domenica 27 novembre 2011

Milanistan...

... e le preghiere islamiche a spese dei contribuenti (italiani)


Novantamila euro per tre mesi. Quasi mille al giorno, dallo scorso ottobre a metà gennaio. Tanto spende il Comune per affittare i due tendoni allestiti davanti al Palasharp per la preghiera islamica del venerdì. Una soluzione condivisa con il presidente del Centro culturale di viale Jenner, Shaari, dopo lo sgombero del palazzetto che a gennaio verrà demolito. E non dovrebbero lamentarsi, visto che per usare le tensostrutture restituisce al Comune solo mille euro al mese. Con l'ex giunta Moratti dovevano pagare l'affitto anche a MilanoSport per l'area della piscina Scarioni. E il gestore del Palasharp assicura di non aver «mai ricevuto dal Comune un euro in 3 anni e mezzo per far pregare i musulmani». Quando l'impianto era occupato da eventi, metteva a disposizione un tendone a fianco. Ma Togni a ottobre ha dovuto smantellarlo. Il Comune ha fatto piazzare le strutture prese in affitto a 90mila euro per i tre mesi. E il Pdl Alan Rizzi prepara un'interrogazione: «Sembra la premessa alle moschee gratis. La giunta chiarisca cosa intende fare nel 2012, se confermerà i tendoni i milanesi spenderanno 400mila euro».

3 commenti:

Maria Luisa ha detto...

http://www.repubblica.it/politica/2011/11/27/news/intervento_cei_sugli_immigrati_alzare_la_quota_di_ingressi-25690584/?ref=HRER2-1
Maria Luisa

Eleonora ha detto...

A che serve ampliare le quote se il lavoro non c'è? Loro sanno quanto ci guadagnano. Luridi piccoli ominidi.

marshall ha detto...

Alzare la quota???
Imbecilli, imbecilli, imbecilli.

Vengano qui nel mio condominio a verficarlo.

Fino a due anni fa la questione di coloro che erano in ritardo con le spese condominiali era gestibile, ora non più. Allora c'erano appena uno o due casi all'anno, ora sono una ventina. Ora su duecento condomini del mio condominio, ben 18 sono in arretrato da oltre un anno con le spese condominiali. Gli altri condomini, tra cui il sottoscritto, devono far fronte al buco lasciato da costoro, e anticipare la loro quota mancante, altrimenti questo inverno staremo al freddo. Di quei 18 condomini morosi solo due sono italiani, gli altri, stando ai cognomi che si leggono dai verbali d'assemblea, arrivano tutti da quelle parti. Il bello (anzi il brutto per noi) è che quei 16 hanno tutti un mutuo ipotecario in corso, che non riescono a pagare, per cui, in caso di vendita all'asta dei loro appartamenti le banche saranno le privilegiate; noi condomini in regola con i pagamenti la prenderemo sicuramente nel cosiddetto lisca.

E quelli vorrebbero far aumentare la quota d'ingresso. E allora che se li accolgano loro, a loro spese.