mercoledì 10 aprile 2013

Il risanamento avvenuto (nel cervello di Monti)

Il debito pubblico ad oggi è del 130%. Prima del salvatoredellapatria Monti era al 120%.


Mentre da Bruxelles arriva l'allarme sulla situazione dell'Italia, il consiglio dei ministri ha approvato il Def, il documento di economia e finanza. Palazzo Chigi spiega che «il provvedimento, articolato nel biennio 2013-2014, si caratterizza per la sua connotazione di straordinarietà e non comporta un allontanamento dal percorso di risanamento finanziario cui il Governo rimane fermamente impegnato».

IL GOVERNO - Soddisfatto il premier Mario Monti: il Def conferma «che il risanamento è avvenuto. Le finanze pubbliche sono su un sentiero sostenibile. È centrato l'obiettivo del bilancio in pareggio in termini strutturali». Intanto l'Ue lancia l'allarme sul rischio contagio dall'Italia. L'avvertimento arriva dal rapporto sugli squilibri macroeconomici della Commissione europea pubblicato mercoledì e che riguarda 13 Paesi. «Il potenziale contagio economico e finanziario al resto dell'area euro resta considerevole - sostiene l'esecutivo Ue - se le turbolenze sui mercati finanziari collegate al debito sovrano italiano si intensificheranno di nuovo». «L'alto debito italiano, come la perdita di competitività esterna e la sottostante performance produttiva stagnante - dice la Commissione Ue - continuano a essere il principale squilibrio macroeconomico identificato».

«DOPPIA RECESSIONE» - Le banche italiane sono diventate più deboli, dice anche la Commissione europea. «La resistenza del settore bancario italiano si è seriamente indebolita dalla metà del 2011 - sostiene l'esecutivo Ue - minando la capacità delle banche di sostenere l'attivitá economica e gli aggiustamenti». Secondo quanto si legge nel rapporto, «la perdita di accesso delle banche italiane al mercato interbancario mondiale a seguito dell'espandersi all'Italia della crisi del debito sovrano dell'eurozona ha accresciuto in modo significativo la dipendenza dal rifinanziamento dell'eurosistema». Non solo: secondo la Commissione, la doppia recessione in Italia «ha aumentato il rischio del credito al settore privato, appesantendo le banche con una larga quantità di crediti in sofferenza».

LE MISURE? RESTANO UNA SFIDA - L'esecutivo di Bruxelles riconosce che «alcune misure importanti sono state adottate nell'ultimo anno per affrontare questi squilibri», ma «la loro piena attuazione resta una sfida», così come c'è ancora spazio per «azioni ulteriori in molte aree». In particolare, si tratta di «rafforzare la concorrenza in alcuni mercati di prodotti e servizi, sviluppare un sistema fiscale più favorevole alla crescita, decentralizzare ulteriormente il livello di trattativa salariale, migliorare il sistema scolastico e l'efficienza della pubblica amministrazione».

2 commenti:

Maria Luisa ha detto...

O.T.

al peggio non c'è limite:
http://www.huffingtonpost.it/2013/04/10/bersani-prepara-rosa-nomi-per-colle-pronta-entro-la-settimana-prossima-e-spuntano-andrea-riccardi-paola-severino_n_3054483.html?1365619173&utm_hp_ref=italy

Eleonora ha detto...

>.< ovviamente, no?