venerdì 29 ottobre 2010

Ancora sul processo a Wilders


Tutto da rifare. Il processo a Geert Wilders, reo di istigazione all’odio anti-islamico, e’ stato invalidato dalla Corte di Appello di Amsterdam, per irregolarita’ e vizi di procedura, e dovra’ ricominciare da capo con un nuovo collegio di giudici. La responsabilita’ e’ delle toghe che palesemente fin dall’inizio, hanno mal celato una sorda ostilita’ verso l’imputato, e poi alla fine hanno tentato anche di corrompere e influenzare un testimone della difesa – invitandolo a cena - dando cosi’prova di una condotta scorretta e disdicevole, che l’avvocato della difesa, Bram Moszkovicz ha definito a dir poco, scandalosa. Certo e’ che la Corte di Giustizia di Amsterdam ha fatto una figuraccia - altro che maesta’ della legge! - mostrando a tutto il mondo segni di incapacita’ nel procedere nell’iter giudiziario, e di arrivare cosi’ ad un’ equa sentenza, proprio mentre aveva l’attenzione internazionale puntata su di se’.

Sin dall’inizio della ripresa dell’istruttoria, l’avvocato della difesa aveva fatto notare che il giudice istruttore era pregiudizialmente mal disposto verso Wilders, tanto che se n’era uscito con una battuta spiritosa, quando questi s’era appellato al diritto di rimanere in silenzio. Ma poi il processo era andato avanti a favore dell’ imputato che era stato ritenuto non colpevole dell’accusa d’aver insultato la religione islamica, mentre rimaneva in piedi la seconda imputazione, quella di islamofobia e incitamento all’odio. Ma ultimamente c’e’ stato il colpo di scena che ha visto uno dei giudici della corte, Tom Schalken colto in flagrante mentre si incontrava a cena, con un testimonio, Hans Jansen, esperto di islamismo.

Come dovevasi dimostrare i giudici non hanno certo dato prova di imparzialita’, ne’ di onorabilita’ e la migliore cosa da auspicarsi e’ il proscioglimento dell’imputato, vista l’infondatezza delle accuse. E’ ormai lampante che il processo a Wilders e’ un processo politico che e’ stato istruito solo per diffamare un leader conservatore, di fama internazionale che e’ politicamente vincente e in ascesa. E' percio’ temibile, sono infatti un milione e quattocentomila Olandesi che hanno votato per lui, nelle elezioni di giugno.Tanto piu’ che, non e’ solamente Geert Wilders che e’ sotto accusa, ma anche la liberta’ di parola e tutti quei valori giudeo-cristiani -usiamola questa parola!- che sono alla base della nostra civilta’ occidentale e della nostra cultura.

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