello Rega di Televideo Rai ripropongono il problema di scoprire mandanti ed esecutori di questo tentativo di imbavagliare con la violenza una voce libera dell'informazione. Ripropongono inoltre l'esigenza di rafforzare senza ulteriori indugi le misure di sicurezza per garantire l'incolumità personale del minacciato”. “Avevamo già segnalato questa esigenza settimane fa - ricorda Spampinato che è direttore di Ossigeno per l'informazione, l'osservatorio di Fnsi e Ordine dei Giornalisti sui cronisti minacciati e le notizie oscurate con la violenza - dopo le prime serie minacce. Ribadiamo con forza questa richiesta”. “Il caso Rega purtroppo – conclude Spampinato - non è isolato, si aggiunge a decine di altri casi di giornalisti minacciati da mafiosi, criminali e prepotenti di ogni risma che usano la violenza per limitare la libertà di espressione ed oscurare notizie di fondamentale importanza per l'opinione pubblica”. Sulla vicenda, intanto, Giuseppe Giulietti, parlamentare del gruppo Misto della Camera e portavoce di Articolo 21, ha annunciato un'interrogazione al ministro dell'Interno - firmata con gli esponenti del Pd Pina Picierno e Jean Leonard Touadi. “Siamo sicuri – ha dichiarato Spampinato - che il ministero dell'Interno vorrà predisporre le opportune misure di sicurezza”.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

hai notato?scrivono:mafiosi, criminali, prepotenti, ma non islamici come autori di minacce.
Artemisia

Eleonora ha detto...

Idem quando parlano di terrorismo che è islamico, invece magicamente diventa terrorismo "internazionale". Il politically correct americano fa scuola. Poi, figuriamoci, l'islam mica minaccia. L'islam è sempre religione di pace.