sabato 5 novembre 2011

Radical chic


La sinistra si ritrova in piazza San Giovanni per celebrarsi e attaccare, ancora una volta, Silvio Berlusconi e il governo. Una kermesse che ha raccolto tutto il popolo degli antiCav: dalla segretaria della Cgil Susanna Camusso a Tonino Di Pietro, da Pier Luigi Bersani a Rosy Bindi. C'era anche il povero Matteo Renzi che è stato accolto dall'abbraccio molto "democratico" della folla: una salva di fischi e l'invito a tornarsene ad Arcore. Sul palco della manifestazione compare anche un galvanizzatissimo Roberto Vecchioni, pronto a unire musica e impegno politico, melodia e odio, come ai vecchi tempi della contestazione. "Se ne deve andare via tra un minuto, tra un secondo perchè ha tutti contro: operai, sindacati, Confindustria e i leader stranieri. Lo dico perchè sono italiano e amo la mia terra", ha tuonato con tono ultimativo il menestrello-professore. Poi la proposta: "Giovedì vestiamoci tutti di arancione per fargli capire che se ne deve andare". Ma non basta: e' arrivato il momento di prendere a calci nel culo Berlusconi, ha sbraitato con l'approvazione della piazza il cantautore della sinistra snob. Alla faccia del buon gusto e della democrazia. Snoblesse oblige...

4 commenti:

marshall ha detto...

Il commento l'ho lasciato qua .

marshall ha detto...

Ma forse il commento relativo a Roberto Vecchioni non lo vedi perchè è ancora in attesa di moderazione.
Vorrà dire che lo pubblicherò come post.

Eleonora ha detto...

Può darsi Marsh, perchè io ho letto solo l'altro ieri sera. :)

Massimo ha detto...

E se i calci in culo li prendesse Vecchioni ? Bell'educatore !!!