mercoledì 25 gennaio 2012

Pescatori

Un commento: Non si può più scherzare col fuoco e, chi lo fa di questi tempi, rischia di morire bruciato o quantomeno di farsi male seriamente. Il Popolo, basso ceto, è onesto e laborioso e se fa la rivoluzione, la fa esclusivamente per fame. E, per quel che si può capire guardandosi intorno, siamo alla vigilia di quella che può essere chiamata fame. Stante così la situazione, non mi sembra che gli amministratori dello Stato che hanno responsabilità politica di governo e tutti gli altri pubblici dipendenti che percepiscono stipendi da nababbi e privilegi a non finire, che comportano un costo altrettanto oneroso per le finanze dello Stato, si stiano preoccupando più di tanto, visto che lottano per mantenere il loro stato di privilegiati. Questi signori, così come lo struzzo, mettono la testa sotto la sabbia per non vedere che ci sono famiglie costrette a vivere con 500 € al mese. Che riflettano fino a quando c'è il tempo per farlo perché, ogni frana, inizia con un sassolino e porta giù mezza montagna.


Tafferugli, lancio di bombe carte, patardi e scontri con la polizia. La scena davanti a Montecitorio si ripete. Dopo le proteste dei tassisti, dei forconi e degli autotrasportatori, adesso è la volta dei pescatori. Che da questa mattina stanno protestando contro le regole dell'Unione europea e contro il caro gasolio, che colpisce anche il settore marittimo e che costringe gli operatori del settore a tenere le proprie imbarcazioni ormeggiate nei porti. Un centinaio di pescatori è sul piede di guerra. E lo ha dimostrato nel pomeriggio, manifestando davanti al palazzo di Montecitorio mentre in Aula i parlamentari sono impegnati nella discussione delle mozioni sulla politica Ue. Non sono mancati scontri tra gli agenti e i pescatori. La polizia è intervenuta dopo il lancio di diverse bombe carta (almeno cinque) e di petardi. Le forze dell’ordine hanno fatto arretrare i manifestanti nella parte retrostante alla piazza. Un manifestante è caduto a terra e i suoi compagni sostengono che sia stato colpito dai manganelli delle forze dell’ordine. Un altro risulta ferito. I reparti della polizia e dei carabinieri sono intervenuti per interrompere il lancio di numerosi petardi e, una volta individuati i responsabili, si sono fatti largo tra i manifestanti e li hanno prelevati di forza. A quel punto, gli altri manifestanti avrebbero reagito, cercando di impedire il fermo dei compagni. Allora c’è stata una carica, in seguito alla quale alcuni manifestanti sono rimasti contusi. Durante gli scontri, i pescatori hanno gridato più volte "vergogna" verso gli agenti in tenuta anti sommossa. Adesso sulla piazza sembra tornata la calma.

Chiedere le dimissioni di TUTTO il governo a questo punto è d'obbligo. Anzi, doveroso visto che nessuno lo ha eletto.

1 commenti:

Nessie ha detto...

DIMISSIONI, a carattere cubitali!
Questo sarà il governo della miseria e delle randellate nelle nostre costole.