martedì 12 ottobre 2010

La sharia e gli immobili


Un grattacielo di Berlino può essere affittato solo ad inquilini che si impegnano a rispettare le leggi dell'Islam. Il quotidiano "Bild" rivela che un investitore arabo, proprietario di un grattacielo costruito dalla Ibm nel 1962 al numero 2 della centralissima Ernt-Reuter-Platz, nel quartiere di Charlottenburg, ha posto come condizione per dare in affitto i 6mila mq da adibire a uffici il rispetto della legge islamica. Gli inquilini dell'immobile dovranno dunque impegnarsi a non mangiare carne di maiale, a non bere alcol, a non praticare il gioco d'azzardo e a non operare in un settore in cui si percepiscono interessi, come quello bancario e delle assicurazioni. Esclusa anche la possibilità di affittare i vari piani dell'edificio anche a chi pratica la prostituzione o a chi commercia in prodotti erotici.

Il giornale scrive che i proprietari del grattacielo sono musulmani di stretta osservanza, che chiedono il rispetto assoluto della «Islam-Klausel», la clausola riguardante l'osservanza dei principi sanciti dal Corano. Un esperto dell'Associazione tedesca degli inquilini, Ulrich Ropertz, ha confermato al giornale (ripreso dall'Agi) la liceità della richiesta dei proprietari dell'immobile, poichè «contrariamente agli immobili per uso domestico, a un inquilino che intenda adibire i locali per un uso commerciale si possono porre delle condizioni, anche se estreme. Dal punto di vista legale, la clausola del rispetto dell'Islam è consentita». L'esperto aggiunge che l'esempio potrebbe fare scuola in Germania, poichè «proprio a Berlino c'è una grande richiesta di immobili di elevata qualità da parte di investitori arabi, con una tendenza in continua crescita».

Nel frattempo riesplodono le polemiche sull'immigrazione dai paesi arabi e dalla Turchia, dopo che il governatore della Baviera, Horst Seehofer (Csu), in un'intervista al settimanale Focus chiede «il blocco degli arrivi di migranti provenienti da altre culture». Immediata la replica della responsabile governativa per l'Integrazione, Maria Boehmer (Cdu), che si dice «molto scioccata dalle dichiarazioni del governatore» mentre il ministro liberale della Giustizia, Sabine Leutheusser-Schnarrenberger, dichiara che la Germania «non ha bisogno di affermazioni populistiche su un blocco dell'immigrazione». Intanto, ma questa volta parliamo di abitazioni, in Cina i container vengono riconvertiti in abitazioni mentre in Italia si aspetta lo sviluppo del social housing e l'introduzione effettiva della cedolare secca sugli affitti per consentire ai giovani di trovare affitti calmierati e quindi uscire dalle famiglie d'origine.

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